domenica 25 luglio 2010

semaforo rosso

Settimana un po' anomala, meno corsa, meno bici, meno nuoto... meno motivazione? No, per fortuna no!
Però tutta una serie di circostanze mi ha un po' frenata, non ultima la spettacolare caduta in bici ad un semaforo del centro, grazie alla quale "previa disinfezione ed anestesia locale si sutura" la ferita del gomito destro.  Eh, si... il battesimo c'è stato; la fatidica caduta, dopo la quale ti senti come se ti fosse passato addosso un carro armato... qualche abrasione, 3 punti... però le botte, che botte!!!  Ma le peggiori sono quelle inflitte all'orgoglio, cadere così, dopo aver sganciato il piede dal pedale, mentre stavo frenando al rosso. Dopo aver fatto parecchi chilometri con la soddisfazione di aver scalato e disceso!
Ora aspetto di togliere i punti di sutura per poter tornare a nuotare, ma già domani ho appuntamento con un'amica per un lento verso sera, per muovere un po' le gambe e per provare le nuove Saucony Triumph6 acquistate ieri; spero di tornare in bici non appena il gomito riacquista la sua funzionalità. Incredibile quanti movimenti il gomito consente di fare: anche solo aprire la porta, mettersi una maglietta, cambiare le marce dell'auto... accendere il fornello! Ma passerà, e soprattutto ci metterò ancora maggiore prudenza nelle mie uscite con la bici da corsa. Che sicuramente a breve riprenderanno.
Breve resoconto, 20km di corsa, 80 km di bici (MTB+corsa) e 1 ora di nuoto.
Buone corse!

11 commenti:

  1. Questa bici! Cavolo, leggendo i blog dei compari di passione come te mi rendo conto di quanto sia stato fortunato in passato, incosciente mountainbiker giovincello, a non farmi mai nulla. Con calma la ripresa, la salute prima di tutto.

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  2. Dai che sei una leonessa, ne uscirai più forte di prima. Piuttosto okkio altrimenti rischi di giocarti Berlino. A proposito, come procede la preparazione?

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  3. realmente i rischi in bici aumentano considerevolmente rispetto a quelli che si corrono andando di passo ma il fascino non è minore e le sfide attirano. Non scherziamo con Berlino...

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  4. La prima caduta ti ferisce e la porti dentro, la seconda la pensi, la terza nemmeno la senti. Coraggio, poi sarai più forte di prima!

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  5. Che sfortuna Agnese! Com'è successo???
    L'ansia della caduta in bici c'è sempre,i piedi bloccati non mi piacciono,la velocità è superiore,le auto ti fanno il pelo,dura abituarsi..

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  6. e io che sono gia a due ?? Per timore uso ancora le scarpe da running, quando poi passero a quelle da ciclismo mi devo aspettare di arrivare a tre ???

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  7. @Caio: in MTB non mi è mai successo niente, nonostante i percorsi a volte impervi e le discese ripide su sassi, sterrato, bosco... Comunque il gomito ora va meglio, e il colore delle botte sta virando dal viola al verde al giallo.... la sicurezza e la salute sempre prima di tutto, hai ragione.

    @Margantonio, @Runlikethewind: BERLINO è l'obiettivo principale, che non perdo di vista mai. Finora ho saltato un lungo, quello di ieri per ovvii motivi. Si preannuncia un mese di Agosto molto impegnativo con la corsa, molti i lunghi, ma ne vale la pena! Sicuramente presterò maggiore attenzione e sarò più prudente nelle prossime uscite, però la bici... impagabile scalare e poi scendere!

    @rupikaber: già caduta altre volte, ma senza grossi traumi. Questa è la prima "seria". Ma la ripresa è veloce!

    @insane: un'auto mi ha "fatto il pelo", mentre stavo frenando al semaforo, avevo già sganciato, ho accostato verso destra sperando di salire su un marciapiede bassissimo, invece la ruota è andata dritta e io verso il porfido a destra.

    @nino: ho comprato la bici da corsa con i pedali già predisposti ai tacchetti, e fin dalla prima uscita li ho usati. Sono un vantaggio in salita, però richiedono estrema attenzione... se poi ci si mette di mezzo la sfiga...

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  8. ma chi ti ferma?!?!?!... non saranno certo 3 punti, con la tua grinta riprendi più forte che mai...

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  9. Nino, pedalare una specialissima da corsa con le scarpe da running per paura di non cadere non è l'approccio corretto. Le scarpe da bici hanno la suola rigida, esattamente il contrario del running dove ammortizza, per trasmettere tutta l'energia al pedale. Le tacchette e i pedali a sgancio rapido servono invece sia per tenere in posizione il piede sia per permettere di pedalare a 360° (se il piede non è bloccato, solo spingi sui pedali, ma non tiri mai). Quello che si acquisisce con la pratica è il modo in cui bisogna ruotare il piede per sganciarsi, all'inizio un po' innaturale. E si possono regolare i pedali sulla massima tenerezza (in rapporto al peso e al livello ciclistico), in modo che si sgancino prima, anche se così facendo ti si possono aprire quando non serve.
    Ogni sport ha la sua attrezzatura che ha una sua precisa funzione. La bici, rispetto alla corsa che è uno dei gesti più naturali e innati che possediamo, contiene un aspetto tecnico abbastanza complesso.
    Consolati, comunque, fino a 20 anni fa si utilizzavano le scarpe con le tacchette, i puntapiedi e le cinghiette. Sai che dolori quando cadevi e i piedi restavano bloccati ai pedali. La prima cosa che partiva era la scapola. Almeno adesso, se cadi, il pedale si apre e hai un minimo di controllo!

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  10. @Rupikaber: grazie per la consulenza tecnica. Ho appreso tutte queste nozioni sulla mia pelle... i dubbi sui tacchetti sono comunque legittimi, davvero innaturale lo sgancio, ma ci si abitua. Spero.

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  11. le stesse scarpe che ho appena preso io e sono una cannonata!!!!! Dai che sei una roccia ti riprendi subito......

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