mercoledì 27 luglio 2011

nuovo look e nuova esperienza

Il cambiamento è vita... si dice... 
Ho voluto, dopo un anno circa, cambiare il look del mio blog, un po' perché il precedente era ormai obsoleto e poi perché una nuova veste fa sempre effetto, e ho trovato questo color safari-deserto che si addice al mio momento esistenziale, fatto di scoperte e di viaggi verso chissà dove. 
Non sto facendo molto, ricordo i post della scorsa estate pieni di sport e di resoconti di allenamenti intensi... Quest'anno ho continuato a lavorare quindi il tempo a disposizione è minore e faccio quanto posso, naturalmente sempre con la stessa passione. La corsa purtroppo sta risentendo a causa dell'anca capricciosa, ma sento che ora sto riprendendo a correre meglio, dopo aver dato al mio fisico il tempo di recuperare (lazy, though... trad. però, ce ne ha messo di tempo...). Sento che Berlino sta arrivando e l'obiettivo quest'anno non è un PB, ma finirle con "onore"... senza soffrire troppo. 
Nel frattempo... un'esperienza del tutto nuova, che ho sintetizzato in altra sede con "un'ultra da un altro punto di vista": in altre parole ho partecipato alla Rimini Extreme, 100km, in Mountain Bike in veste di supporter ad un caro amico runner, proponendomi io stessa di farlo pur di andare là a vedere com'era questa gara che sentivo definire "davvero dura", forse "peggio del Passatore".  Avrei voluto correre per lo meno la 48 km, purtroppo qualche problemino all'anca me lo ha impedito (così come mi impedisce di correre troppo a lungo....) e... quindi ce l'ho fatta... in sella alla mia amata/odiata MTB percorro nella notte tra Sabato e Domenica i famigerati 100km. In effetti, rispetto al Passatore, si tratta di un percorso completamente diverso, pieno di insidie, di salite molto ripide e discese impegnative, strappi e salite che si presentano anche verso la fine, quando le gambe di chi corre sono già provate. E questo per chi corre...
Ma in bici? Io sapevo che la distanza sarebbe stata impegnativa, che sarei rimasta in sella come minimo 8 ore se non 9, ma non avevo messo in conto tantissime incognite che ho affrontato man mano che si presentavano, a partire dal fatto di non aver controllato il perfetto funzionamento della bici, pur avendola usata il mercoledi precedente. 
Mi serviva la pompa: quella che avevo non funzionava...
Deragliatore: non in perfette condizioni, scatenato due volte...
Pedalare al buio: certo, tutti abbiamo pedalato al buio, non è un grosso problema, tuttavia... mi sono trovata spesso sola, nel buio più totale, nel silenzio, con un vento freddo che ti spingeva verso il bordo della strada... in quota e senza guardrail... proprio me.. che soffro di vertigini....  
Pedalare al buio in discesa: un'esperienza limite, e al limite per me...  
Le pile del faretto della bici: ne avevo prese due senza pensare che forse se avessi portato la scorta... rimango senza faro al 50km, decido allora di mettere il faro sul casco, tipo minatori togliendolo dal retro della bici... 
I cani randagi che ringhiano...
Il freddo, quanto freddo ho patito nelle discese, pur avendo indossato il kway e aggiunto un'altra maglia... 
E soprattutto un percorso segnato piuttosto male, in bici si notano meno le segnalazioni a terra... ma almeno non ho mai sbagliato strada quando ero sola... 
Gli ultimi 25 km in un paesaggio lunare, all'alba, un nastro bianco di strada sterrata che si allungava senza fine, pieno di strappi, sassi appuntiti, fondo sdrucciolevole a volte... le salitelle  anche per me iniziavano ad essere faticose. Qui abbiamo anche sbagliato strada... gli ultimi 5 km sono stati a dir poco estenuanti, con continue rampe che alla fine ci hanno portato all'arrivo. Accelero per essere in grado di arrivare prima e fare almeno una foto.
E' stata una bellissima esperienza, cambiare punto di vista aiuta a rivedere le proprie possibilità; ed è stata una cosa molto positiva. Inoltre ho capito che cosa significa correre davvero,  quello che io faccio non è correre, e ne sono pienamente consapevole. Conosco anche io lo sforzo, la fatica, ma non l'avevo vista a tali livelli. Ne sono rimasta impressionata. Davvero. Inoltre sentirsi utile in momenti di crisi, aver la possibilità di dare una mano ti ripaga della fatica (sempre minima in confronto di chi corre) e delle difficoltà. 
Ho avuto la possibilità di conoscere molte persone, di cui avevo solo sentito parlare; ho rivisto Rimini per la prima volta dopo oltre 30 anni... ci andavo in vacanza con i nonni... 
Peccato per il tempo atmosferico, sembrava autunno inoltrato.
Per i dettagli qui il post del vero runner.  

Take care! 
Buone corse!!

martedì 19 luglio 2011

oltre

continueremo a leggere oltre
a sperare oltre
è la nostra essenza 
e quando l'oltre lo vediamo solo noi 
è il momento di ritararsi su nuovi obiettivi


Pensieri sulla vita e sulla corsa, mi sono ritarata, e ora pronta per nuove sfide.
Take care!

giovedì 14 luglio 2011

il bis al santuario

Fa caldo, e in questa calura, complice la visita in zona del caro amico-runner-ultramaratoneta nonchè l'isitgatore della mia prima ultramaratona lo scorso ottobre, Davide, decidiamo di fare un lungo assieme con meta Castelmonte, il santuario che si trova a pochi kilometri da casa mia, in cima ad un monte il cui dislivello, non eccessivo, è di circa 600m. Definiti i dettagli, si parte martedi mattina alle 9 (temperatura esterna oltre i 30 gradi) e muniti di borraccia partiamo baldanzosi verso la meta. L'unico neo, in un percorso di circa 23 km, sono i 3 km iniziali e i 4 km finali senza ombra, impietosamente al sole... ma ne vale la pena, pensiamo. L'ascesa è in ombra e quasi tutta su strada di sassi, si va piano (entrambi, per motivi diversi, non possiamo esagerare: io a causa dell'anca, che non ammette alcun tipo di sforzo e lui perchè sta scaricando in vista della prossima 100km di Rimini), quindi si può chiacchierare del più e del meno, ma soprattutto di corsa, di corse e gare, di alimentazione e di argomenti che ormai sono all'ordine del giorno per noi runners. All'arrivo in cima ci rendiamo conto di quanto caldo ci sia, nonostante la quota, una sosta alla terrazza per godere il panorama (sempre molto suggestivo) e poi la discesa, una bella discesa in ombra, non troppo ripida, che affrontiamo però sempre in maniera molto cauta. Al bivio tra la strada diretta e quella più lunga ma in ombra e sicuramente più bella, scegliamo quest'ultima e arriviamo in pianura, nel luogo in cui io spessissimo mi alleno quando faccio i 7 km. La fontana qui è provvidenziale- appartiene ad un produttore locale di miele e prodotti tipici, ma sopra c'è scritto; (...) E PER GLI AMICI SPORTIVI - e dopo una rinfrescata affrontiamo gli ultimi 4 km "infernali" sotto il sole cocente di tarda mattina... In quel momento ci siamo sentiti davvero "pellegrini" della corsa, però la sofferenza non è durata troppo, ben presto siamo arrivati a destinazione.
Certo so che è da pazzi andare a correre con queste temperature, però la sensazione di essere riuscita a stare sulle gambe tanto tempo è stata gratificante. Non andavo oltre i 15 km da tempo, al massimo 10, 12 e con una certa fatica... L'ascesa a Castelmonte forse è servita a scrollarmi di dosso una fastidiosa sensazione di non esser più in grado di correre in un certo modo che ho da un po' di tempo. Quindi, grazie a Davide per la pazienza e per aver perso un po' di tempo per me!
Il giorno dopo, mercoledi, complice sempre il caldo e la voglia di evadere dalle incombenze, mi trova ad accettare la solita sfida in MTB lanciata da Nino: oggi Castemonte (sì sempre lì...)... so che l'obiettivo è farmi rimanere indietro in salita, e stavolta ci riesce perchè ho sulle gambe i km del giorno prima e perchè mi prende in contropiede (anzi contropedale) facendomi fare la salita "classica", che inizia vicino a casa mia e sale inesorabilmente per 6km.  Certo, stavolta ero io quella che chiudeva le danze, ma... nonostante la corsa del giorno prima, ho pedalato in salita senza cambiare marcia (io non so dirlo a numeri, ma in altre parole, non sono arrivata a scalare fino in fondo, ma sono salita con un rapporto più duro). E ho iniziato ad alzarmi dalla sella, cosa che non facevo mai prima, per dare spinta in maniera diversa e "vincere" contro la pendenza con una fatica ben diversa e impegnando altri muscoli.  Un'ascesa silenziosissima, ero molto concentrata nei miei pensieri, i vedevo scorrere i kilometri della via Crucis, stranamente pochissime le auto, e l'arrivo in sordina, ma con un gran sorriso, pur sudato. Ancora uno sforzo e saliamo ulteriormente per arrivare al Trivio, un incrocio da cui si diramano 3 strade, altrettanti bei percorsi per i ciclisti e i podisti della zona. Dato il poco tempo a disposizione prendiamo subito la discesa e in pochissimo tempo siamo in pianura; qualche km in velocità e poi di nuovo immersa nelle solite faccende quotidiane, cena, figli... Sembra incredibile quanto poco tempo ci voglia a fare questo tipo di uscite (1 ora e 40), e prima e dopo essere una persona "normale" per gli altri, ma sentirsi se stessi nella propria normalità liberi e senza ostacoli in quel lasso di tempo che ci siamo ritagliati dalla quotidianità...
E oggi per scaricare una brevissima corsa, mezz'ora, in compagnia, anche questa rubata alla routine... ma era davvero troppo caldo!
That' all folks!
Take care!
Buone corse!!!

domenica 10 luglio 2011

quite hot, isn't it?

Un poco originale "Che caldo!" per iniziare questo post, un'esclamazione che non vuole essere un lamento, anzi... dopo tanti mesi di pioggia (vera e metaforica) finalmente mi sento scaldare quando esco a correre o a pedalare, e questo calore mi ricarica con tanta energia, nonostante l'inevitabile e comunque salutare sudata!!! Non ci sono grandi conquiste nè grandi cose da raccontare, se non che il mio pensiero si è soffermato spesso ieri e oggi sull'Ecomaratona del Ventasso, che in parte per motivi logistici e in parte fisici non ho potuto affrontare. Confesso che mi è dispiaciuto molto, davvero, soprattutto per chi mi aveva "invitata" e per la nuova esperienza di un'ecomaratona, ma nella vita ogni tanto siamo messi di fronte a bivi in cui non si può scegliere, dove c'è solo una strada percorribile. Consapevolmente so di aver scelto bene, però rimane sempre qualcosa di non compiuto, da fare... Sicuramente prima o poi la correrò, forse già il prossimo anno. Quindi la mia decima maratona sarà Berlino 2011, se tutto va bene. 
Intanto mi sono iscritta ad una mezza in notturna i primi di Agosto: dopo l'esperienza della mezza di Jesolo e del Passatore correre la notte mi affascina. Mentre si corre i riferimenti che si hanno quando c'è la luce vengono a mancare, visivamente la strada sembra diversa, e l'atmosfera cambia, l'aria che si respira sembra cambiare, piena di profumi diversi; i rumori esterni sono diversi a me sembravano più smorzati... quasi un correre "sottovoce", a passi felpati e silenziosi ... e il corpo si adatta a correre con queste nuove sensazioni che per me sono molto positive. E d'estate fa anche piacere... a meno che non si capiti in una sera di temporale (speriamo di no!!!).
Luglio quindi senza gare, solo corse "personali" seguendo una tabella molto elastica per arrivare a Berlino tranquilla di riuscire almeno a finirla. Ringrazio comunque fin d'ora chi mi suggerisce gli allenamenti settimana per settimana tenendo conto delle mie difficoltà recenti, è davvero un grande aiuto!  
Nella mia lista dei "desiderata" c'è anche la Rimini Extreme (48 o 100km): non la farò di sicuro quest'anno, ma non nego che un pensierino per la 48 l'avevo fatto... mi è stato chiesto di fare da supporter in MTB... e l'idea mi tenta, vedremo! 
E' stata comunque una bella settimana, molto sportiva, ma anche piena di emozioni e decisioni lavorative, ormai prese e... speriamo bene!
Qualche dettaglio... corsa venerdi, nuoto sabato, corsa oggi (domenica), e da domani si azzera, una riga e si riparte con il sorriso. 

Take care!
Buone corse!

giovedì 7 luglio 2011

potpourri...

In questi primi giorni della settimana mi sono sbizzarrita! In attesa di conferme lavorative mi sono data al ..."pazzo" sport, e ho iniziato lunedi con 60 vasche in piscina. Certo ci ho messo tutto il tempo che ci voleva (a me)... da qualche settimana e non regolarmente ho ripreso a nuotare; gli inizi sono stati a dir poco deludenti, quello che facevo lo scorso autunno ora me lo sogno, però riuscire a portare a termine l'obiettivo della distanza ha rinnovato la motivazione e spero di tornarci ancora un paio di volte questa settimana. Dire che in acqua mi sento un pesce fuor d'acqua non è solo un gioco di parole!!!  E nello stesso tempo vedere mio figlio di 8 anni che padroneggia uno stile delfino invidiabile e una velocità che mai riuscirò a raggiungere la dice lunga, però ora riesco a sentire un po' più di confidenza con l'acqua, non mi pesa provare e soprattutto ho meno timore. 
Martedi ho riprovato l'ebbrezza delle ripetute, che personalmente detesto, ma che mi aiuteranno a recuperare un po' di velocità perchè con la storia dei 100 ho allungato di 8-10 minuti i tempi della mezza e di 10-12 minuti i tempi della maratona. E con il caldo stare troppo tempo fuori per fare tanti lunghissimi e solo quelli, è un po' faticoso. Inoltre credo il mio fisico abbia bisogno di un po' di ritmi diversi nella corsa. 
Mercoledi mattina assiene all'amico biker Nino abbiamo affrontato una salitella (qui il link) piuttosto impegnativa, per arrivare a quota 800m, sfiniti ma soddisfatti dell'impresa. La distanza è di 6 km, ma le salite ad ogni tornante sempre più ripide e strette; all'arrivo a Valle (meta prefissa) il diavolo tentatore dice, dai allunghiamo 1 km e vedrai che panorama... e infatti davvero un panorama mozzafiato, da lì si vedeva il mare, nonostante un velo di foschia. Da brava teacher-organizer io mi ero portata la macchina fotografica, la tiro fuori per qualche scatto da mettere sul blog... batteria scarica... "absit iniuria verbis" cioé censuriamo il mio pensiero in quel momento! Una rinfrescata alla fontana del paese e poi giù, ma non per la stessa strada. Nino mi dice che la discesa è un po' impegnativa, ma che potevo farla.... Giuro che ho desiderato rifare la salita!!! Tornanti strettissimi, ripidissimi, curve pericolose.... i freni della bici fumavano, ed io tesissima per quei pochi minuti che è durata la discesa. Una discesa così in bici provoca in me sensazioni molto contraddittorie, personalmente sono abbastanza timorosa, tendo a frenare, penso che basta niente per una caduta rovinosa,  però sono anche molto tentata a lasciar  andare i freni e sentire la velocità che prende piede, e mi porta giù, sempre più forte...
Oggi, giovedi, per smaltire l'ottima cena gustata ieri sera con gli amici di MTB, un giro in bici nei dintorni, senza pretese e con pochissima salita... Grazie all'afa della giornata... una bella sudata! 
La bici, ora che è stata levata dai ganci, lavata e sistemata, mi chiama, mi attira e mi distoglie momentaneamente dalla corsa, come le sirene di Ulisse. Questo è anche un bene per far riposare la mia parte debole, l'anca, che sto cercando di rimettere in sesto... 
Nei prossimi giorni prevedo ancora un paio di uscite sicuramente di corsa, ma soprattutto un'uscita al mare per dare uniformità a questa abbronzatura da runner-ciclista che ormai contraddistingue le mie ultime estati. 

Take care!!
Buone corse!!!


domenica 3 luglio 2011

Qualcosa è cambiato

... come nel titolo di un film con Jack Nicholson e Helen Hunt di qualche anno fa...  ma non è che io sia diventata più buona o più brava... anzi... passando alla metafora dello sport... ho rallentato!!!
Mi rendo conto inoltre di aver trascurato un po' il mio blog, cosa che si solito non faccio. E da persona analitica quale sono cerco di analizzare i motivi, radiografare la mia situazione soprattutto "sportiva" grazie alla quale ero felice di scrivere qui... E già da queste battute si intuisce che qualcosa è davvero cambiato. 
Non ci sono motivi di tempo dietro a questa trascuratezza, ma avverto molto la sensazione di un cambiamento nelle prospettive e nella motivazione, un cambiamento forse anche personale che si riflette molto nelle scelte sportive. Per molto tempo non sono riuscita ad allenarmi come avrei voluto, mi sono dovuta accontentare molto spesso di 4 km attorno a casa, ho fatto tante gare che sostituivano gioco-forza gli allenamenti "di qualità" e ora che finalmente ho maggiore "disponibilità" di tempo mi sembra di essere tornata a 5 anni fa, quando iniziai a correre.  Nessuna tabella, nessun obiettivo a breve. Senza orologio, senza tempo, senza controllo. Purtroppo questo, almeno nel mio caso, ha portato ad un ritmo paragonabile a quello di un bradipo... 
Inoltre mi sono "concessa" il mese di giugno per riprendermi dalla gara di fine maggio (100km del Passatore), e credo di aver fatto la scelta giusta perchè dall'inizio dell'anno, in 5 mesi, ho fatto davvero tanto (naturalmente il "tanto" è da rapportare alle mie capacità), me ne rendo conto: 4 maratone, 3 ultraratone, una 30km, qualche mezza e qualche 10km. 

Ora siamo a Luglio, mi sono ripresa e sto meglio soprattutto fisicamente, ma ho bisogno di cambiamenti anche e soprattutto nella corsa, e con Berlino "alle porte", cioè il 25 settembre, ho "deciso" che proverò ad impostare gli allenamenti con ritmi diversi, distanze diverse e soprattutto con una certa regolarità, cosa che non sto facendo, riprendendo il cross training, bici e nuoto (che in realtà sto già facendo) e soprattutto concedendo al fisico il giusto riposo. Infatti recenti controlli hanno evidenziato un piccolo difetto all'anca destra, che però si è ampliato con i tanti km corsi in questi anni, provocando un leggero assottigliamento della cartilagine. La soluzione c'è, devo ripartire da zero a livello di postura e qui l'osteopata dovrà fare la sua parte, e io la mia nel seguire le sue indicazioni....

Quindi, verso Berlino con molto cross training, corsa di qualità, posturale...  e tanta voglia di... farcela! 

Riprendo le vecchie abitudini raccontando cosa ho fatto questa settimana: domenica scorsa 60 vasche in piscina, lunedi 50km con la bici da corsa, mercoledi 43 km in MTB, giovedi corsa veloce 4km e oggi 12 km lenti su sterrato (ho provato le  nuove Brooks) in compagnia dell'inseparabile marinella, a cui prima o poi dedicherò un post, perchè, grazie a lei oggi sono qui a scrivere.  Grazie Mari. 

p.s. e sono stanca di stare a dieta... preferisco fare tante corse, tanti allenamenti e poter mangiare quanto mi pare.... e vi pare poco... 

Take care
Buone corse!

friends & co