mercoledì 16 giugno 2010

un placido pomeriggio di giugno

Nessuna avventura memorabile da raccontare in questi placidi giorni di giugno, contrassegnati da una generale fiacca forse dovuta al tempo atmosferico, ballerino e indeciso, o forse ad una stanchezza fisiologica che prima o poi doveva arrivare. 
Mille km dall'inizio dell'anno non sono pochi per me (tanti quanti fatti in tutto l'anno scorso).  Quindi in questi ultimi giorni di esami a scuola  mi concedo ancora un po' di uscite "improvvisate", come quella di ieri, che si è rivelata davvero... un flop! Le ultime raccomandazioni ai bambini lasciati alla nonna, e poi esco, con il cielo coperto, ma non mi preoccupa la pioggia, correre quando piove d'estate è rigenerante, mi piace.  Tutto bene fino al quinto km, poi inizia a piovere, e quasi subito il cellulare squilla. Sono i bambini, che litigano per una sciocchezza, e vogliono che io dirima la questione. Chiedo di aspettare, dico che arrivo subito... e cosa faccio? Accelero per arrivare prima, ma non faccio i conti con la stanchezza (sarà l'ora in pista di domenica?) che dopo 2 km mi piomba addosso. Corro corro, ma... alla fine ci metto di più del solito! Leggo nel mio garmin che ho fatto i primi 5 in progressione, gli ultimi 5 in progressione contraria...  10km in 1h04' ... allenamento archiviato come corsa lenta, lentissima anzi... i bambini hanno già dimenticato l'oggetto del litigio al mio arrivo. Fa niente. Ho corso lo stesso. E soprattutto ho verificato che i polpacci rispondono bene, le contratture hanno alzato bandiera bianca e mi permettono di correre di nuovo! 
Decidiamo di concludere il pomeriggio con tuffo in piscina, qualche vasca rigenerante ed esercizi di respirazione e tecnica, e vasche con la tavoletta per allenare le gambe. Niente male per un placido pomeriggio di giugno. 
PS. Calendario alla mano... devo partire con allenamenti "seri" per la maratona di Berlino!!! Tabelle? oppure solo tanti km? vedremo...
Buone corse!

2 commenti:

  1. secondo me, per la prossima volta: "Già il solo fatto di non portarsi dietro il cellulare procura piccoli, impagabili spasmi di godimento. Essere irraggiungibili, lontani e inafferrabili come libellule è una sensazione che non ha eguali anche se si procede alla dopolavoristica velocità di 11 chilometri orari."
    ciao!

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  2. Più che alle tabelle, a me piaccioni i km. Così anche i litigi dei bambini si gestiscono meglio (forse)

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e visto che fin qui siete arrivati... lasciate il vostro commento, sarà gradito

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