venerdì 30 dicembre 2011

Vacanze Romane, Sacro, e... auguri

Pare scontato dire che Roma è splendida, che sicuramente ci tornerò, che mi ha lasciato un ricordo indelebile, che mi ha cambiata un pochino...
le immagini parlano da sè...

Non correrò la Maratona di Roma neppure quest'anno, quindi è stato bello un giro turistico "di corsa"...

al "mare di Roma", Ostia, per puro caso con ombra a Nord; e blogpoint con Yogi (ma non c'è foto tecnicamente adeguata, nonostante la tecnologia a disposizione!) 

ritorno alla "terra d'origine", in Abruzzo, e ritorno bambina per qualche istante... 


Natale a Velletri con Muppets, Libel e Giancarlo.
Infine... la new entry tanto attesa, il mio gatto Sacro, per gli amici Sacher: 


E... BUON ANNO A TUTTI, di corse e cose belle, ma soprattutto di SALUTE E SERENITA' 
Take care!!!




domenica 18 dicembre 2011

le "ultime corse"...

QUESTO E' IL REGALO DI NATALE CHE VORREI RICEVERE
... dell'anno:-)); "ultime" nel senso che non lo saranno in realtà... difficile smettere del tutto... i runner "addicted" mi capiranno... 
Venerdi sera l'ora di corsa in beneficenza, sono riuscita a correre il minimo sindacale, 10km, senza nessuno sforzo, sotto la pioggia nel freddo e con un tifo che non mi aspettavo proprio... Con la maglietta da ciclismo del CUS Triathlon, fatta appositamente personalizzare da Cristian, grande manager della squadra, che ha saputo anche dare un pizzico di motivazione ad un'ultramaratoneta in recupero, come ho ho scritto prima di partire! Grazie Grazie Cristian!!! Mi dispiace non aver avuto tempo di bere un sorso di birra dall'enorme fusto che ho intravisto nel camper/spogliatoio!
E' stata una bella corsa, considerato il fatto che non mi sto allenando e che ho appena corso una maratona (però tante sono nella settimana le sedute di Pilates e recentemente di potenziamento e stretching: faranno bene...).  

Stamattina l'"ultima corsa" nel senso che dovrei stare a riposo, ma un sole splendido l'aria frizzante la temperatura non troppo rigida sono stati galeotti e mi hanno invitata a correre... così ho fatto, 7 km piacevolissimi in solitudine, ottime sensazioni, gambe reattive, godendo della corsa "disorologiata" (ringrazio Andra F. per il conio linguistico) della mancanza di stress da gara e da performance (anche se quest'ultimo stress appartiene davvero al passato) e di un paesaggio che ormai non conta i più i passi che ci ho percorso...  con la corsa ho preso questi appuntamenti disorologiati senza obiettivi... 
p.s. the "garmin funeral blues... stop all the clocks... il mio garmin è in coma forse sta morendo?  uff... 

Buone corse!!
Take care!! 



martedì 13 dicembre 2011

Reggio Emilia, finisher

Un titolo che non è scontato, date le premesse. 
Un tempo finale che sembra un'eternità per chi corre davvero. 
Ma tutto questo non nasconde la grande emozione che mi ha lasciato questa maratona, l'undicesima in tutto la sesta quest'anno.
Se Berlino è stata la più mentale, questa è stata la più passionale, sofferta e voluta a tutti i costi.

Scriverò a ruota libera, perdonatemi... quindi non sarà un resoconto cronologico, ma solo l'espressione di qualche sensazione provata (solo la punta dell'iceberg), perché non è facile tradurre in parole emozioni forti che tuttora permangono nella mia mente e soprattutto nel mio cuore. 

Inizio la corsa seguendo i palloncini verdi di Alina & co. pacer delle 4ore e 30... sono contenta, i pacer sono accattivanti, simpatici, Alina è una forza... li seguo solo per la prima parte... 

... in termini di difficoltà': un fastidioso mal di schiena improvviso al 15° km cammino un breve tratto facendo piegamenti e stretching e passa.... continuo a star dietro ai palloncini, ma inesorabilmente li perdo di vista dopo la mezza. Al 23° primo bus navetta (scopa) non penso di prenderlo, ce la faccio ancora; arrivo al 30°, corro pianissimo, le forze vanno dosate, ma anche lì ignoro il bus scopa (penso: hai fatto il Passatore, non esiste che tu salga lì sopra) e con un sorriso saluto gli addetti.... le difficoltà mi rendo conto sono legate al poco allenamento e all'incapacità del mio fisico di recuperare, questo ormai lo so bene. Ci lavorerò su. 

... in termini di sensazioni, idee... ero partita con l'idea di abbandonare alla prima difficoltà per non aggravare eventuali malesseri,  ma appena iniziata la maratona vera e propria al 30° ho capito che la distanza non mi spaventava, che ce la potevo fare nonostante tutto, che non potevo abbandonare... Ho riflettuto su quanto mi piace correre sentire i miei passi il mio respiro e respirare la mia fatica per trasformarla in energia disponibile subito; ho pensato che se ora il mio corpo mi sta dando questi segnali chiari e forti, segnali che chiedono riposo, forse mi sta dicendo che se voglio provare ancora tutto questo devo obbedire... ma come decidevo di dire, ok, smetto di correre per un po', mi riposo, ecco che tuona la Doublea-runner risentita... insomma pensieri amletici difficili e non risolvibili al momento, ma che mi hanno portata a raggiungere la finish line.... 

... incontro Vittorio, al 31 o 32 non ricordo bene, e con lui arrivo al traguardo, con la bandiera italiana e tanta felicità... Rivivo i momenti della 50km di Romagna, ripetiamo l'arrivo in compagnia, è stato emozionante. 

All'arrivo vedo Filippo, poi Marina, la medaglia, l'asciugamano, le foto, il ristoro, Luisa, Antonio... l'emozione è fortissima, ancora non riesco ad esprimerla. 

Un ultimo pensiero... la parola abbandonare (utilizzata prima) mi fa venire in mente una cosa che forse non ho mai sottolineato, cioè il costo di una maratona per me, non in termini di quanto spendo in denaro per il viaggio, l'alloggio, il pettorale, ma per quanto costa a livello mentale per me organizzare la mia famiglia, il mio tempo, il tempo di chi mi aiuta, le attività dei bimbi mentre sono fuori... Abbandonare (a meno di disturbi di salute o incidenti e infortuni) ha il senso di tradire tutto questo, quindi per me non esiste... ecco il motivo per cui mai lo farò... never give up... 

Ora mi concedo un periodo di riposo, non ho nessuna iscrizione, nessun impegno. Dicono mi farà bene, io sono fiduciosa. 

Take care!!
Buone corse!!


giovedì 8 dicembre 2011

F213; Reggio Emilia, una maratona...

... da pensare.
Mettendo sulla bilancia i PRO e i CONTRO, sicuramente i contro pesano di più. Il contro maggiore è l'allenamento che potrei definire, da insegnante, molto settoriale e poco approfondito, per nulla creativo e soprattutto non adeguato alla performance da affrontare. Di fronte a questo e a una situazione di non corsa piuttosto impegnativa, spesso demotivante e problematica, piena di imprevisti più o meno gravi di cui ho velatamente parlato, forse dovrei abbandonare l'idea. I presupposti ci sono tutti, qualcuno mi ha detto "ma ti cambia la vita non andarci?". Non ho saputo rispondere, è stata una domanda a tradimento, di quelle che ti arrivano come una pugnalata nella schiena... poi ho risposto a me stessa... si mi cambia qualcosa non andarci... La corro non la corro...
Non lo decido ora, andrò a Reggio Emilia. Ci sarà il rito del ritiro pettorale. Ci sarà il rito della vestizione. Ci saranno Alina, Filippo, Antonio, Marina, Vittorio.... solo per citarne alcuni (gli altri non se ne abbiano a male...)...
E sicuramente ci proverò, conscia che per la prima volta potrei anche prendere il fatidico/famigerato bus scopa per rientrare e aspettare gli altri.
In ogni caso staccare una giornata, incontrare amici vecchi e nuovi, "respirare" il clima della maratona sarà una bella cosa, rigenerante e motivante. Anche questo fa parte della corsa.

Che dire... che il non corsa ... rallenti il ritmo e mi lasci correre!!

Take care!
Buone corse!!!

friends & co