mercoledì 22 giugno 2011

Il tè nel deserto



Significativa la differenza tra turista e viaggiatore.

Take care!
Buone corse

venerdì 17 giugno 2011

indignata

Dovrei parlare di sport e corsa, esprimere pensieri sani, positivi, speranzosi, puliti e senza polemiche ma questa volta la mia indignazione (e uso un termine molto addomesticato) è fortissima. Uso il mio spazio per affermare una dignità lesa da chi non ha neanche idea di cosa significhi essere precari. 
... significa avere un lavoro a tempo determinato, qualche mese all'anno (12 mesi i più fortunati, a volte 10, a volte 3 settimane...)
... significa accettare destinazioni improponibili logisticamente, ma rifiutare non si può (se si rifiuta ci si gioca lo stipendio, o i punti, o entrambi...)
... significa cambiare i colleghi, alunni, scuola, abitudini ogni anno e anche più volte nel corso dell'anno...
... significa ogni anno aspettare con angoscia il momento dell'assegnazione, nella speranza che rimanga una qualche possibilità...
... significa spendere di tasca propria per gli aggiornamenti che garantiscono qualche punto in più con cui risalire la graduatoria (un punto in più può far la differenza rispetto alla possibilità di lavorare o meno...) 
... significa essere di serie B rispetto ai colleghi di ruolo (ah, ma tu sei precaria...)
... significa essere pagata meno rispetto ai colleghi di ruolo (anche se hai le abilitazioni e insegni le stesse cose e per lo stesso numero di ore...)
... significa essere pagata con molto ritardo, solo quando la segreteria si degna di "mandare avanti le carte" (può succedere che il tuo stipendio di dicembre arrivi a marzo o aprile...)
... significa svegliare i tuoi figli la mattina prestissimo per poter risolvere problemi logistici, quando la collega addetta all'orario ti piazza la prima ora e tu sei a 90 km di distanza...
... significa non avere stipendio nei mesi estivi, e non avere neanche le ferie durante l'anno...
... significa SOPRATTUTTO non avere la possibilità di fare progetti, vacanze... 
... significa ripensare ogni giorno della tua vita al motivo per cui stai facendo un lavoro del genere... 
... significa essere considerati dei nullafacenti o peggio degli sfigati o incapaci perchè già il termine di per sè convoglia un che di negativo... 

Sono una precaria, da 5 anni convivo con tutto questo, ma non lo sono diventata per scelta, non credo essere una svogliata e alla ricerca di un posto facile. Grazie ad un decreto legge la ditta in cui lavoravo mi ha licenziata dopo 10 anni di lavoro a tempo indeterminato per esubero (ora la ditta ha chiuso): grazie alla laurea che avevo messo nel cassetto sono riuscita a diventare docente abilitata, ma precaria. Eppure come precaria... 
... tutti i giorni mi presento puntuale a scuola, con la responsabilità dei ragazzi che non possono essere lasciati senza sorveglianza (a scapito dei mie stessi figli)
... tutti i giorni lascio i  miei problemi fuori dalla porta dell'aula e faccio lezione nel migliore dei modi... 
... tutti i giorni mi metto in gioco, nonostante tutto... 
... tutti i giorni ascolto i miei alunni, i loro problemi, e spesso anche quelli dei genitori...

Fra qualche giorno ritornerò disoccupata. Ritornerà l'angoscia delle graduatorie, delle assegnazioni. 

E per fortuna ritornerò a correre, nuotare, pedalare, aggiornarmi, in attesa di "altro giro, altra scuola", se ci sarà. Questo è il motivo per cui l'estate la mia vita è fatta quasi di solo sport...  
La precisazione era dovuta

Take care!!!
Buone corse

lunedì 13 giugno 2011

incastri difficili

Non sono mai stata capace di completare il cubo di Rubik... e in questi giorni le mie settimane sportive somigliano a un cubo con le facce a colori, disordinate e difficili da sistemare...
.... Ultima settimana trascorsa con moltisimi impegni a scuola, in famiglia e con una bronchite piuttosto fastidiosa che fino a giovedi mi ha impedito di correre, o fare qualsiasi cosa che non fosse solo camminare, guidare e... tossire!
Poco da raccontare, quindi se non l'ora in pista di domenica mattina dalle 6 alle 7 (con l'obiettivo minimo dei 10km che è stato raggiunto e leggermente superato) durante la manifestazione "24x1ora" a Fagagna (UD),  l'uscita in mountain bike con gli amici sportivo-goliardici la sera stessa (circa 50 km abbastanza movimentati!) e la nuotata di oggi.
Gli impegno scolastici finiranno per me il 28 giugno; tra esami e riunioni il tempo in auto non diminuirà, neppure i km purtroppo, quindi con un grande sospiro di rassegnazione, prendo quello che viene, scampoli di tempo per una corsa improvvisata, un giro in bici o una nuotata.
Di più, non posso. Però sono circondata da tante persone che mi sostengono, e mi sopportano e mi vogliono bene. E' una grande fortuna.

E credo mi stia giocando un brutto tiro la stanchezza di un faticosissimo anno scolastico, durante il quale ho dato sempre il massimo. Un'ultramaratona piena di salite in curva, di quelle che quando le vedi ti concentri stringi i denti e le affronti anche camminando, ma non molli. Ora vedo il traguardo, là in fondo, con la data del 28 giugno...  Ma in questi giorni staccherò un po' la spina...

Chiudo con le parole di un amico che cito:

"il tempo ha in mano la chiave di una dimensione diversa" (R.H.)
o come dicevano gli antichi Greci,
"πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός", cioé "Tutto scorre come un fiume".

Take care (to me too)!!!
Buone corse!!


martedì 7 giugno 2011

diavoli tentatori

In una giornata di riposo a causa della bronchite mi viene presentata questa maratona, in un periodo ottimale, in un contesto fantastico.
Come rifiutare?

Mediterò...
Take care
Buone corse!

domenica 5 giugno 2011

dal passatore alla ciclabile...

... è sempre corsa! 
La settimana post100 è stata piuttosto strana e faticosa. Non sapevo cosa aspettarmi a livello fisico dopo aver "corso" 100km (certo, lenti, da "mongoloide" come dice qualcuno) e soprattutto dopo essere rimasta sveglia per 27 ore consecutive....  quindi mi ero organizzata per un  lunedi "di riposo", perlomeno senza impegni scolastici. Ma di vero riposo c'è stato ben poco: solo qualche ora la mattina, poi ho optato per la  piscina per muovermi un po' e scaricare e poi - la vera fatica - ho dovuto fare quasi 3 ore di fila IN PIEDI  AL CALDO per consegnare la solita domanda di revisione della graduatoria... ma dico io.... in questi tempi altamente tecnologici, è possibile che una debba andare alle ore 13 per mettersi in fila (non ci sono sedie nè panchine) per consegnare dei fogli (la cui compilazione aveva un che di kafkiano  e inquietante, con tanti dubbi di amletica memoria...); ... e l'informatizzazione? forse la ministra dovrebbe fare qualche corso di recupero... certo io non devo lamentarmi, il passatore non me l'ha ordinato nessuno, però c'erano persone che si sono sentite male per il caldo, l'afa, la folla... e vabbè, superata anche questa tappa arriviamo a martedi... il solito lunghissimo martedi con sveglia assieme alle galline e ritorno al buio e 200km di auto. E' stato il giorno più faticoso, però coronato con il massaggio professionale alle gambe, fatto in maniera molto efficace e che mi ha rimessa a nuovo. Tanto a nuovo che giovedi pomeriggio, dopo un mercoledi trascorso al lavoro e soliti 200km, esco per la prima corsetta, per saggiare la situazione, cioè le gambe e le anche. Ne esco bene, le gambe vanno... nessun fastidio! Rientro davvero felice, anche se ho fatto solo pochissimi km. La stanchezza, quella mentale, comunque c'è, parlare in inglese mi richiede forte concentrazione, cosa che non succede mai... passato anche il venerdi lavorativo, sabato mattina porto in piscina il piccolo e lo seguo realizzando 60 vasche per conto mio con tutta calma. Mi sentivo bene appena finito... Ma sabato pomeriggio il fisico mi dice ALT, paletta rossa e mi presenta il conto, mi chiede di riposare, e così ho fatto... ho trascorso il pomeriggio sonnecchiando, ascoltando musica, facendo pochi movimenti... e per fortuna... arrivo a oggi, domenica: mi sveglio alle 7,04 (!!) e alle 8 io e l'affidabile Marinella di corsa nella ciclabile per i nostri consueti 15 km della domenica mattina, con il nostro solito obiettivo - rimanere in forma - con le solite chiacchiere - a partire dai massimi sistemi ai pantaloni da ciclismo che dobbiamo cambiare... 15 km di chiacchiere a un ritmo lento... 
E così è passata la "festa" del passatore, il regalo più grande: essere arrivata e poter ancora correre. Non so chi sia il/la responsabile degli "affari di salute" ma sono molto grata per avermene concessa una di ferro, che rispetto molto. Ed è forse la mia ricchezza più grande...

concludo con questa citazione che mi è venuta in mente guardando l'immagine che un anno fa,  in tempi non sospetti, scelsi per dare un senso al mio blog:

Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. 

("il Piccolo Principe", Saint-Exupery)

intanto penso al tè nel deserto, chissà... 
Take care
Buone corse

mercoledì 1 giugno 2011

friends & co