sabato 31 luglio 2010

salite fango e divertimento


Qualche parola per un giro in MTB in una giornata iniziata con la pioggia e finita davanti ad un doppio piatto di pasta in compagnia degli amici goliardicamente sportivi...
Ieri era previsto un giro con la bici da corsa, sarebbe stato il primo dopo la caduta, ma il tempo era davvero avverso, una pioggia continua. In tarda mattinata ho fatto 10 km di corsa (saliscendi... che fatica!) a buon ritmo; l'invito per il giro in MTB in serata è stato accettato senza riserve, dato che il tempo era migliorato notevolmente, dai 16 gradi del mattino a 25...
Ponte di Oculis, in legno
Eravamo in tre soltanto, ci dirigiamo verso le valli del Natisone, obiettivo percorrere un giro in quota ed affrontare qualche salita. Primo imprevisto che mi mette a dura prova: attraversare il ponte di Oculis (una passerella che anche si muove... ). Bloccata, non riuscivo a procedere. Ma grazie a uno degli amici alla fine ce l'ho fatta. Sicuramente è stata una prova difficile che ha richiesto da parte mia grande fiducia in chi mi ha aiutata. Una volta di là scarico la tensione pestando sui pedali... Tutto bene finché non si sbaglia strada! Ci troviamo in un sentiero poco battuto, impossibile procedere pedalando, è necessario scendere e spingere le bici, i piedi affondavano nel fango. Naturalmente in salita, e anche piuttosto ripida.
Non so quanto sia durata l'ascesa, ma sicuramente quello che abbiamo visto lassù in cima era degno della fatica, del fango e del sudore...

Già che c'eravamo... da lì saliamo ancora un km e ci troviamo a Clastra, un grazioso paesino a quota 390, con una vista spettacolare. Poi... tutta discesa, arriviamo a casa di uno degli amici e lì è stato necessario grattare via il fango (letteralmente) mentre veniva preparata la pasta...

Aver deciso di passare le vacanze a casa tutto sommato non è stata una "rinuncia", sto scoprendo luoghi finora mai visti, faccio tantissimo sport... anche se il mare un po' mi manca...

giovedì 29 luglio 2010

e intanto il tempo se ne va...

Le "ferite di guerra" non mi hanno consentito, questa settimana né di correre né di nuotare, ma solo una lunga camminata di 12 km, e paio di giri in mountain bike con amici; solo una volta da sola e ... ho forato. 
L'orologio però non si ferma, oggi ho realizzato che mancano meno di due mesi alla MARATONA di BERLINO, "LA MARATONA"... a cui non voglio arrivare senza una minima debita preparazione.
Lo sport alternativo praticato finora in maniera abbastanza intensa mi ha aiutata molto a rinforzare la muscolatura e a rimanere in forma per poter meglio affrontare le uscite di corsa che saranno più lunghe e frequenti. Il quasi-stop di questa settimana mi ha consentito di riposare e anche riflettere sulle mie priorità, sportive e non... quindi il tempo di togliere i punti dal gomito e si riparte, verso mete e traguardi qualche anno fa totalmente sconosciuti. La maratona di Berlino è la prima tappa, ma ci sono altri obiettivi ben più difficili da raggiungere... ma prima o poi ci arriverò. Oltre. 
Buone corse! 

domenica 25 luglio 2010

semaforo rosso

Settimana un po' anomala, meno corsa, meno bici, meno nuoto... meno motivazione? No, per fortuna no!
Però tutta una serie di circostanze mi ha un po' frenata, non ultima la spettacolare caduta in bici ad un semaforo del centro, grazie alla quale "previa disinfezione ed anestesia locale si sutura" la ferita del gomito destro.  Eh, si... il battesimo c'è stato; la fatidica caduta, dopo la quale ti senti come se ti fosse passato addosso un carro armato... qualche abrasione, 3 punti... però le botte, che botte!!!  Ma le peggiori sono quelle inflitte all'orgoglio, cadere così, dopo aver sganciato il piede dal pedale, mentre stavo frenando al rosso. Dopo aver fatto parecchi chilometri con la soddisfazione di aver scalato e disceso!
Ora aspetto di togliere i punti di sutura per poter tornare a nuotare, ma già domani ho appuntamento con un'amica per un lento verso sera, per muovere un po' le gambe e per provare le nuove Saucony Triumph6 acquistate ieri; spero di tornare in bici non appena il gomito riacquista la sua funzionalità. Incredibile quanti movimenti il gomito consente di fare: anche solo aprire la porta, mettersi una maglietta, cambiare le marce dell'auto... accendere il fornello! Ma passerà, e soprattutto ci metterò ancora maggiore prudenza nelle mie uscite con la bici da corsa. Che sicuramente a breve riprenderanno.
Breve resoconto, 20km di corsa, 80 km di bici (MTB+corsa) e 1 ora di nuoto.
Buone corse!

mercoledì 21 luglio 2010

il deragliatore... cos'è?

Una grande scoperta ieri, mentre "scalavo" la salita che porta dal lago superiore di Fusine al Rifugio Zacchi (UD). Ho saputo dell'esistenza, ne ho subito capito le funzioni.... il deragliatore! La mia Belle, la fedele MTB, ha avuto noie proprio con il deragliatore, che fino a ieri mattina la sottoscritta non sapeva proprio cosa fosse. Gli effetti? Pedalare come se le marce non esistessero, arrivare in cima a quota 1400 distrutta, sudata e ...arrabbiatissima. Continuava a dirmi, Nino: "Non cambiare così spesso! Non riesci a mantenere un ritmo costante!" Ma la realtà era che io non cambiavo, il deragliatore era autonomo, decideva lui. Niente corona grande, quindi fatica enorme. All'arrivo però ogni fatica dimenticata, un ottimo sciroppo di sambuco e poi giù in discesa.... La MTB evidentemente andava fatta revisionare, comunque la "scalata" è stata per me una conquista, un'impresa.... come lo sarebbe salire su con la bici che si usa per andare a fare la spesa!

Purtroppo il giro che avevano programmato non è stato completato, i sentieri attorno ai laghi sono "non praticabili", più volte ne abbiamo iniziato uno per poi tornare indietro.... niente di più frustrante. Ma così è... Abbiamo percorso, bici alla mano, il sentiero attorno al lago di solito frequentato da escursionisti a piedi, infatti gli unici che camminavano con la bici a seguito, cercando di fare attenzione alle radici, ai massi a non cadere nell'acqua e a quelli che arrivavano in senso contrario... eravamo noi!
Molto bella la pista ciclabile che si puà prendere credo a Pontebba e porta fino a Fusine. L'abbiamo percorsa verso sud per un tratto, e poi ritorno verso Fusine (in salita... con deragliatore fuori uso...). Alla fine i km non sono stati molti, ma il club  "movimento in compagnia" non ne ha proprio risentito!
Ieri, quindi, giornata off dalla solita routine, un giro in MTB con gli amici goliardicamente sportivi, Marinella, Claudio e Nino, seguita da un regale (in qualità e quantità e soprattutto in compagnia) pranzo in una trattoria slovena, e rientro attraverso una  panoramicissima strada slovena, dove i ciclisti non si contavano (pendenze anche del 14%....). Naturalmente il viaggio di ritorno è stato anche momento di "meeting" per l'organizzazione della prossima gita. To be continued.

Link alla mappa, per chi volesse sapere dove sono questi bellissimi posti:  Fusine - Cividale

domenica 18 luglio 2010

una settimana di ordinaria... estate

Nonostante il caldo, la settimana è scivolata via abbastanza tranquillamente. Nessuna nota di rilievo, tranne la rinuncia ad un giro in MTB in Austria con amici sportivamente goliardici o goliardicamente sportivi... Mi è dispiaciuto non esserci potuta andare ieri, ma impegni familiari più importanti come il ritorno della figlia dall'estero sono stati un ottimo motivo. 
Le gite con questi amici - di corsa e non - della scorsa estate sono ancora impresse nella mia memoria: la prima soprattutto, quando mi hanno dotata di tutto l'occorrente e perfino della bici per andare da Camporosso a Sella Bartolo e su per un sentiero in salita (salitona!!!), in Austria. Il battesimo e l'inizio della mia passione per la bici, che si è concretizzato con l'acquisto della Mountain Bike prima e della bici da corsa recentemente. La seconda invece è stata un'escursione a piedi fino alla malga Bordaglia (io che in montagna al massimo ero andata sul Matajur...) con i miei bellissimi scarponi nuovi... mai usati per una decina di anni e che all'arrivo in cima si sono letteralmente aperti, le suole staccate dal resto; facile immaginare la discesa di 6 km con le solette attaccate con un cordino! 
Perdonate i flash... e tornando allo sport: nonostante la mia scarsa propensione alle staffette venerdi sera ho sostituito una compagna di squadra alla staffetta delle Stelle, in cui il mio contributo è stato di correre un miglio a tutta birra. Mi sono divertita, nonostante l'afa, e fra riscaldamento e gara quella sera, in un giorno in cui avevo oramai rinunciato a fare sport, ho corso circa 6 km. La squadra femminile del mio gruppo sportivo è arrivata terza e un pochino anche io ho contribuito a questo risultato. Ma correre tanto velocemente non fa proprio per me, il km in 4'32" i 630 m in 3'14":  un calo che ho sentito nelle gambe, ormai abituate a ritmi ben diversi, e a me più congeniali. Eh... so che ci sono molti, moltissimi che corrono la maratona tutta in 4,32,  ma mi "consolo" considerando che ciascuno ai propri ritmi soffre allo stesso modo, soprattutto quando cerca di dare il massimo. 
Riporto il commento che ho scritto ad un amico che ha fatto una grande gara ieri: 
ognuno corre, in silenzio, portandosi dentro il suo carico di umanità, di storia, di orgoglio e soprattutto di coraggio.
Concludo brevemente con il solito resoconto: 2 ore di nuoto, 42 km di bici da corsa, 31 km di corsa, la tabella della maratona è stata rispettata (con una piccola modifica). 
Buone corse! 

giovedì 15 luglio 2010

poco originale

Che caldo! Difficile essere originali... Ormai sulla bocca di tutti...
Come sconfiggevamo  o cercavamo di sopravvivere al caldo da bambini? Quando non c'era l'aria condizionata, non c'erano i centri vacanza...
Dopo la fine della scuola noi stavamo fuori casa tutto il giorno, nel cortile, i miei genitori ci vedevano solo ai pasti, a cui arrivavamo sempre puntuali grazie ad un miracoloso timer interno. Pasti leggeri, freschi, poco elaborati, poco conditi, con le verdure dell'orto del nonno e della vicina, con acqua di fonte (di rubinetto) mai ghiacciata, anguria sempre a portata di mano, rinfrescata non in frigo, ma sotto la fontanella da cui l'acqua scorreva per ore.
Le merende della metà mattina e pomeriggio... dopo le fragole  per tutta l'estate i pomodori erano sempre pronti, poi arrivavano i fichi, le pere, e alla fine le prugne l'uva e i melograni. E tanta acqua fresca, naturale... La bevevo addirittura direttamente dal rubinetto utilizzando il mestolo della minestra al posto del bicchiere.  Insomma... io e i miei fratelli, i tanti amici del vicinato stavamo sempre fuori, cercando posti all'ombra, correndo, e soprattutto bagnandoci spessissimo.
Insomma, il caldo c'è non è una sorpresa... mi difendo anche ora bevendo molto, sostando all'ombra, e... continuo a correre ed andare in bici... l'ho desiderato tantissimo, quindi si, fa caldo, ma è estate... attesa tutto l'inverno...
Buone corse!

domenica 11 luglio 2010

verso l'isola del sole, e ritorno

Ieri ho finalmente concretizzato un obiettivo che avevo in mente da almeno un anno, cioè andare a Grado (GO) e ritorno in bici. E fra l'andata e il ritorno... un bagno di sole e di mare. 
Partenza alle 6,30 da Cividale con Silvana che con la sua super-leggera-MTB (rispetto alla mia, che è al pari di un carro armato in confronto) mi precede per un buon tratto. Poi prendo io il "comando", perché conosco meglio le strade..., e via verso l'isola del sole. L'aria frizzante, la positività della giornata, l'emozione della bravata, poche macchine per strada ci consentono di arrivare in 1he56, velocità di crociera di circa 28km/h. 
Sull'isola prendiamo un "posto al sole" utilizzando le poche risorse che la bici consente di portare, e ci fermiamo per prendere il sole e chiacchierare un po'. L'acqua del mare era davvero bella, non l'avevo mai vista così limpida e invitante; quindi decido di mettere in pratica le lezioni di nuoto prese durante gli ultimi 6 mesi, e mi avventuro in una nuotata a stile libero in acque libere... un'esperienza molto positiva, tenuto conto che per la prima volta alla mia età ci provo, e da sola! 
Il rientro è stato un po' più faticoso, Silvana mi "lascia" un po' prima di Aquileia e io proseguo in solitaria fino a casa.  Partire alle 11,30 di mattina con il caldo torrido per affrontare altri 54 km non è stato uno scherzo, ma alla base dovevo tornare... La velocità del ritorno si è ridotta di molto, 24/25 km/h, il caldo infuocato che saliva dall'asfalto e picchiava in testa e sulla schiena non hanno aiutato. Comunque circa 2 ore dopo ero a casa, felicemente distrutta, a bere litri di acqua per reidratarmi.  Certamente un'esperienza da ripetere, e anche entro breve, con la bici da corsa e non MTB. Le iscrizioni sono sempre aperte! 
Allenamenti: è stata una settimana intensa, senza stop: 2 ore di nuoto (a meno che oggi non vada di nuovo in piscina), 25 km di corsa  (pochi, ma di "qualità"), 219 km di bici fra (MTB e bici da corsa). La tabella della maratona è stata rispettata. 
Buone corse!

giovedì 8 luglio 2010

e le gare?

Che strano mese di luglio, questo. Lo scorso anno ricordo partecipavo alle gare di corsa in montagna, dove arrivavo sempre penultima o ultima, con un distacco da chi mi precedeva di almeno 2 o 3 minuti... Faticavo, ma ero contenta di andarci, come descrivevo a suo tempo in questo breve racconto.
C'erano delle staffette, la sera, c'erano tanti eventi. Quest'anno?
Sicuramente ci sono ancora, ma forse sono io che sono davvero diversa. Rifuggo un po' queste gare affollate per trovare la serenità nelle lunghe corse solitarie, nelle fughe in bicicletta, nella fatica e refrigerio del nuoto in piscina.


Prediligo fare tanti chilometri, preparare le maratone per conto mio, come sto facendo ora per quella di Berlino. E' un periodo di cambiamenti, di passaggio, di movimento (e forse anche di egoismo) nella mia vita sportiva e non, e forse va bene così.  Ma "forte e tenace" continuo, troverò la strada...
Buone corse!

domenica 4 luglio 2010

in pellegrinaggio...

...fino a Castelmonte per il lungo di oggi. Sveglia alle 6, colazione adeguata e alle 7 mi incontro con Silvana per affrontare assieme questa corsa domenicale, che per me è l'ultimo "compito" settimanale della mia tabella-maratona. Ci aspettano alcuni km di salita faticosa, quindi con prudenza partiamo. Purtroppo al sesto kilometro circa "perdo" Silvana, che mi sprona ad andare avanti e fare quanto programmato. Rimasta sola proseguo e affronto le salite con calma, ma senza mai fermarmi. Il sentiero è molto bello, tutto ombreggiato, molto fresco, si corre bene. Ai lati la vegetazione offre i fiori che più amo: fiordalisi e margherite. La tentazione di coglierli è forte, ma la loro bellezza è lì, non va spezzata. Incrocio qualche camminatore, ne supero altri... 
L'arrivo al piazzale del santuario è per me motivo di sorriso. Mi fermo, un paio di sospiri e riparto, questa volta in discesa. Molti gli sguardi curiosi, a Castelmonte di solito ci arrivano i ciclisti, i camminatori... In tutta la salita non ho incontrato nessun runner... ma ne incrocio uno nella discesa, l'unico in 2 ore di corsa. Incrocio anche molti bikers in MTB, che invidia, pensavo.. ma stavo correndo, e questo mi bastava. Il ritorno, abbastanza veloce, mi ha permesso di recuperare però ha lasciato traccia nelle gambe che alla fine ho sentito molto stanche. L'ultimo tratto, 3 kilometri sotto il sole cocente sono stati difficili, ma alla fine arrivata alla macchina mi sono detta... è fatta, adesso tutta la domenica davanti per fare tante altre cose. Piccola grande soddisfazione, i complimenti ricevuti da un gruppo di persone che mi ha vista alla partenza, mi ha chiesto se andavo fino a castelmonte di corsa (!!!) e increduli mi hanno vista rientrare.. 
Mi viene in mente una considerazione... nonostante io non sia particolarmente appassionata di corsa in salita o in montagna, mi rendo conto di quale e quanta gratificazione si provi dopo aver affrontato la salita e "conquistato la "vetta", essere arrivati dove non si credeva possibile arrivare. La discesa è divertente, ma lascia il tempo (e le gambe) che trova... Ho ricordi tanti di salite faticose, di conquiste, ma non altrettanti di discese. Mi dispiace che alla fine sia stata una corsa solitaria, ma le poche chiacchiere iniziali, e il fresco goduto per tutto il percorso mi hanno rigenerata. 19,2 km con circa 600 metri di dislivello. Una bella corsa. 
Un resoconto di questa settimana... 2 ore di nuoto, 39 km di corsa, 60 km di bici, gli allenamenti per la maratona come da tabella. Posso essere soddisfatta, ma come essere umano, sempre perfettibile, mi dico, si potrebbe fare meglio... 
Buone corse!

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