venerdì 30 dicembre 2011

Vacanze Romane, Sacro, e... auguri

Pare scontato dire che Roma è splendida, che sicuramente ci tornerò, che mi ha lasciato un ricordo indelebile, che mi ha cambiata un pochino...
le immagini parlano da sè...

Non correrò la Maratona di Roma neppure quest'anno, quindi è stato bello un giro turistico "di corsa"...

al "mare di Roma", Ostia, per puro caso con ombra a Nord; e blogpoint con Yogi (ma non c'è foto tecnicamente adeguata, nonostante la tecnologia a disposizione!) 

ritorno alla "terra d'origine", in Abruzzo, e ritorno bambina per qualche istante... 


Natale a Velletri con Muppets, Libel e Giancarlo.
Infine... la new entry tanto attesa, il mio gatto Sacro, per gli amici Sacher: 


E... BUON ANNO A TUTTI, di corse e cose belle, ma soprattutto di SALUTE E SERENITA' 
Take care!!!




domenica 18 dicembre 2011

le "ultime corse"...

QUESTO E' IL REGALO DI NATALE CHE VORREI RICEVERE
... dell'anno:-)); "ultime" nel senso che non lo saranno in realtà... difficile smettere del tutto... i runner "addicted" mi capiranno... 
Venerdi sera l'ora di corsa in beneficenza, sono riuscita a correre il minimo sindacale, 10km, senza nessuno sforzo, sotto la pioggia nel freddo e con un tifo che non mi aspettavo proprio... Con la maglietta da ciclismo del CUS Triathlon, fatta appositamente personalizzare da Cristian, grande manager della squadra, che ha saputo anche dare un pizzico di motivazione ad un'ultramaratoneta in recupero, come ho ho scritto prima di partire! Grazie Grazie Cristian!!! Mi dispiace non aver avuto tempo di bere un sorso di birra dall'enorme fusto che ho intravisto nel camper/spogliatoio!
E' stata una bella corsa, considerato il fatto che non mi sto allenando e che ho appena corso una maratona (però tante sono nella settimana le sedute di Pilates e recentemente di potenziamento e stretching: faranno bene...).  

Stamattina l'"ultima corsa" nel senso che dovrei stare a riposo, ma un sole splendido l'aria frizzante la temperatura non troppo rigida sono stati galeotti e mi hanno invitata a correre... così ho fatto, 7 km piacevolissimi in solitudine, ottime sensazioni, gambe reattive, godendo della corsa "disorologiata" (ringrazio Andra F. per il conio linguistico) della mancanza di stress da gara e da performance (anche se quest'ultimo stress appartiene davvero al passato) e di un paesaggio che ormai non conta i più i passi che ci ho percorso...  con la corsa ho preso questi appuntamenti disorologiati senza obiettivi... 
p.s. the "garmin funeral blues... stop all the clocks... il mio garmin è in coma forse sta morendo?  uff... 

Buone corse!!
Take care!! 



martedì 13 dicembre 2011

Reggio Emilia, finisher

Un titolo che non è scontato, date le premesse. 
Un tempo finale che sembra un'eternità per chi corre davvero. 
Ma tutto questo non nasconde la grande emozione che mi ha lasciato questa maratona, l'undicesima in tutto la sesta quest'anno.
Se Berlino è stata la più mentale, questa è stata la più passionale, sofferta e voluta a tutti i costi.

Scriverò a ruota libera, perdonatemi... quindi non sarà un resoconto cronologico, ma solo l'espressione di qualche sensazione provata (solo la punta dell'iceberg), perché non è facile tradurre in parole emozioni forti che tuttora permangono nella mia mente e soprattutto nel mio cuore. 

Inizio la corsa seguendo i palloncini verdi di Alina & co. pacer delle 4ore e 30... sono contenta, i pacer sono accattivanti, simpatici, Alina è una forza... li seguo solo per la prima parte... 

... in termini di difficoltà': un fastidioso mal di schiena improvviso al 15° km cammino un breve tratto facendo piegamenti e stretching e passa.... continuo a star dietro ai palloncini, ma inesorabilmente li perdo di vista dopo la mezza. Al 23° primo bus navetta (scopa) non penso di prenderlo, ce la faccio ancora; arrivo al 30°, corro pianissimo, le forze vanno dosate, ma anche lì ignoro il bus scopa (penso: hai fatto il Passatore, non esiste che tu salga lì sopra) e con un sorriso saluto gli addetti.... le difficoltà mi rendo conto sono legate al poco allenamento e all'incapacità del mio fisico di recuperare, questo ormai lo so bene. Ci lavorerò su. 

... in termini di sensazioni, idee... ero partita con l'idea di abbandonare alla prima difficoltà per non aggravare eventuali malesseri,  ma appena iniziata la maratona vera e propria al 30° ho capito che la distanza non mi spaventava, che ce la potevo fare nonostante tutto, che non potevo abbandonare... Ho riflettuto su quanto mi piace correre sentire i miei passi il mio respiro e respirare la mia fatica per trasformarla in energia disponibile subito; ho pensato che se ora il mio corpo mi sta dando questi segnali chiari e forti, segnali che chiedono riposo, forse mi sta dicendo che se voglio provare ancora tutto questo devo obbedire... ma come decidevo di dire, ok, smetto di correre per un po', mi riposo, ecco che tuona la Doublea-runner risentita... insomma pensieri amletici difficili e non risolvibili al momento, ma che mi hanno portata a raggiungere la finish line.... 

... incontro Vittorio, al 31 o 32 non ricordo bene, e con lui arrivo al traguardo, con la bandiera italiana e tanta felicità... Rivivo i momenti della 50km di Romagna, ripetiamo l'arrivo in compagnia, è stato emozionante. 

All'arrivo vedo Filippo, poi Marina, la medaglia, l'asciugamano, le foto, il ristoro, Luisa, Antonio... l'emozione è fortissima, ancora non riesco ad esprimerla. 

Un ultimo pensiero... la parola abbandonare (utilizzata prima) mi fa venire in mente una cosa che forse non ho mai sottolineato, cioè il costo di una maratona per me, non in termini di quanto spendo in denaro per il viaggio, l'alloggio, il pettorale, ma per quanto costa a livello mentale per me organizzare la mia famiglia, il mio tempo, il tempo di chi mi aiuta, le attività dei bimbi mentre sono fuori... Abbandonare (a meno di disturbi di salute o incidenti e infortuni) ha il senso di tradire tutto questo, quindi per me non esiste... ecco il motivo per cui mai lo farò... never give up... 

Ora mi concedo un periodo di riposo, non ho nessuna iscrizione, nessun impegno. Dicono mi farà bene, io sono fiduciosa. 

Take care!!
Buone corse!!


giovedì 8 dicembre 2011

F213; Reggio Emilia, una maratona...

... da pensare.
Mettendo sulla bilancia i PRO e i CONTRO, sicuramente i contro pesano di più. Il contro maggiore è l'allenamento che potrei definire, da insegnante, molto settoriale e poco approfondito, per nulla creativo e soprattutto non adeguato alla performance da affrontare. Di fronte a questo e a una situazione di non corsa piuttosto impegnativa, spesso demotivante e problematica, piena di imprevisti più o meno gravi di cui ho velatamente parlato, forse dovrei abbandonare l'idea. I presupposti ci sono tutti, qualcuno mi ha detto "ma ti cambia la vita non andarci?". Non ho saputo rispondere, è stata una domanda a tradimento, di quelle che ti arrivano come una pugnalata nella schiena... poi ho risposto a me stessa... si mi cambia qualcosa non andarci... La corro non la corro...
Non lo decido ora, andrò a Reggio Emilia. Ci sarà il rito del ritiro pettorale. Ci sarà il rito della vestizione. Ci saranno Alina, Filippo, Antonio, Marina, Vittorio.... solo per citarne alcuni (gli altri non se ne abbiano a male...)...
E sicuramente ci proverò, conscia che per la prima volta potrei anche prendere il fatidico/famigerato bus scopa per rientrare e aspettare gli altri.
In ogni caso staccare una giornata, incontrare amici vecchi e nuovi, "respirare" il clima della maratona sarà una bella cosa, rigenerante e motivante. Anche questo fa parte della corsa.

Che dire... che il non corsa ... rallenti il ritmo e mi lasci correre!!

Take care!
Buone corse!!!

lunedì 21 novembre 2011

Palmanova 2011: con i titoli di coda

Mezza di Jesolo (VE)
Maggio 2011
Ieri ho corso per la quarta volta una mezza maratona che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni, nonchè un bel PB lo scorso anno.  Ma ieri ero titubante...fino a pochi istanti prima della partenza mi chiedevo se era il caso di partire! Orzowei lo sa bene, ero poco convinta... 
Vari motivi mi impediscono di allenarmi, un "non corsa" avverso che mi porta a dover rinunciare, quindi si tratta della mia prima volta a correre senza aver fatto nulla di orientato e mirato e soprattutto con pochissimi km nelle gambe.... con questi pensieri sento lo sparo e via, si parte... 
... per qualche secondo ho corso dietro ai palloncini dei pacer da 1h50' sognando come sarebbe stato bello poter arrivare con quel tempo (l'anno scorso mi ero avvicinata...); poi per un po' ho corso dietro ai palloncini dei pacer delle 2h, tempo che nel 2010 era tranquillamente alla mia portata... ma poi ho capito che non dovevo far altro che stare al mio passo, altrimenti non l'avrei finita. Concludo con un tempo standard di qualche anno fa, quando correvo poco, oltre le 2 ore, con i titoli di coda, quelli che seguono un bel film, dove gli attori sono persone come te... ma arrivo sorridente, mi son divertita a superare chi dovevo superare e a dar filo da torcere a una maglietta violetta, che al km 12 ho seminato, ma ... è lotta fra poveri, questa! 
Ho corso con regolarità, l'unico spunto di tempo l'ho preso al km 15, dove mi son resa conto che ero nei tempi standard della podista non efficiente e che avrei concluso oltre le 2 ore. Vabbè, sospiro e si continua, anche se un po' di stanchezza comincia a farsi sentire. 
L'arrivo è stato uno dei più belli che io ricordi: tantissime persone che mi nominano, mi incitano, il gruppo CUS schierato che mi ha fatto venire i brividi... questo mi dà la forza di sorridere all'arrivo, come mi ero ripromessa. Niente medaglia, ma una grande pace dentro, e tanta rinnovata motivazione. 
       Sensazioni strane questa corsa, ma ho riassaporato bei momenti, quei momenti che solo chi corre e arriva al traguardo può provare. Inoltre la partecipazione è stata massiccia, un tripudio multicolore nella bella piazza di Palmanova, e lunghissimo serpentone di podisti con tanti nomi stranieri, sloveni e austriaci, una corsa senza confini e senza barriere come dovrebbe sempre essere... 

Arrivederci a Reggio!!

grazie: a chi mi ha fatto da taxi, a chi mi ha accompagnata in bici per tanti km,  a alla corsa in sè che mi regala sempre queste emozioni che cerco di condividere con voi... 

Buone Corse!!
Take Care!!

lunedì 14 novembre 2011

Nel carso di corsa...

courtesy of Davide Zugna


... e anche la seconda edizione del Trail Autogestito del Carso Isontino è stata un successo, ieri. Un grande successo. Un serpente multicolore di podisti... ma non c'era gara, solo la voglia di correre assieme in un posto baciato dalla bellezza, come si vede nella foto... 
La partecipazione rispetto allo scorso anno è più che raddoppiata e fortunatamente la corsa si è svolta sotto un cielo terso, pulito e con una gradevolissima temperatura (tutta un'altra storia rispetto alla nebbia e al freddo dello scorso anno). 
Il nostro Caio (manager della situazione), coadiuvato da ottimi e affidabilissimi amici ha organizzato il tutto alla perfezione e il mio primo pensiero va a quanto sia riuscito a fare per noi, dandoci la possibilità di esplorare zone incantevoli, di correre assieme e poi di trascorrere un terzo tempo davanti ad ogni "bendidio". E soprattutto la grande e geniale iniziativa di organizzare il gruppo di camminatori che ha percorso un tratto a piedi per incontrarsi con noi al ristoro presso il museo di San Martino del Carso. Grazie a questa iniziativa ho potuto correre senza pensieri, lasciando la prole in ottime mani a respirare aria buona e un po' di storia. 
           Ritardiamo leggermente la partenza, è freddino e siamo tutti incerti sull'abbigliamento. Io mi vesto troppo, star fermi al freddo mi ha fatto prendere una decisione sbagliata... durante il percorso inizio a svestirmi, e pure gli occhiali mi facevano caldo. E ringrazio anche chi ha traghettato per un bel pezzo i miei indumenti!!
           Il percorso prevede due distanze, la lunga di 23 km circa e quella più breve di qualche km (non so quanti...); il gruppo quindi si divide per un po' per ricompattarsi e proseguire fino al ristoro dove ci aspettavano tè caldo e limone, biscotti e acqua: il tutto messo a disposizione dall'efficienza di Caio e dei suoi amici che anche mescevano il gradito tè.  Incomparabile. La salita in cima al monte san michele dopo il ristoro è stata faticosissima, ma il paesaggio in cima... degno di tale fatica. La nebbia dello scorso anno ha lasciato il posto alla vista del mare, a colori dal verde al marrone macchiati dal rosso del sommaco. Davvero sorprendente. Momenti in cui ringrazi la corsa che ti ha portato lì,  con le tue scarpette, con le vesciche ai piedi (già...) e tutto il corpo che protesta per la ripida salitella.  Il resto "è tutta discesa"... ma non proprio! Alle discese ripide e a tratti pericolose, per i sassi coperti da fitto tappeto di foglie cadute, si susseguono frequenti saliscendi, il fondo cambia spesso da sassi a erba a terra... Il gruppo si sfalda spesso e per alcuni tratti mi son trovata a correre sola, tratti anche faticosi di salita, dove la natura assorbe i pensieri e ti lascia stordita per l'incanto degli scorci e l'idea di infinito di un sentiero di cui non vedi la fine.... e spesso mi è dispiaciuto vedere che l'infinito sentiero si incrocia con una banale strada... In realtà ho condiviso la corsa con un ottimo trainer, grande runner per la sua taglia, molto forte in salita. E' stato capace di farmi correre più veloce del solito, e mi ha tirato soprattutto in salita... Si chiama Poldo, un bellissmo cagnolino al seguito del gruppo, che mi è stato affidato dal padrone. Titubante all'inizio, ho voluto subito bene a Poldo, così chiamato per la quantità di cibo che ingurgita...  Un'esperienza inedita, questa, magari io e Poldo ci incontreremo di nuovo a qualche gara! Un aiutino in salita è sempre gradito! E... incredibile la resistenza e tenacia di queste creaturine! E spesso ho dovuto trattenere la sua foga contro la grande madama Milka, un altro bellissimo esemplare che ha corso i suoi 23 km con il suo come nulla fosse... (immagini seguiranno...) 
La corsa si conclude con grande soddisfazione di tutti per il bel percorso e l'organizzazione impeccabile, e durante il terzo tempo si chiacchiera e si mangia e si beve un po' di tutto... da parte mia soprattutto dolci, cosa che da un paio di mesi non tocco perchè mi fanno male... ottima la torta al cioccolato della Sig.ra Orzowei, c'è poi una crostata con la nutella che è sublime... qualcuno ha portato un crostata un po' troppo cotta (a suo dire) ma ... la sapessi fare io una crostata!!! 
A metà pomeriggio tutto risistemato pronti al rientro. In auto mi son soffermata a ripensare alla corsa, alla compagnia, alla fatica già assorbita e dimenticata... una bella corsa, e un pensiero all'edizione n. 3 del 2012. 
A posteriori... voglio ricordare un bel momento della della corsa quando quasi arrivati in cima, ci è stato offerto il contributo di un amico che ci ha illustrato il motivo della presenza di una statua in stile fascista proprio lì, nel Carso... si tratta si un monumento dedicato a Filippo Corridoni, un uomo che proprio lì ha pagato con il sacrificio della vita l'affermazione della propria libertà, di pensiero e di espressione... sulla cui fondamentale importanza non mi soffermo...
Infine, solo una riflessione, doverosa... questi percorsi che si snodano nel carso isontino sono qualcosa si veramente eccezionale, oserei dire magici e fatati, anche incantati, ma allo stesso tempo anche terribili,, angoscianti, trincee nascoste e visibili, che richiamano alla mente quanto accaduto lassù durante la Grande Guerra e il numero di vite umane che lì hanno visto i loro ultimi istanti. Un forte contrasto, la pace e la quiete di un paesaggio fantastico, e nella mente il teatro di una guerra sanguinaria.

Per chi non può correre...

Buone corse!!
Take care!!!


martedì 1 novembre 2011

ognissanti... di corsa e non

Precettata o quasi dal mio gruppo sportivo che "gioca in casa", partecipo oggi alla corsa in salita che ogni anno si svolge in un paesino qui vicino: la mia 
sintesi scritta altrove recita così: ‎



"7,8 km di gara "impegnativi" , il resto tutto discesa... riesco a portare a casa 17km di sole e paesaggi autunnali. In aggiunta un terzo tempo "a tarallucci e vino" :-))
un tempo strepitoso... quello atmosferico... e soprattutto correre in un contesto sgargiante (luce e colori erano al top) :-))"

Forse stamattina avrei preferito rimanere a dormire, ma questa gara mi attirava da tempo, non l'avevo mai corsa e mi intrigava rimettermi in gioco in un "settore" in cui sono proprio una schiappa, ma che dà tante soddisfazioni una volta arrivati in cima. Quindi messi da parte i dubbi e la scacciata la pigrizia mi preparo, nonostante sappia che fuori la temperatura è poco invitante: 4 gradi. Mi organizzo con vestiario pesante, cosa di cui mi pentirò visto che poi la corsa si è svolta in una temperatura quasi primaverile sotto un sole luccicante. Son tranquilla perchè le operazioni di logistica della gestione familiare stanno funzionando perfettamente, a parte il dettaglio della figlia che non ha risposto al telefono durante la festa di Halloween a casa di amica.... dettaglio risolto prima della partenza, quindi... sbrigate le operazioni di iscrizione e caffè c'è la novità del riscaldamento di gruppo, un'estesa macchia di divise nere (quanti eravamo?)... lo sparo e via si parte. 
Le salite si rivelano difficili e inesorabili fin dal terzo km, al quarto qualcuno che ha già finito e rientra di corsa mi dice che c'è solo un km difficile, fino al quinto, poi è facile. Falso... Fino all'arrivo la mente registra solo questi fatti: salita ripida tornanti fatica sudore respiro tenacia forza caldo sete... Nella mia salita riesco a superare due podiste e un podista, e questo mi aiuta nella motivazione... chi scende di corsa mi incita, visi conosciuti e non che mi incoraggiano... l'ultima salita è impegnativa (per usare un termine neutro), sento il mio nome, arrivo e ... penso che ancora sono capace di finire una gara impegnativa, al di là del tempo, al di là della classifica. Ma non è finita, bevo un bicchiere di tè e mi appresto a scendere di corsa, per fortuna non da sola ma con una compagna del gruppo. Alla fine fra riscaldamento, gara e rientro ho accumulato 17 km. 
Concludo la mattinata con pranzo di gruppo in una piacevole trattoria del luogo finendo idealmente a tarallucci e vino, in realtà dovendomene andare un po' prima perchè il management logistico richiedeva la mia presenza altrove. 
Quindi superfluo dire che mi sono divertita, che ho corso bene, che ho avuto belle sensazioni... sia durante la salita che in compagnia (questo è un passo avanti per una maratoneta solitaria come me). Ho ricevuto in dono delle bellissime parole da parte di una persona che io stimo moltissimo, e visto che le parole sono azioni e lasciano una traccia nel cuore, grazie per questa traccia, rimarrà indelebile. 
Buone corse!
Take care!!!

domenica 30 ottobre 2011

domenica dormo:

questa la regola che mi sono imposta venerdi sera, dopo aver corso 4 km in velocità, con molta soddisfazione, dopo aver fatto (durante la settimana) le due sedute di pilates e una di nuoto, 10 km di corsa e la prospettiva di un giro in bici sabato pomeriggio. Ma... lungi dalla discipina zen che il nostro Yogi mi riconosce ieri sera ho trovato una "scappatoia" mentale alla regola autoimposta e... stamattina solita sveglia presto per fare qualche km in auto e raggiungere un paesino del Friuli collinare per correre una non competitiva su percorso collinare.  Grazie all'ora legale, un'ora in più di sonno mi ha aiutata molto e quindi mi preparo per correre la 13km, purtroppo una serie di circostanze imprevedibili mi fanno partire piuttosto tardi da casa, e quindi niente 13, e mi avventuro sul percorso della 7. Nessuna difficoltà, il tempo atmosferico è splendido, la mia corsa è piacevole e non faccio troppa fatica ad affrontare le due salitone del breve percorso. Non so neppure quanto ci ho messo, il garmin si è spento al km 4, ma sinceramente l'obiettivo di queste corse è solo il correre fine a se stesso, quindi poco importa. 
Incredibile la partecipazione a questa manifestazione in tempo di castagne... ho sentito dire oltre 3 mila persone... e fra queste persone ho incontrato gli amici di sempre, che mi hanno accolta con tanto affetto  come se fossi stata via da tantissimo tempo, una sorta di rimpatriata con tante chiacchiere nel calore del sole autunnale, la folla multicolore di podisti che continuano ad arrivare a frotte, qualche castagna sgranocchiata nel mentre e il mio vaso di ciclamini vinto alla pesca... con alcuni di loro appuntamento a martedi per una cronoscalata di circa 7km (solo il nome mi impressiona...) ma soprattutto per un terzo tempo in una "frasca del faedis-ese", saremo in tanti credo! 
rientro con la serenità di aver corso per star bene, e con la consapevolezza di poterlo fare (e il pensiero a chi per mille motivi ora non può). 

buone corse!!
take care!!

p.s. ringrazio qui chi mi ha "solleticato" la mente proponendomi questa corsa, che non conoscevo. 

giovedì 27 ottobre 2011

a riposo, Pilates e ripresa (?)

Sembra una frase banale, ma per me oggi ha un bel significato,
Dopo la maratona di Berlino a fine settembre e le due mezze le due domeniche seguenti (Manzano e Pordenone, in cui la prestazione è migliorata sensibilmente) ho deciso con fermezza di fermarmi per un paio di settimane e recuperare le forze: le due settimane sono diventate 20 giorni, ma direi che sono state efficaci. E' da tanto che dico che devo recuperare, e solo in questo modo ci sono riuscita e spero pienamente o quasi.
Non ho corso, se non qualche kilometro per caso, però non ho trascurato gli altri "allenamenti", che sono consistiti in lunghe nuotate e in sedute di Pilates. Devo ammettere però che tutte le volte che in auto incrociavo podiste o podisti sorridenti e/o sofferenti, al sole o sotto la pioggia... al caldo o al freddo... li ho davvero invidiati... ma non ho ceduto alla tentazione. Il ricordo dei 4 km sofferenti corsi a Ferragosto è ancora vivo, e l'impegno mentale di Berlino ha dato il colpo di grazia.  E questa volta è stato proprio il "non corsa" che mi ha aiutata distogliendomi dalla corsa con i vari pensieri di una vita piena di mille impegni e responsabilità, di tanto lavoro e .... poco tempo a disposizione. Tuttavia, dal cappello magico almeno 5 ore di sport alla settimana le ho sempre tirate fuori....
Quindi... due sedute di pilates, due di nuoto e una di corsa (brevissima e lenta) oppure bicicletta. Ho anche cercato di mangiare meglio cercando di assumere regolarmente le giuste quantità di carboidrati e proteine, assieme a tanta verdura, frutta e acqua... Mia mamma mi guarda preoccupata da quando per me  la pasta si chiama carboidrato e la carne proteina... ma mal di poco: in questo periodo mi sento meglio e benvenga la diversa terminologia...
Da qualche giorno, assestata sui nuovi ritmi lavorativi (due scuole, abbastanza vicine, ma che mi impegnano fino al sabato alle 13 e anche due pomeriggi), riesco a pensare di poter correre meglio e oggi ci ho provato: 10 km variando il ritmo assieme alla Marinella, e alla torcia per il buio.
Sono andati bene questi 10 km, nessun fastidio, nessun dolore... solo le scarpe che mi chiedono di essere cambiate... sono quelle del passatore, è ora di scarpe nuove :-)) ... e di corsa "nuova".

Una parentesi: ottimi i risultati che sto ottenendo con Pilates

buone corse
take care!!!!

giovedì 20 ottobre 2011

forse :-))




Helsinki e Berlino 2012: ma con consapevolezza.
Chi mi sente parlar di ultra... mi fermi!!

buone corse!!!!
take care!!!

giovedì 6 ottobre 2011

TACI, Trail Autogestito del Carso Isontino

Riporto dal blog di Caio:


Ho fissato il TA del Carso Isontino: 
13 novembre 2011, ore 10, partenza da Sagrado (GO), 23km circa
Prenotata anche la sala parrocchiale per il III Tempo, che sarà autogestito anche lui. Avremo tempo per parlarne.


Il ricordo della prima edizione di questo trail è ancora vivo, tanto che aspettavo quest'anno di sapere se e quando si sarebbe replicato. Ho potuto conoscere persone davvero "belle", con cui parlare di corsa non era solo riportare numeri, anzi credo nessuno ne abbia proprio parlato, e ce n'erano di campioni in mezzo a noi... 

Il bravo Caio ha stabilito già la data e prenotato il ritrovo per il terzo tempo (spero di aver imparato a fare una crostata decente per allora:-)) ). 
Ripropongo qui le impressioni dello scorso anno, purtroppo senza l'allenamento dello scorso anno, ma ... in attesa di ripetere l'esperienza!!! 

Buone corse! 
Take care!!

mercoledì 5 ottobre 2011

faccio outing...

... ma "una volta" si diceva "mi confido", "apro il cuore"... insegno inglese eppure questa espressione proprio non mi piace, ma mi dovrò adeguare.... 
Cosa devo raccontare? Un po' della mia routine, tanto per cominciare...  
Qiest'anno insegno in due scuole un po' più vicine, una scuola statale e una privata, e i ritmi lavoro/famiglia sono molto serrati (ah, la scuola è aperta anche il sabato...): i pomeriggi, quando non lavoro, li dedico al servizio "taxi e sorveglianza" dei figli (Alessia Maria per 3 volte la settimana in  palestra per fare ginnastica artistica e Guglielmo per 2 volte in piscina)
Durante questo servizio nei ritagli di tempo:
- faccio pilates con Federica di Pilates&Friends due volte la settimana la sera, quando i figli sono sistemati dopo le loro attività quotidiane... così riprendo  tonicità soprattutto nella schiena e negli addominali;
- faccio nuoto due volte la settimana quando porto Guglielmo a nuotare, così rinforzo le braccia e scarico la schiena ("nuoto" si fa per dire, però... galleggio):
- vado pochissimo in bici... (mi prendo i rulli???)
E la corsa? riesco ad andarci poco, una o due volte la settimana i tempi sono stretti e la corsa medio/lunga è relegata alla domenica mattina, quindi... corro le mezze che ci sono in zona la domenica per andare un po' più veloce e per fare comunque qualche kilometro in più. Per motivi logistici e non perchè sono una dormigliona non riesco ad andare a correre la mattina presto o la sera tardi...  

questo ultimo trimestre andrà così, ma in fin dei conti penso a quante soddisfazioni ho avuto dalla corsa quest'anno, quindi non posso chiedere altro al mio fisico... se non di arrivare a Reggio Emilia riposato e tonico, pronto per un'altra 42, l'ultima (o penultima) dell'anno :-))

ma perchè non ci sono più le supplenze alle scuole serali??? 

Buone corse!
Take care!!!

domenica 2 ottobre 2011

ho gettato la spugna...

... SOLO DOPO L'ARRIVO!
In questa straordinaria coda d'estate, una domenica con temperatura estiva, ad una settimana dalla maratona di Berlino mi metto di nuovo in gioco come "podista poco efficiente" nella mezza maratona di casa, la maratonina delle città del vino,, nella sua terza edizione a cui non potevo e non volevo mancare, avendo fatto anche le due precedenti.  Martedi decido di correrla, anche se so di non poter fare alcun allenamento di corsa in settimana, a causa di "circostanze" avverse, come al solito, senza contare che avevo bisogno di "scaricare" la maratona che ha prosciugato tutte le mie energie soprattutto mentali. Ma si tratta della corsa di casa, la partenza raggiungibile a piedi... meglio di così! Quindi stamattina.. parto...
La partenza è a 3 km da casa, e non faccio i conti con il caldo, indossando la bellissima tuta nera del cus e andando a passo veloce... arrivo già accaldata e direi anche pure un po' stanchina. Alla partenza c'è da aspettare almeno un'ora e 3 quarti, ma si tratta di un luogo a me caro, è il turning point dei miei allenamenti, dove passo a salutare le ochette e torno indietro quando non ho tanto tempo per stare in giro. 
L'attesa trascorre veloce, incontro tante persone conosciute, quanche chiacchiera, faccio conoscenza con altri atleti del cus e qualche minuto dopo il passaggio del primo maratoneta attorno alle 10.35 si parte... difficile qui dire.. osservo il "serpentone di atleti multicolore" che ho ancora in mente alla partenza di Berlino... il gruppo si sgrana molto presto, e io rimango solitaria a correre nelle mie zone preferite, dove sono cresciuta, e ultimamente anche percorse in bici molto spesso. Berlino... Cividale.. Manzano... la corsa non ha confini di nessun tipo. 
Parto  senza il garmin, lasciato a casa spento perchè non lo avevo caricato, e con il mio vecchio polar (usato nelle primissime corse per dimagrire) che però non riesco a far partire, da tanto che non lo uso, me ne sono dimenticata... quindi corro, senza sapere cosa sto facendo. So che non posso fare molto, l'allenamento manca del tutto, e so che se seguo i pacer mi comprometto anche tutta la mezza, quindi decido di stare sola, di andare e sperare di arrivare in buone condizioni. La temperatura infatti è davvero estiva, prendo una spugna al primo spugnaggio e non la butto via... con questa spugna in mano corro tutta la gara, è diventata un messaggio per me stessa, la "motivazione" della giornata "la butto all'arrivo", non "getto la spugna ora", simbolicamente... al km 8 mi superano un paio di ragazzi con la maglia bianca, li osservo e penso: sono giovani, allenati, bravi, vanno... ai ristori mi fermo pochissimo, solo il tempo di bagnare la spugna e bere un po', la calura è pesante, il sole picchia e le zone d'ombra sono poche. passo i vari km, 10, 13, 17, 19... mi superano i maratoneti che concluderanno a 3ore43 circa, Alessia, Giovanna (bravissime!!!) ... al 20 sorpresa: rivedo la coppia di ragazzi con la maglia bianca che mi avevano "dato fumo" ed erano spariti davanti a me all'ottavo km; affianco un podista con la maglia rossa che, fermo, riprende a correre con me. Due parole, tre son troppe per il caldo, ma riesco a dire: "vedi quei due? mi hanno superata all'inizio, ma ora io li punto e entro poco li passo". Impagabile la sensazione quando il sorpasso avviene e a questo segue pure un certo distacco... credo di aver aumentato il ritmo, corro bene... ultimo km, un ultimo km che sembra eterno, ma alla fine arrivo assieme al podista con la maglia rossa e solo al traguardo getto la spugna bianca, sorridendo... passo la finish line, ricevo le congratulazioni del runner che ha concluso con me e mi giro per guardare il crono sul dslplay: non credo ai miei occhi (ora chi fa la mezza supersonica può saltare i numeri che scriverò): 2 ore e 11, 6 minuti meno della precedente prestazione (che aveva le stesse condizioni atmosferiche) e per me una grande soddisfazione perchè avevo previsto davvero la possibilità del ritiro ieri sera... Mi faccio mettere la medaglia da un bimbo, e in questo momento di euforia si presenta a me un'altra atleta del cus, Daniela, con cui sono riuscita a scambiare solopoche parole, tanta la stanchezza ma anche l'emozione. 
Che dire... sono contenta, anche ora che scrivo sorrido ripensando alle sensazioni buone che questa corsa mi ha lasciato, alla voglia di riprendere un certo tipo di allenamento e soprattutto mi diverto a fantasticare su quale potrebbe essere la prossima mezza... e soprattutto la prossima maratona, ma soprattutto sono contenta di aver corso, nonostante. 
Prima della gara una persona mi ha chiesto di darle la ricetta ... per quello che faccio per come mi organizzo per i risultati.. io credo la ricetta sia solo una: una grande passione, il resto vien da sè.
Buone corse!!!
Take care!!!

D'obbligo ringraziare chi mi sprona, mi ascolta e mi segue, chi in momenti davvero difficili mi ha dato tanti consigli che ora sto seguendo vedendo i risultati, i mie figli che gioiscono più di me alla vista delle medaglie: grazie infinite.... 

Un pensiero a chi non può correre, o muoversi, un pensiero a Simone. 

martedì 27 settembre 2011

la più mentale, la più significativa... Berlino

"Alzo lo sguardo, la porta di Brandeburgo davanti, maestosa, la quadriga ad osservare il fiume unano che la attraversa. L'attraverso anch'io, il cuore batte a mille, la folla urla, partecipa e incita. Bravo. Super. Vedo il cartello del km 42..." con queste parole commentavo lo scorso anno l'arrivo della Maratona di Berlino, consapevole di aver corso bene, molto bene... 
Quest'anno vedo la porta di Brandeburgo, di nuovo,  nel sole di una stupenda mattinata, alla fine di una delle più mentali delle mie maratone...  la vedo e la commozione è fortissima... la vedo e mando un pensiero ai miei figli,  Alessia,  Guglielmo... ecco fra poco arriva la Vostra medaglia, ho corso per voi. E assieme a questo pensiero un altro, il solito dopo tutte le maratona, comunque vadano:  ... ce l'ho fatta anche questa volta, nonostante... ora posso pensare alla prossima (?)... 
Quest'anno parto dal settore G, quindi ho la possibilità di partire a 15 minuti dallo sparo, ma so che questo non farà la minima differenza su una prestazione che già so, prima di partire, sarà poco brillante. La partenza in mezzo ad un mare di runners è un'esperienza bellissima, ci si sente realmente una goccia in un oceano di runners, ma una goccia che come tutte le altre si porta dietro il proprio carico di coraggio, di volontà, di umiltà, di sofferenza, di gioia.  Leggo sulle canotte dei runners che mi stanno davanti tante scritte, che nascondono tante storie, osservo le provenienze di questi runners: tantissimi danesi, brasiliani, anche giapponesi, messicani, molti dalla Repubblica del Sud Africa, nonchè inglesi, spagnoli, francesi, americani, svedesi, sloveni, polacchi, italiani ... insomma un crogiolo di nazionalità che rende questa maratona davvero grande e interculturale. Ogni tanto scambio qualche parola... e  intanto corro e al ... 
... km 10: arrivo in buone condizioni, so che non ho forzato e preferisco continuare così...
... Mezza: sono ancora in buone condizioni, le gambe vanno bene, continuo...
... km 30: il tempo al km 30 mi dà la certezza che sarei arrivata con un tempo ben oltre il mio standard dell'anno scorso, quindi accetto questo limite e proseguo. 
... km 40: le previsioni si avverano, un sospiro di sollievo per esserci arrivata,  e un altro di rassegnazione per la performance
... km 41: svolta a sinistra, vedo la porta di Brandeburgo, stavolta non guardo l'orologio, so come andrà a finire... 
Eppure l'emozione di passare sotto quella porta, simbolo di libertà, e correre a tutta gli ultimi metri è sempre grande e sempre diversa, ripaga, ripaga tutto;  
... La medaglia, simbolo della propria personale rivincita o vittoria o soddisfazione... una conquista a suggello di tutte le fatiche, i pensieri, il sudore, gli allenamenti...  
Posso dire "si, c'ero anche io"... 
Ma dopo questa maratona, che è la decima in assoluto, la quinta dell'anno oltre a 3 ultra-maratone, ho deciso di ripensare alle mie prestazioni, a come faccio sport e perchè lo faccio. 
La prima e importante considerazione, che ho scritto come commento a un amico blogger è la seguente: 

So per certo che partire consapevoli di non essere proprio pronti mette alla prova le certezze in merito a quello che vuoi ottenere. Ti basta arrivare? allora, GO!!! Vuoi una corsa di qualità? Allora pensaci. Io adesso sono in questo bivio e non sto programmando nulla perchè devo capire. Non sarà facile, la corsa è anche questo, trovare la propria dimensione, che cambia con i nostri cambiamenti nella vita, nel lavoro, nella famiglia... nulla rimane sempre uguale. 
Perchè ci sono tornata? A Berlino sono tornata perchè volevo rivedere la città, ripercorrere la maratona dello scorso anno perchè davvero è un'esperienza indimenticabile... perchè mi piace vivere e respirare l'internazionalità, poter crescere un po', confrontarmi, imparare e disimparare, migliorare e poter raccontare ai miei figli e ai mie alunni che c'è un mondo ad aspettarli... 
Inoltre, come per tutte le grandi maratone, i tempi di iscrizione sono molto in anticipo, e non si sa cosa possa accadere nel mentre... Mi sono iscritta a dicembre lo scorso anno, in perfette condizioni fisiche e mai avrei pensato di non continuare ad allenarmi come sempre, a fare tutto quello che facevo. Nuoto, corsa bici potenziamento...  Invece, così è successo: il lavoro, la famiglia e il "non-corsa" mi hanno lasciato poco tempo e soprattutto mi hanno assorbito tantissima energia a scapito della mia motivazione e forza di volontà, e non sono da dimenticare le gare lunghissime che hanno rallentato il mio passo di molto... e recentemente un brutto disturbo fisico che mi ha costretta all'antibiotico per vari giorni, a ridosso della maratona, e scelte importanti da fare, che mi hanno tenuta con il fiato sospeso fino al venerdi prima della partenza... Ma tutto questo non mi mette al riparo, non sono scuse, sono soprattutto punti da mettere sotto processo e considerare attentamente, punti da migliorare e da cui ri-partire. anzi sono tutti segnali che mi sono arrivati per dirmi di mettere ordine soprattutto nello sport, e di riprendere le cose con regolarità, di riprogrammare gli allenamenti misti così come li avevo lasciati lo scorso anno nel mese di novembre, e di fare allenamenti con cura, ripensando all'alimentazione, alle mie possibilità e ad obiettivi diversi, percorribili e ben scanditi nel tempo: le sfide ottimali che in termini "tecnici" sono quelle situazioni in cui la difficoltà del compito è tale per cui il compito viene vissuto come una sfida possibile per mostrarsi competente, cioè voglio realizzare qualcosa in una maratona, che non deve essere necessariamente il PB, ma non può essere solo finirla... perchè va a finire che dopo le 4 ore e 40 arrivo alle 4 e 50 alle 5 o oltre... e poi dico.. ma chi me lo fa fare? E... stare tante e tante ore sulle gambe non è una passeggiata, quindi è bene affrontare queste sfide con una preparazione specifica, cercando di arrivare al meglio delle proprie possibilità. 

Grazie a tutti coloro che sono stati ad ascoltare, a cercare di capire e soprattutto grazie ai miei bambini a cui ora dedico la maratona. 

P.s. 
Grande Libel che ha visto premiare la propria costanza con un PB eccezionale!!
Grande Giovanni,  anche lui con un bel PB!!
Grande Antonio, di nuovo verso "under 3 hours"!!

Buone corse!
Take care!!!



sabato 24 settembre 2011

F535, Berlino prima del bis

Aggiungi didascalia
Parto fra poco più di un'ora, la maratona di Berlino con il suo fascino ci sarà domani. 
Parto con la consapevolezza che solo portarla a termine sarà un'impresa, come è stata un'impresa essere certa che a Berlino ci sarei andata. Ho avuto molti intoppi sia nella preparazione (alla "kaetzen") sia nel "non-corsa" che fino a ieri pomeriggio avevano messo in dubbio perfino la partenza. 
Sono arrivata alla conclusione che, se sono riuscita ad arrivare sin qui, cercherò di mettercela tutta anche domani...
Parto con in mente i mantra di due amici, che mi hanno donato per questa gara: 

"Abbandona il pensiero limitante"
"cjale indenant"  (trad. guarda avanti)

Grazie a tutti gli "in bocca al lupo" e a tutti voi  che mi state vicini. 

Buone corse
Take care!!!

giovedì 15 settembre 2011

mal di blog?

Sarà il mal di blog!? 
Scrivere un blog: all'inizio grande entusiasmo da trasmettere, tante cose da raccontare anche per farsi conoscere, conoscere nuove persone che condividono questa meravigiosa passione della corsa... leggere i loro blog e sentirsi partecipi... 
Tanti post, di gare e non che spesso rileggo, voglia di comunicare e condividere sensazioni ed emozioni.  Dopo un anno, tuttavia, temo di dire sempre le stesse cose,  ho paura di essere ripetitiva, raccontando solo di allenamenti e non di gare... la fatica, il sudore di un'estate sportivamente difficile dove non ho potuto fare quello che avrei voluto a causa del "non-corsa"... di problemini fisici, di tanto lavoro...
Il 2010 per me è stato un anno straordinario per lo sport... per contro questo 2011 è un anno "interlocutorio" in cui ho avuto notevolissime soddisfazioni fino a maggio (4 maratone, 3 ultra, tante mezze, tante 10km..) ma in cui lo spirito è cambiato, e il "non-corsa" è prevalso sulla corsa.  
Ma... i progetti e gli stimoli ci sono, le avventure si continuano a programmare, e pian piano qualche sogno prende forma... intanto... la prossima avventura sarà Berlino, poi credo un'ultra assieme ad una cara amica... ma meglio non mettere troppa carne al fuoco... we'll see :-)) 

Buone corse!!
Take care...


domenica 28 agosto 2011

la gara giusta...

... l'ho corsa oggi...
giusta perchè 
- un'ora lungo un circuito oggi era adatta alle mie condizioni dopo una settimana di FULL al lavoro e di QUELLO CHE SI PUO' nello sport (un lunghissimo giro in bici martedi e un'ora di nuoto giovedi, 12km corsa ieri) 
- in compagnia della squadra a cui appartengo, il CUS UDINE, ma che purtroppo per vari motivi da me indipendenti non riesco a frequentare quanto vorrei 
- le chiacchiere con i compagni di squadra e soprattutto con l'allenatore
- un percorso vario, con asfalto e sterrato
- una cornice di "fine estate" con una giornata splendida
- ottima organizzazione
- massaggio (persone esperte a disposizione gratuitamente e molto brave) 
- docce calde e pulite (molto importante)
- gnocchi party (ma questo non l'ho sperimentato perchè dovevo andare via presto) ma ho lasciato il buono a disposizione... 
... e soprattutto, "last but not least" la voglia di correre, e la serenità che ho ritrovato stamattina, la motivazione rinnovata di nuovo anche in gara che in periodi come questo sono una conferma fondamentale. 

Si tratta della 12x1 ora di Passons (UD), nella sua prima edizione, con 16 squadre iscritte - una cosa per pochi intimi -  ma che credo possa crescere, perchè situata in uno splendido contesto e organizzata con tutti i crismi (cronometraggio TDS).

Fra un mese Berlino: manca molto, manca poco... 
Take care!
Buone corse!

sabato 20 agosto 2011

trenta (anni? magari...)

E' passato un po' di tempo da mio ultimo post. Tempo e cose mi sono sono corse accanto sfiorandomi senza lasciarmi il tempo di guardarle da vicino, osservarle...  Poca corsa, sport ma tante cose diverse, che mi hanno un po' logorata e scombussolata. Ma eccomi di nuovo qui.  (volevo scrivere alla riscossa, ma forse è un po' esagerato :-)) ) Dall'ultimo giro in MTB sulla ciclovia Alpeadria ho fatto alcune cose, tra cui parecchi giri in bici più o meno impegnativi, vari allenamenti di corsa, tutti rubati al tempo da dedicare al lavoro, alla casa, ecc... e una mezza maratona notturna a Scorzè, agli inizi del mese. 
Non ho parlato di questa mezza... perchè? Me lo sono chiesta spesso, eppure la voglia di parlarne appena fatta non c'era. E non è il riscontro cronometrico che mi ha delusa, penso di aver vinto la battaglia contro il crono già da tempo; credo sia stata la grande fatica fisica risentita dopo quella prova che mi ha destabilizzata. Non ero preparata ad essere così stanca nè durante nè dopo. Una mezza notturna, splendidamente organizzata in una bella cornice, ottima la compagnia degli atleti CUS con cui ho fatto la trasferta, bello il percorso, tanto il tifo avvertito, ottima assistenza durante la gara, addirittura l'incontro inaspettato dell'amico runner Andrea e famiglia!  Mi ero iscritta soprattutto per fare 21 km un po' più veloci, però quando si ha un pettorale... si cerca di dare il massimo. Purtroppo ogni tanto mi dimentico di essere una podista non solo poco efficiente ma stavolta anche poco allenata, quindi non riesco a fare neppure il minimo sindacale. Tuttavia, nonostante il caldo, l'umidità, la sofferenza, la stanchezza, lo sbaglio di strada, i pit stop troppo numerosi... il traguardo è arrivato anche per me, quindi la mente ha fatto funzionare il resto per portarmi là... stremata ma alla fine felice, come sempre dopo ogni prova impegnativa. E questa, anche se "solo" una mezza, è stata per me massacrante. 
Dopo la mezza parecchio lavoro a scuola (una scuola privata, recupero anni n.d.r.) mi ha impedito di gestire una preparazione "seria" per l'imminente maratona di Berlino, quindi corsette qua e là, cambi di panorama, e tanto e tanto inglese a scuola...  (il che non dispiace, però...) 
Ma il tarlo di Berlino è troppo forte, la mente ha iniziato a elaborare, a darmi direttive, a prepararmi per il primo dei 2 lunghissimi da fare prima della maratona. Uno oggi e uno i primi di settembre, due appuntamenti a cui non posso mancare. 
E oggi infatti, sveglia puntata alle 6, ho fatto il primo: 30 km sotto il sole e sull'asfalto caldo; per evitare troppa solitudine nei 16 km centrali sono stata accompagnata dall'impagabile e affidabilissima Marinella  che per venire con me ha sacrificato il sacro riposo del sabato mattina... alle 7,30 ero già davanti a casa sua con un gruzzoletto di km già corsi e stavolta con la borraccia dei sali in mano, oggetto che mi accompagnerà per tutta la corsa (e si è rivelato indispensabile). I 16 assieme sono volati e gli ultimi sono stati faticosi ma ho retto abbastanza bene. Sinceramente, ma sinceramente e a cuore aperto... ero molto molto dubbiosa sulla riuscita di questo allenamento sulla lunga distanza. Ultima corsa impegnativa il passatore, poi una 10km e una mezza. qualche corsa lunga buttata qua e là, tante corse brevi e rubate al tempo da dedicare al lavoro...  Nessun allenamento serio o tabella da seguire, in questo periodo è per me impossibile.
Infatti ho meditato molto e seriamente, ma alla fine ho capito che la "sorella" corsa non mi lascia sola, è capace di aspettare, ha una dote che ci accomuna, la pazienza. E quindi ora mi preparo ad affrontare questo ultimo mese di allenamenti per la maratona con un po' di fiducia ritrovata, il che di per sè è un elemento fortemente motivante. 

Mi sento davvero in dovere di ringraziare chi in questo periodo "buio" ha acceso qualche lanterna e mi ha aiutata a continuare a correre, anche pochi km, anche lenti, ma mi ha spinto a farlo. Grazie. Grazie davvero. 

Take care!
Buone corse!!



mercoledì 17 agosto 2011

riflessioni


Qui mi immergo per un po', ma solo momentaneamente. Poi torno. 

TAKE CARE!!!
E BUONE CORSE :))


lunedì 1 agosto 2011

ciclovia Alpeadria A/R

Trascorsa già oltre una settimana dalla Rimini Extreme, nonostante qualche strascico a livello di stanchezza, non c'è alcun cedimento nella mia intenzione di fare sport tutti i giorni, anche se non in maniera troppo pesante, dato che lavorando ancora a scuola, quando davanti a me ho un alunno/a, devo essere presente a me stessa e... ricordarmi di parlare in inglese (ogni tanto me lo dimentico) e soprattutto non sbadigliare. Insomma una teacher deve vivere all'altezza del proprio ruolo (se esiste ancora :-))... tuttavia se non dedicassi ogni giorno un po' di tempo al movimento non credo che mentalmente riuscirei a gestire questa situazione anomala di insegnare in piena estate... e ora sono pure andata "fuori tema".... 
Ok, dopo la REX (come era scritto in terra nella segnaletica) ho continuato con la corsa (lunedi, mercoledi, giovedi, venerdi e domenica): ho alternato corsa breve veloce a corsa lunga e lenta, e giovedi sono riuscita a fare 10km in progressione (non capitava da molto...). Martedi mattina ho fatto conoscere ai miei amici di MTB il famoso giro in Slovenia e ridendo e scherzando ci siamo fatti 60km in MTB con qualche salitella. Quindi, sull'onda di questo bel risultato si sono ampliati gli orizzonti e si è deciso di provare sabato scorso la ciclovia Alpeadria, realizzata riconvertendo il tratto di ferrovia a binario unico (si dice sia un capolavoro ingegneristico costruito a cavallo tra '800 e '900 se si pensa alle difficoltà del periodo in cui è stato realizzato) che unisce Resiutta a Tarvisio (questa solo una parte di un progetto che vorrebbe realizzare una ciclovia da Salisburgo a Grado). La parola giusta è provare perchè al momento non era ben chiaro se fosse possibile percorrerla tutta (si parla di lavori ancora da completare) e soprattutto a causa della presenza di ponti e viadotti, al cui solo pensiero a me vengono i brividi. Ma per non essere "lagna" come si dice qui, ho subito accolto con entusiasmo questo invito, consapevole della difficoltà mentale che mi sarebbe costata. I giorni precedenti all'uscita mi sono studiata il percorso sul web, cercando di memorizzare i tratti più lunghi e più alti "in sospeso", e ho cercato di immaginare me stessa che pedala là sopra... neanche con la più fervida delle immaginazioni ci sarei mai riuscita. Fallito il training autogeno non mi rimasto altro che provare... Sabato mattina alcuni km di bici (con due zainetti, uno per il ristoro e uno per il cambio) per raggiungere il punto di raccolta e carico bici e dopo le operazioni preliminari (orgnizzazione perfetta gestita dall'ing. Claudio: complimenti)... si parte. Il meteo ci assiste e dopo aver sistemato tutto (zainetti, pile, borracce, impermeabili e quanto ognuno ritiene necessario si parte. Dopo pochi km primo ostacolo: ciclabile chiusa, tocca scendere per tratto ripido su erba scivolosa a Chiusaforte, di qui ci dicono che dopo pochi metri è possibile risalire, ma ... non notiamo il pertugio fra gli alberi e tiriamo dritto. Questo MI costa un primo ponte stile tibetano, non previsto... un due tre... sospiro profondo... superato... In qualche modo ritroviamo la via e ci dirigiamo verso Tarvisio. Superiamo tantissime stazioncine abbandonate, che fanno tanta tristezza con vetri rotti, immondizie, tante gallerie illuminate (le luci non serviranno mai) e freddissime... mi viene in mente immancabilmente come poteva essere la vita lassù cento anni fa... ma alcune di esse sono state trasformate in casette molto graziose per fortuna... immersa in questi pensieri mi trovo all'uscita di una galleria ..... il baratro: 
si stende un bel ponte lunghissimo, a sinistra il Montasio, a destra altri monti, sotto l'autostrada e la statale. Gli altri che commentano la bellezza della vista, io... un forte sospiro e via a tutta su questo interminabile nastro di acciaio che sotto le ruote della bici fa rumore, sento il rumore delle auto sotto, la paura è tanta, ma riesco a dominarla. L'arrivo alla fine di questo incubo è indescrivibile. Non descrivo le sensazioni fisiche... però nonostante il lieve malessere ce l'ho fatta. La mente ora ha memoria che nulla può succedere neppure lassù in un viadotto... si può fare... gli altri ponti e viadotti successivi scorrono facilmente, nessun intoppo fino all'arrivo a Valbruna, sopra Tarvisio. 45 km, è ora di ristoro. Una birra fresca, panini e cioccolata e poi si rientra, stavolta con un po' di timore perchè la pioggia sta minacciando di scendere copiosa. Ma al ritorno pur in discesa un fastidioso vento contrario ci rallenta, si parla poco e si pedala tanto per nn essere travolti dal temporale che rumoreggia alle nostre spalle. 
L'ultimo ponte è spettacolare, il ponte di ferro di Chiusaforte che i Tedeschi non sono riusciti a distruggere... 
Fra andata e ritorno 90 km immersi nella natura (o quasi), un percorso da provare, ma soprattutto un percorso che mi ha aiutata a combattere le vertigini, sfidando me stessa e le mie paure. 
Una giornata trascorsa in compagnia di amici carissimi, Mari, Claudio, Nino. 
Un'esperienza per me molto forte a livello di sensazioni ed emozioni legate alla mia percezione degli spazi...
Da rifare? Sinceramente preferisco percorso con salite più faticose e qui attorno ce ne sono tante, ma almeno una volta consiglio di provarla, è davvero spettacolare. Parola di teacher. 

Take care!!!

mercoledì 27 luglio 2011

nuovo look e nuova esperienza

Il cambiamento è vita... si dice... 
Ho voluto, dopo un anno circa, cambiare il look del mio blog, un po' perché il precedente era ormai obsoleto e poi perché una nuova veste fa sempre effetto, e ho trovato questo color safari-deserto che si addice al mio momento esistenziale, fatto di scoperte e di viaggi verso chissà dove. 
Non sto facendo molto, ricordo i post della scorsa estate pieni di sport e di resoconti di allenamenti intensi... Quest'anno ho continuato a lavorare quindi il tempo a disposizione è minore e faccio quanto posso, naturalmente sempre con la stessa passione. La corsa purtroppo sta risentendo a causa dell'anca capricciosa, ma sento che ora sto riprendendo a correre meglio, dopo aver dato al mio fisico il tempo di recuperare (lazy, though... trad. però, ce ne ha messo di tempo...). Sento che Berlino sta arrivando e l'obiettivo quest'anno non è un PB, ma finirle con "onore"... senza soffrire troppo. 
Nel frattempo... un'esperienza del tutto nuova, che ho sintetizzato in altra sede con "un'ultra da un altro punto di vista": in altre parole ho partecipato alla Rimini Extreme, 100km, in Mountain Bike in veste di supporter ad un caro amico runner, proponendomi io stessa di farlo pur di andare là a vedere com'era questa gara che sentivo definire "davvero dura", forse "peggio del Passatore".  Avrei voluto correre per lo meno la 48 km, purtroppo qualche problemino all'anca me lo ha impedito (così come mi impedisce di correre troppo a lungo....) e... quindi ce l'ho fatta... in sella alla mia amata/odiata MTB percorro nella notte tra Sabato e Domenica i famigerati 100km. In effetti, rispetto al Passatore, si tratta di un percorso completamente diverso, pieno di insidie, di salite molto ripide e discese impegnative, strappi e salite che si presentano anche verso la fine, quando le gambe di chi corre sono già provate. E questo per chi corre...
Ma in bici? Io sapevo che la distanza sarebbe stata impegnativa, che sarei rimasta in sella come minimo 8 ore se non 9, ma non avevo messo in conto tantissime incognite che ho affrontato man mano che si presentavano, a partire dal fatto di non aver controllato il perfetto funzionamento della bici, pur avendola usata il mercoledi precedente. 
Mi serviva la pompa: quella che avevo non funzionava...
Deragliatore: non in perfette condizioni, scatenato due volte...
Pedalare al buio: certo, tutti abbiamo pedalato al buio, non è un grosso problema, tuttavia... mi sono trovata spesso sola, nel buio più totale, nel silenzio, con un vento freddo che ti spingeva verso il bordo della strada... in quota e senza guardrail... proprio me.. che soffro di vertigini....  
Pedalare al buio in discesa: un'esperienza limite, e al limite per me...  
Le pile del faretto della bici: ne avevo prese due senza pensare che forse se avessi portato la scorta... rimango senza faro al 50km, decido allora di mettere il faro sul casco, tipo minatori togliendolo dal retro della bici... 
I cani randagi che ringhiano...
Il freddo, quanto freddo ho patito nelle discese, pur avendo indossato il kway e aggiunto un'altra maglia... 
E soprattutto un percorso segnato piuttosto male, in bici si notano meno le segnalazioni a terra... ma almeno non ho mai sbagliato strada quando ero sola... 
Gli ultimi 25 km in un paesaggio lunare, all'alba, un nastro bianco di strada sterrata che si allungava senza fine, pieno di strappi, sassi appuntiti, fondo sdrucciolevole a volte... le salitelle  anche per me iniziavano ad essere faticose. Qui abbiamo anche sbagliato strada... gli ultimi 5 km sono stati a dir poco estenuanti, con continue rampe che alla fine ci hanno portato all'arrivo. Accelero per essere in grado di arrivare prima e fare almeno una foto.
E' stata una bellissima esperienza, cambiare punto di vista aiuta a rivedere le proprie possibilità; ed è stata una cosa molto positiva. Inoltre ho capito che cosa significa correre davvero,  quello che io faccio non è correre, e ne sono pienamente consapevole. Conosco anche io lo sforzo, la fatica, ma non l'avevo vista a tali livelli. Ne sono rimasta impressionata. Davvero. Inoltre sentirsi utile in momenti di crisi, aver la possibilità di dare una mano ti ripaga della fatica (sempre minima in confronto di chi corre) e delle difficoltà. 
Ho avuto la possibilità di conoscere molte persone, di cui avevo solo sentito parlare; ho rivisto Rimini per la prima volta dopo oltre 30 anni... ci andavo in vacanza con i nonni... 
Peccato per il tempo atmosferico, sembrava autunno inoltrato.
Per i dettagli qui il post del vero runner.  

Take care! 
Buone corse!!

martedì 19 luglio 2011

oltre

continueremo a leggere oltre
a sperare oltre
è la nostra essenza 
e quando l'oltre lo vediamo solo noi 
è il momento di ritararsi su nuovi obiettivi


Pensieri sulla vita e sulla corsa, mi sono ritarata, e ora pronta per nuove sfide.
Take care!

friends & co