domenica 2 gennaio 2011

correre con e per

Oggi prima gara dell'anno, una 10km nella cittadina in cui abito: si tratta de "Il segno degli Alpini", una corsa - evento a scopo benefico;  le quote raccolte con le iscrizioni, infatti, saranno devolute ad un progetto a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Afghanistan. Non posso mancare. Come ben si vede dalla foto (non riesco ad aggiungerla!!!) la partecipazione è stata massiccia sia nella competitiva di 10km che nelle non competitive. Il pre e post gara molto ben organizzati, spogliatoi e docce a disposizione, pasta party con panettone, frutta e arachidi... Un bel contenitore per una fredda domenica mattina durante le vacanze di Natale... 
La mia corsa... il grandioso mal di testa di stamattina ha rischiato di rovinare tutto... ma mi appresto ugualmente a raggiungere la "location" e poi decidere che fare... una volta là non ho avuto alcuna esitazione, e con il pettorale 118 (poco beneaugurante, peraltro..) parto decisa verso l'ennesimo viaggio, breve, però intenso di emozioni. 
Corro assieme a Marinella, non ho intenzione di correre "forte" (impegni di corsa a breve...) ma di correre con l'amica e di correre per farle raggiungere un risultato per me fattibile ma che per lei  da tempo non arriva. Strada facendo si è aggiunta anche Cristina, e alla fine il risultato è stato raggiunto. Non entro nei dettagli cronometrici, ma nel vivo delle emozioni. Partiamo dalle retrovie, dall'interno della Caserma con un vento sferzante e gelido. Riusciamo a mantenere il ritmo per qualche km, poi qualche salitella ci rallenta, e per recuperare cerco di far allungare il passo.
Ogni tanto allungo per scattare loro la foto, poi le aspetto... queste situazioni per me sono davvero inedite strane inconsuete... ma vedo che loro continuano a seguirmi, quindi stiamo "andando bene". All'ottavo km Marinella comincia a dire che non ce la fa più. Non che mi sia "arrabbiata", ma le ho fatto capire con parole convincenti che non poteva mollare lì... le dico di concentrarsi sul respiro e pensare a quanto corrispondono i 2 km ai suoi soliti allenamenti... di continuare così (in effetti a quel passo mi rendo conto che sta soffrendo, ma vedo anche che mi ascolta e reagisce). Il km 10 è difficile, ci sono due salite spezzagambe, le superiamo e arriviamo in centro, c'è anche un po' di tifo... a 600 metri dal traguardo dico di continuare così e allungo, ma poi se non lo fa... quindi torno indietro e assieme raggiungiamo il traguardo.
Riesco a scattare anche questa bella foto... Il crono è quello che lei aveva sperato. Seguono momenti emozionanti, io più felice di lei e di Cristina. 
Personalmente non mi ritengo in grado di fare da pacer, non ho l'esperienza nè la tecnica, posso solo condividere la mia motivazione; oggi quindi posso dire solo di aver corso con e per... e riuscire a dare un senso di questo tipo ad una gara è veramente gratificante. 
Buone corse! 

6 commenti:

  1. hehe, immagino il fastidio di correre con la sirena accesa! battutaccia...

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  2. @yogi... mi hai fatto ridere, sei grande!

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  3. ... Compito non facile, quello di spronare gli altri!

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  4. Non facile ma molto gratificante, è una sensazione che ho provato tante volte nelle mie esperienze da pacer ufficiale nelle gare o da pacer personale. Una conquista vissuta x interposta persona.

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  5. BELLE LE CORSE DOMENICALI A SCOPO BENEFICO.......E COMPLIMENTI PER IL TUO NUOVO RUOLO DA PACER E DA SOCCORRITRICE 118

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  6. MA non ho capito se alla fine hai corso con il mal di testa.. complimenti per l'esperienza da peacer!

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