lunedì 30 maggio 2011

Il viaggio continua, la 100

Alla Colla, mentre bevo il brodo caldo e medito felice per aver scollinato, un ragazzo mi si avvicina e mi chiede: "Ma tu ti sei chiesta perchè lo stai facendo?"; non ho saputo rispondere in quel momento. Mi faccio ora la medesima domanda: "Perché?"
Dopo esserti medicata le abrasioni di tutti i tipi, dopo aver constatato il numero di vesciche che hai cercato di non ascoltare durante gli ultimi km, sbadigliando per una notte "persa" a correre, con le gambe che non ne vogliono sapere di muoversi, la difficoltà ad arrivare dalla panchina alla doccia, i piedi coperti da una specie di orticaria che si dirama in maniera preoccupante verso la caviglia e il polpaccio... e potrei continuare con i "mali del giorno dopo"... 
Perché? Perché correre 100km? E se proprio 100 devono essere, perchè proprio il Passatore? 
A dire la verità non c'è un ragionevole perché, se non il voler continuare il mio viaggio, oltre... 
... alla partenza una folla enorme, sento parlare di 1800 partecipanti, e forse si, ci sono tutti. Assiepati, sotto il sole, tutti lì per un motivo, o per caso, in una Firenze affollatissima di un sabato pomeriggio. Pochi minuti prima dello sparo l'Inno d'Italia e poi il via, sotto un caldo cocente... si corre. Il sole non si risparmia, bellissimo ma caldo e implacabile compagno di viaggio e oggetto di commenti senza sosta da parte dei numerosi podisti attorno a me. La salita arriva subito, neanche 5 km e si comincia a camminare e a correre in alternata. Primo traguardo al km 30, borgo san Lorenzo. Mi cambio velocemente, ma il velocemente dopo 30 km sotto il sole nn è poi così veloce... ci metto una vita a cambiare i calzini e mettermi una canotta e sistemare impermeabile e luce.... mangio qualcosa, è ora di cena... riparto. Prossima meta è la fatidica Colla... a questo punto si materializzano Luca e Barbara, con cui condividerò il resto del viaggio. Si corre. Si cammina. Ad un certo punto, ancora con la luce del giorno vediamo una curva a sinistra... non mi intendo di pendenze, ma da lì non si corre più. Si assiste al calare della notte, la luna non c'è, ma le stelle che si intravedono sono fantastiche. Si sale. Lo spettacolo della luce che si nasconde dietro i monti è straordinario.... arriviamo alla Colla,  ci si cambia e si affronta la discesa. Nel freddo. Nell'umido. Sperando di esserci preparati bene partiamo. La discesa sembra non finire mai soprattutto per le gambe stanche, l'ora notturna... La strada deserta, buia. Ma non silenziosa: dall'esterno il gracidare fortissimo delle rane, il rumore dell'acqua, il rumore dei passi leggeri, i respiri, le poche parole dei compagni di viaggio; dall'interno i pensieri fanno rumore, un rumore assordante... avvicinarsi a Marradi è già un grande risultato... Mi viene chiesto se continuo... rispondo con un sorriso e ripartiamo verso San Cassiano... purtroppo siamo rimaste in due. L'alba tra le colline è uno spettacolo indimenticabile, un quarto di luna e la stella del mattino... Brisighella ci aspetta, ma ci aspetta anche la parte più difficile: dal km 89 al 100...  Continuiamo, aumentando leggermente il ritmo. Tanti i podisti che superiamo, ci motiviamo a vicenda... Faenza... il sogno si è avverato... 95, 97, 98, 99.... il traguardo a poche decine di metri, poi l'arrivo. Assieme io e Barbara. Tagliamo il traguardo, entrambe visibilmente commosse... sul palco la medaglia, poi vedo gli amici che mi aspettano e che scattano qualche foto... 
I pensieri all'arrivo... non ricordo davvero, ma so di aver pianto. Lacrime di gioia. Di liberazione. Di felicità. 
Il Passatore lascia il segno, il segno di un viaggio cercato, voluto, che però in quanto viaggio... non finisce mai... 

Pillole di "dolori" e altro....
- partenza con handicap... 
- ginocchio destro che fa i capricci, si gonfia al 50 e si sgonfia a Brisighella, ma senza fare male
- provo a fare retrorunning.... nooooooo... mi prende un crampo incredibile, per fortuna passa....
- polpacci che urlano... per fortuna c'erano i massaggi...
- poca fame, ma dovevo mangiare... 
- gli ultimi ristori a biscotto (1), nutella e tè (me li preparavo da sola)....
- divertirsi a correre con la torcia, come i bambini....
- cantare (in qualche modo dovevo mettere a frutto le mie lezioni di canto...)


Ringraziamenti....
- alla compagnia dei 30 udinesi 
- all'assistenza di Marina all'arrivo, grazie davvero, sono momenti difficili
- a Barbara, grande compagna di viaggio
. a Luca, grande compagno di viaggio, "invictus"

e soprattutto a tutti coloro che hanno creduto in me. Io non ero così convinta. Grazie.
Dedico questo Passatore a chi soffre. Che la vita possa far provare anche solo un attimo di serenità.
Take care
Buone corse

venerdì 27 maggio 2011

waiting for... one hundred

Non riesco neppure a scriverlo.
Pettorale 381
Partenza alle 5,30 da qui, alle 15 da firenze; arrivo... chi lo sa.

                                         IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Buone corse!

domenica 22 maggio 2011

moonlight half marathon...

Chiacchiere prima
della partenza
... un nome affascinante, molto intrigante e accattivante... perchè no? Se poi trovi un pettorale a prezzo ridotto e chi ti accompagna e ti riporta a casa (in questi tempi per me di sovraccarico come "autista", circa 800km a settimana...)... dunque perchè non andarci? Molti i contro, la vicinanza con la prossima gara lunga, la stanchezza generale, il tempo che si trascorre fuori casa... però noi podisti vediamo sempre il lato positivo... si, è vicina al lunghissimo di sabato, ma la faccio lenta lenta senza stancarmi troppo; la stanchezza è dovuta ai tanti impegni, non allo sport, una bella corsa mi rigenera; invece di andare al centro commerciale e poi guardare la TV e a cena fuori... si va a Jesolo e si fa la mezza, la tempistica è la stessa...
Fugato ogni dubbio, si parte in una comitiva di 7, piuttosto presto ma era necessario data la concomitanza di eventi (mezza maratona e raduno motociclisti) e la necessità di ritirare il pettorale entro le 16 e di prendere il pulman per raggiungere la partenza). Sbrigate le formalità sotto un sole cocente ci trasferiamo a Cavallino Treporti, dove è situata la partenza e lì ... almeno 3 ore di attesa prima dello start. Una passeggiata nei dintorni, chiacchiere con amici vecchi e nuovi, finalmente incontro Anita e Simone, amici blogger che mi ha fatto davvero piacere rivedere, e pian piano il tempo trascorre e ci porta alle gabbie di partenza. Non sono particolarmente emozionata, ma mi viene in mente il giorno della mia prima mezza maratona e penso a quanti lì, in mezzo, stanno affrontando il particolare momento della prima volta. Per me  è stata una fortissima emozione portare a termine una gara così e mi sento di dover grande rispetto a chi si accinge ad affrontare gare di questo tipo... tutta la mia ammirazione e "comprensione": non sanno però che si ammaleranno presto di corsa... Con questi pensieri e parole relative all'uso dell'ipod.. del gel... il caldo... le zanzare... finalmente arriva lo sparo, c'è tantissima gente, si arriva all'arco a singhiozzo, il serpentone di podisti multicolore che vedo dalle retrovie è lunghissimo e suggestivo. Il mio obiettivo è... correre stasera, correre per stare sulle gambe almeno un paio d'ore, e per divertirmi a correre senza obiettivo di tempo. Corro bene i primi 10 km, non troppo veloci; vorrei riuscire a correre anche i rimanenti 11 in maniera regolare, temendo di non farcela a tenere il ritmo. A sorpresa non avverto stanchezza, corro con bellissime sensazioni verso il buio, verso il mare, verso l'arrivo. I kilometri scorrono velocemente, l'arrivo a Jesolo è festoso, c'è tanta gente,  che anche se non è lì a fare il tifoo fa piacere lo stesso vedere. Una curva strettissima al 19 e ci si immette sulla spiaggia. Gli ultimi kilometri prima del rettilineo finale sono lungo la spiaggia, su un bel marciapiede che aveva uno strano e grazioso pattern, che mi ha accompagnata in molti sorpassi; passo anche i due amici che erano volati avanti all'inizio e raggiungo con grande soddisfazione l'arrivo, dove il tifo c'è davvero e ti senti accolto dopo la bella corsa dal giorno alla notte. Tagliare il traguardo è sempre un'emozione, farsi mettere la medaglia da finisher (e che medaglia!); sentirsi vittoriosi per aver portato a termine con successo la propria e personale sfida e raggiunto l'obiettivo prefisso... questo significa correre una gara per me.
E la vista della luna sul mare mentre corri non ha prezzo...
Prima di ripartire ci concediamo un bel gelato con panna montata e poi verso casa, nella notte. arrivo a casa mia troppo tardi per dire buonanotte e troppo presto per dire buongiorno. Ma contenta di aver percorso una bella gara e in buona compagnia, che ringrazio per l'assistenza nei momenti in cui "perdo le cose".... come il biglietto per l'autobus o il buono pasta!!!
Questa era l'ultima tappa, l'"ultimo allenamento": ora il conto alla rovescia per la prossima gara, per la quale non so se sono pronta ma che affronterò, cercando di fare del mio meglio. 
Take care!
Buone corse!

domenica 8 maggio 2011

Trieste: una bella vista...

... quella del traguardo!  Portare a termine la maratona oggi ha messo alla prova la mente e il fisico... che però da bravi mi hanno portata dritti a quel traguardo, dopo tanto sole, tanta fatica, tanti pensieri, tanti battiti di cuore. Ma mi hanno portata al traguardo anche persone che hanno corso con me e che ringrazio subito, di alcune non conosco il nome, i pacer, Eliana, lassù dal 26° km, e Dusan, maratoneta sloveno che mi ha traghettata dal 30° al 40°, sparendo poi in progressione... 
                   Tornando alla gara, la partecipazione alla lunga distanza oggi è stata in dubbio fino all'ultimo, un po' perchè correre un'altra maratona a 14 giorni dalla 50km mi spaventava (ma lo posso fare? sarà un bene?), e poi perchè i tempi di recupero sono comunque da rispettare. Ma la voglia di rifarla, di ripercorrere un bellissimo percorso e la consapevolezza di quanta positività mi trasmette questo tipo di gara ha giocato a favore, quindi: iscritta, ottenuto pettorale, e iniziato la preparazione mentale,  fisica (questa poco perché i tempi lavorativi e familiari in quest'ultimo periodo hanno il sopravvento) e logistica. Per fortuna gioco in casa, quindi i tempi di trasferta stavolta sono marginali, sono riuscita a dormire e a partire ad ora accettabile. 
Oggi inoltre indosso la canotta sociale del CUS per la prima volta (ritirata ieri), quindi non sono più podista "anonima".  Quindi... si inizia con i riti pre-gara, bagno, un caffè in compagnia, i saluti, e l'attesa dello sparo di inizio. Parto con i pacer delle 4ore30, ma al 24°, per preservare le energie ormai consumate mi costringo a lasciarli andare e a fare da sola. Si rivela scelta saggia, il gap con cui arrivo io poi non è così frustrante... dal 26° corro con Eliana, amica maratoneta e bravissima nella corsa di montagna; stiamo assieme per qualche tempo, poi dopo una rinfrescata alla fontanella (provvidenziale con il caldo che attanagliava) riprendo a correre e la lascio. Mi raggiunge Dusan, e iniziamo a parlare in inglese... mi racconta soprattutto del Passatore, mi dà consigli preziosissimi che ora stanno nello scrigno della mia mente e che metterò sicuramente in pratica; mi spiega come affronta le maratone, l'importanza di non partire troppo veloce... what you save at the beginning will be a real help in the end... e dal 40° vola verso il traguardo, lo vedo allontanarsi; ma questo è stato un incontro davvero positivo ed edificante, un maratoneta che ha creato un gruppo sportivo per aiutare persone con problemi psicologici, di dipendenza portandoli a correre... rendendolo forti con la corsa e la perseveranza... 
...Continuo a correre e incontro un "collega" CUS con cui termino la corsa. L'arrivo, le braccia alzate, il ringraziamento del compagno di squadra che alla fine "ho trainato", la medaglia, le foto...
L'arrivo è sempre una gioia grande, e citando di nuovo Flavio "al di là del tempo, la gioia". 
Ora a qualche ora di distanza, finisher per la nona volta un po' stanca ma tutta intera, mi dico: il viaggio continua....
Take care!
Buone corse!

sabato 7 maggio 2011

waiting for Trieste Marathon -- F18

Solo un lunghissimo, ultima tappa prima del vero viaggio fra 3 settimane.
La prima maratona in cui faccio il "bis", sperando di non fare gli stessi errori dello scorso anno, di cui ricordo però paesaggi straordinari... quindi non mi resta altro che correre con il "mio" motto e senza crono...
                             "io speriamo che me la cavo"
Take care
Buone corse!

friends & co