domenica 27 febbraio 2011

solita domenica di corsa

Oggi proprio non sapevo cosa fare, dove correre, e soprattutto quanto correre. Sapevo solo che avrei corso. E che sicuramente sarebbe stata una corsa in solitaria. Durante gli ultimi giorni mi era venuta l'idea di salire al santuario di Castelmonte, ma avendo bisogno di riposo ho preferito alzarmi un po' più tardi e per problemi di reperibilità familiare ho scelto di rimanere nei dintorni.  Il pellegrinaggio al santuario è rimandato, forse verso fine mese, dato che d'ora in poi le domeniche sono tutte o quasi impegnate... Dopo qualche incertezza, vestita di tutto punto per affrontare le gelide temperature allaccio le mie nuove Brooks Adrenaline acquistate ieri e mi allontano di 8 km, pensando di farne 15-16 in tutto. Si tratta di parte del solito percorso, ma con variante e doppia salita, che non guasta! Al termine del giro, sentivo che però avrei potuto continuare, quindi ho aggiunto altri 4 km trasformando la corsetta in un bel lungo a ritmo costante - cosa a cui sto puntando in questo periodo -.  Anche il clima è stato favorevole, e anche se pallido c'era il sole, e il vento era leggero, e nei fossi ho visto le prime primule e i crocus... un accenno di primavera... 
Ritornando all'inverno, alla realtà...  Le nuove Brooks per ora vanno bene, ho dovuto ripiegare su un modello maggiormente protettivo, perchè dalle foto e dalle prove sul tapis roulant riprese con telecamera e osservate al rallentatore si è visto che sono pronatrice. Inoltre ho provato una marca di barrette diversa, e  nn ho avuto problemi, anche se nei 20km di solito non prendo proprio nulla. 
Continua, questo, ad essere un periodo molto complicato in termini di gestione del tempo e degli impegni, tirare fuori il tempo per me durante la settimana è come la "soluzione al sudoku" (uso la metafora di Filippo), ogni tanto mi riesce di trovare il numero giusto, ma spesso no, e la sera spesso con rassegnazione mi ritiro dicendomi "oggi non ho fatto niente".  In ogni caso questa settimana ho fatto 14 km giovedi mattina e 20 oggi, con una camminata veloce di 5 km lunedi scorso. Non dico quelli fatti in auto... La prossima settimana di scarico, in vista di una bella corsa domenica prossima. 

Con la bella stagione vorrei riprendere le bici, e spero già da domani un po' di nuoto, tempo permettendo.
Buone corse!
Take care

Un pensiero a Yara, 13 anni, come mia figlia; ginnasta, come mia figlia. Sono spaventata per questo mondo così poco sicuro in cui i nostri figli stanno crescendo. Che riposi in pace. 

lunedì 21 febbraio 2011

Maratona di Verona: dal fucsia all'azzurro

... cioè dai pacer delle 4ore e 15' con i palloncini fucsia ai pacer delle 4 ore e 30' con i palloncini azzurri...
Basta questo per fornire la sintesi della mia ultima maratona ieri mattina a Verona. 
Come avevo già anticipato questa maratona è una tappa verso corse più lunghe ed impegnative, pertanto non doveva essere affrontata con l'obiettivo del tempo, tuttavia... la tentazione di stare dietro ai pacer delle 4,15 è stata forte e, sbagliando strategia, questo è sicuro, ci ho provato. Mea culpa
La prima parte della gara, e fino al km 30, mi ha visto correre con regolarità, anche se fin dal 28° ho avvertito gli stessi disagi, purtroppo ben noti, già provati al 35° durante la maratona di Treviso, lo scorso anno... dolori all'inguine e crampi all'intestino... situazione che mi ha messo notevolmente a disagio e che non avrei mai più voluto provare. Ma... Mentre correvo con un'andatura un po' anomala (forse per quello oggi ho una forte infiammazione tibiale e dolori l ginocchio destro) a causa dei crampi che ogni tanto tornavano pensavo alla causa di questo problema: so che il gel mi fa male, quindi niente gel; so che le barrette mi fanno male, quindi niente barrette; dalla partenza ho preso solo un po' d'acqua al quinto km (come a Treviso), purtroppo acqua troppo fredda... e solo tè e banane (gelide) quando c'erano. L'unica cosa che ho preso oltre a quelle elencate solo le pastiglie di E@@@@@it. Che mi abbiano fatto male quelle? Oppure l'acqua e le banane fredde? Con questi pensieri, e molto contrariata per il disturbo, nonchè sofferente per lo stesso, affronto gli ultimi 12 km, un percorso cittadino piuttosto pesante con molte curve nervose, salitelle, ponti, mi sembrava di tornare sempre sullo stesso ponte... ormai i palloncini fucsia erano spariti da molto davanti a me, e dietro di me sentivo arrivare gruppi numerosi... il primo era un gruppo di magliette rosa, che mi supera (a me sembrava a velocità folle...) il secondo, ahimè, il gruppo dei pacer delle 4,30. Uno scatto di orgoglio, di dignità... mi aggrego a loro per "salvare il salvabile" cioè per riuscire ad arrivare almeno con il tempo della prima maratona... sono stati i 2 km più difficili durante i quali però non ero affranta o triste, si era risvegliata la "maratoneta" concentrata a far funzionare il sistema-corsa, quella sinergia necessaria per poter continuare a spendere energia anche dopo 39-40km sofferti come sono stati i miei. Grazie ai pacer la mia andatura ha ripreso ritmo accettabile, una foto che mi è stata scattata mi ritrae addirittura in spinta... 

Poco mi colpisce il passaggio all'interno dell'Arena, non fosse altro per aver sentito annunciare il mio nome dallo speaker, e perchè sapevo che mancava davvero poco... poi l'allungo finale ed era finita. Sorrido. Sorrido all'addetto che toglie i chip, sorrido alla ragazza che mi mette la medaglia e mi avvio incerta verso l'uscita dove... con grande gioia e sorpresa trovo mio figlio ad aspettarmi. 




L'emozione è tanta, mettergli la mia medaglia al collo per farlo partecipe di questa maratona lo ha commosso... Sono stati momenti intensi, in cui la mia felicità di finisher è stata condivisa con una persona importantissima, non mi era mai successo prima.


Ora a freddo so di aver sbagliato a voler stare dietro ai pacer delle 4ore e 15 perché non mi sto allenando per migliorare il tempo ma per macinare kilometri, quindi ogni maratona d'ora in poi verrà affrontata con questa filosofia, però non nego, sono umana... mi sarebbe piaciuto rimanere attorno al mio standard delle 4,20. Tuttavia, mentre vedevo quei palloncini allontanarsi e in qualche modo vedevo sfumare una specie di recondito desiderio... mai, mai mi sono dispiaciuta, innervosita, alterata o mi sono sentita inadeguata (magari un pochino idiota si... ma in maniera contenuta...); mi sentivo soprattutto una persona che continuava a correre, che si sentiva correre e per la quale  solo portare a termine la corsa era importante.  Il tempo, come dico sempre a tutti, è solo un numero e al di là del tempo c'è una gioia grande ad attendere qualunque finisher. 
Altro punto negativo e molto problematico da risolvere è questo inconveniente che si presenta con ogni tipo di integratore, probabilmente d'ora in poi non ne prenderò più, tanto che anche in allenamento, anche lunghissimo, me faccio spesso a meno. Vedremo come andrà la prossima gara lunga, durante la quale mi affiderò solo ai ristori e all'acqua che mi porterò dietro. 
E... con questa maratona le mie scarpe Saucony Triumph 6 verranno dismesse e recesse al rango di scarpe da passeggiata/camminata; probabilmente proverò qualcosa di maggiormente protettivo per i molti kilometri che andrò ad affrontare non a passo veloce. 
Ultimo pensiero solo in ordine di sequenza ma non di importanza, grazie a tutte le persone che mi sono state vicino in questo weekend di corsa: 
Franco e Marcella per l'ospitalità e il babysitting: assolutamente impagabili!
Vittorio e co. per la seppur breve compagnia prima della partenza, durante la quale si commentava che questa malattia della corsa ci porterà a condividere altre gare di vari tipi e lunghezze...
Anna, che ho visto prima della partenza e dopo l'arrivo, che con le sue parole mi rincuora sempre...
Sabrina, che ho conosciuto al Brembo e che ha corso con me per qualche kilometro e che poi ha letteralmente volato verso un meritatissimo PB... bravissima! 
E tutti coloro che ho incontrato, Fatdaddy, Andreazan (al blogpoint), Rosalba, Silvana, Gian Piero, Amedeo e forse altri che spero non me ne vogliano se non li ho citati!!! 
Buone corse!

sabato 19 febbraio 2011

waiting for--Verona Marathon F518


Qualche pensiero prima di questo importante appuntamento di domenica a Verona. Mi appresto ad affrontare questa corsa con molta umiltà, ben sapendo che non ci saranno risultati eccezionali, ma che si tratta di una tappa del mio lungo viaggio di corsa che ho intrapreso con la mia prima Ultramaratona, nell'ottobre scorso. Un viaggio che mi porterà in molti posti a correre molte corse più o meno lunghe. Un viaggio di vita. Circondata da tanti podisti, ognuno con la propria storia, il proprio coraggio, la propria sfida... 

Buone corse a tutti, porterò con me e correrò per chi non lo può fare. 
"Io, speriamo che me la cavo"

domenica 13 febbraio 2011

blogtrotters... all'estero

Abitare in questa zona di confine consente di poter organizzare un bel trail in mattinata fuori dai soliti confini... all'estero. I bloggers del Nord Est (ben cinque!!!) si sono ritrovati stamattina per affrontare la salita al monte Taiano, in Slovenia. Ennesima levataccia per me, naturalmente, ma poco importa: la motivazione è alta e la voglia di vedere questi posti così vicini, ma allo stesso tempo densi di ricordi di tempi in cui per andare "di là" ci voleva il passaporto, e in certi valichi potevamo passare solo noi confinanti con la famosa "prepustniza"... Posti in cui se ti trovavano senza documenti, o sconfinavi per sbaglio, ti mettevano in guardiola per una giornata.... Luoghi in cui fino a non molti anni fa c'erano i carri armati, in cui si girava con estrema attenzione. A me fa sempre molto effetto tuttora passare il confine senza bisogno di fermarsi, di dichiarare la spesa... vedere che davvero siamo liberi di andare e venire in questi luoghi che data la loro storia sono davvero pieni di fascino, per me. E la corsa è libertà anche in questo. Anni fa non si poteva immaginare di fare un trail in questo modo... addirittura arrivare ai confini con la Croazia, che si vedeva a 600 m. 
E proprio per questo fascino che mi sono avventurata a correre con runners del calibro di Antonio, Davide, Stefano, Valentina...  scortati da Andrea in MTB, che ci fa da cicerone e da guida (ci ha detto che è la ventesima volta che sale lassù in bici, e se ho ben capito altre 20 a piedi ma nn ricordo bene...). 
Il percorso consiste in un sentiero in salita di circa 10 km, che ci porta fino al rifugio del monte Taiano. Non è una salita particolarmente impegnativa, si corre bene in questi primi kilometri. Da un'apertura del paesaggio in teoria si sarebbe dovuto ammirare un panorama mozzafiato, con il mare, invece.... questa la triste realtà atmosferica:
ecco, là in fondo il mare...
... il panorama: questione di immaginazione
Una volta a rifugio ci fermiamo per mangiare una bella fetta di strudel e una tazza di tisana, che ci ristora per poi affrontare la discesa e, ci comunica andrea, un'altra salitella di un km e mezzo circa. 

La discesa nei primi km è molto veloce, abbastanza ripida, fredda, le mani nonostante i guanti erano freddissime, fortunatamente in poco tempo la temperatura di fa più accettabile e proseguiamo la corsa. Ed ecco la salita che ci era stata preventivata: personalmente la corro con un po' di sofferenza, cammino per alcuni tratti, rimanendo indietro. Gli altri mi aspettano, so che manca davvero poco alla fine e quindi per l'ultimo tratto pianeggiante, con uno scatto di orgoglio riprendo a correre, felice di aver corso anche questa corsa, comunque impegnativa dato il dislivello, credo di 700-800 mt e le condizioni atmosferiche non proprio ottimali. 

I ringraziamenti qui ci vogliono tutti: Andrea,  esperto conoscitore dei posti, guida affidabile, che ci ha assistito durante tutto il percorso; Valentina, con cui le chiacchiere non si sono risparmiate; Stefano, valido compagno di viaggio e fotografo quasi-ufficiale; Davide, che avevo conosciuto durante l'altro trail, grande runner molto disponibile e sensibile che ha corso distanze ben più impegnative di quelle di oggi; Antonio, che sta riprendendo a correre dopo un periodo di stop dovuto a problemi fisici... insomma tutti loro "costretti" ad aspettarmi... grazie davvero... mi sono sentita onorata.
Una bella corsa, 25 km senza crono, fuori dal tempo nella nebbia che lascia immaginare un paesaggio favoloso.
Da ripetere
Buone corse!!!



domenica 6 febbraio 2011

3x10

TRENTA! Ultimo treno, ultima corsa... o meglio ultima possibilità, oggi, di correre un bel lungo prima della maratona di Verona, tra due settimane. L'ultima settimana è volata, fra scuola scrutini e riunioni, influenze bimbi, disavventure varie (che a raccontarle la prof ci fa una figura ridicola)... ma qualche ora allo sport sono riuscita a strapparla e tutto sommato... va bene così, non mi posso lamentare. Con gli scampoli di tempo di cui parlavo qualche settimana fa sono riuscita a realizzare una bella e decorosa "tovaglia" sportiva. Inoltre durante l'ora "buca" il lunedi e il sabato  esco da scuola e cammino velocemente per oltre 5 km, e questo mi aiuta a scaricare lo stress che accumulo e a respirare aria buona, nonchè a... muovermi e ossigenarmi in giornate in cui non potrei fare molto altro. 
Il lungo di oggi era programmato per domenica scorsa, ma ho preferito rimandare per motivi vari... quindi in questi giorni ho cercato qualcuno che condividesse questo "viaggetto", ma a causa di impegni, di lontananza, di influenze, di infortuni... stamattina alle 7 sono uscita di casa da sola. Non potendo allontanarmi troppo ho provato una cosa nuova: ho ripetuto 3 volte il mio solito giro da 10km. Pensavo fosse noioso, infinito, però alla fin fine, sapere che comunque in mezz'ora al massimo potevo essere a casa mi dava fiducia. Il primo e il secondo giro sono andati bene, ho iniziato ad avvertire stanchezza verso il 26° km, ma mea culpa non avevo portato niente da mangiare e naturalmente non c'erano i ristori lungo il giro. Ma poco importa. Alla fine i 30 km li ho corsi tutti, spettatrice di uno splendido sorgere del sole e baciata dal sole (altro che lampade!) per il resto della corsa, non era particolarmente freddo, insomma le condizioni ideali per correre e sentirsi correre. La solitudine? Non l'ho avvertita, in fin dei conti sono un lupo solitario e il fatto di essere comunque sempre nei pressi di casa mi ha confortata. Che... starò invecchiando? 
Dalla prossima settimana i ritmi lavorativi rientreranno nella norma e spero di poter fare di nuovo le mie uscite di corsa regolarmente, mi mancavano! 
Buone corse!!!

friends & co