lunedì 13 dicembre 2010

a Reggio: ospite d'onore

25° km, qui inizia la mia Maratona. Fin qui ho corso sempre in compagnia, tanti podisti attorno che chiacchierano, che si raccontano... che raccontano di questo turning point del 25°, dopo il quale è tutto più semplice. Uno sguardo al crono mi conferma che sono regolare, affronto la salita e mentre corro mi guardo attorno. Mi trovo in un paesaggio che mi piace definire incantato, a destra e a sinistra alberi, non molti, spogli, che con la straordinaria luminosità della giornata  lasciano intravedere la pianura che dolcemente digrada, e in lontananza il serpentone colorato dei podisti che scompaiono ad un certo punto inghiottiti dalla discesa. Non sento molta fatica, sono contenta di essere arrivata a quel punto con tanta regolarità, e dopo il ristoro riprendo a correre, per molti km da sola, senza nessuno attorno. Momenti straordinari. Una lunga strada stretta che si snoda con dolci curve, numerosi saliscendi, che mi rallentano un po'... al trentesimo sono ancora regolare, sono contenta, e corro sola. Non mi dispiace, anzi mi rendo conto che per quanto mi abbiano fatto compagnia le chiacchiere degli altri, ora questa solitudine mi ripaga, corro per me stessa, mi sento correre e mi sento libera. Sono contenta perchè i kilometri scorrono, le gambe vanno, il respiro è regolare e la mente controlla tutto con la massima efficienza, in una sinergia impeccabile. al trentaseiesimo avverto che sto rallentando leggermente, il paesaggio si sta trasformando, ci si avvicina alla città. dal trentottesimo inizio a vedere i podisti che fanno i conti con i crampi, molti camminano, io corro, posso fare solo questo per arrivare...  so che il crono non sarà niente di speciale, so che la preparazione a questa maratona non è stata oculata nè regolare, quindi mi accontento. e corro. al quarantesimo mi rendo conto che la medaglia sarebbe stata mia, ma non so perchè... rallento un po'. 
Riporto le parole che ho scritto a caldo, a commento di un sms ricevuto:

"ho guardato attentamente i tempi

ufffffff 

ma come si fa a rallentare così al 40???

ma che importa
ho corso una splendida maratona, e mi sono riconciliata (è come quando qualcuno dice "ho bisogno di staccare".... io lo faccio correndo)

Sono felice di aver corso un'altra maratona, non ha importanza il tempo finale, ha importanza la medaglia, che, come ho detto in altra sede... è solo la punta dell'iceberg... 
Ho corso anche per chi non può. 

Ma non posso limitarmi a parlare solo di me.
Quando si legge: "Maratona di Reggio Emilia, fatti coccolare, come al solito" non è uno slogan buttato lì per attirare i podisti, non sono solo parole. E' una realtà che ho toccato con mano. Al di là dell'impeccabile organizzazione tecnica, logistica, ristori sempre forniti, docce calde, possibilità di pranzo e cena a 4 euro in un posto accogliente, assistenza eccezionale, calore degli organizzatori, comodità a livello di accoglienza della città... c'è fortissima la sensazione di essere una persona e non un pettorale, la sensazione che chi ci accoglie lo fa con il cuore, la sensazione che tutto viene organizzato per te, agnese, che corri anche con un crono di 4 ore e 20, che quando arrivi ti mettono la medaglia al collo, poi ti passano un asciugamano asciutto perchè tu, agnese, ne hai bisogno, ti accompagnano per un tratto (ecco il motivo della foto che ho scelto), e la sensazione che tu, Agnese, sei l'ospite d'onore... questa è la Maratona di Reggio. Ci ho lasciato il cuore. Tornerò. 
Grazie a Filippo per la foto. 
Buone corse!!!

17 commenti:

  1. Lette le tue sensazioni, vien voglia di un giro a Reggio Emilia. Bello e non abituale sentirsi i benvenuti!

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  2. la migliore testimonial che potevano trovare... :) ma bisognava arrivare divertendosi!

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  3. beh, se la metti così l'anno prossimo ci vado anche io! ;)

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  4. Sti sali-scendi mi convincono poco ma dopo la tua descrizione mi vien voglia di provare..

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  5. @Caio
    In altre maratone ti danno la medaglia in mano...
    @theyogi
    un divertimento molto personale, un termine applicato al running che solo noi runners comprendiamo... vallo a raccontare agli altri che sei contento dopo aver corso 42 km, sudato, senza fare il tempo, affamato, con una vescica spuntata all'improvviso...
    @monica
    non ho fatto molte maratone, ma nelle poche che ho corso non mi sono mai sentita coccolata in questo modo.

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  6. @insane
    la seconda parte della Maratona ti mette alla prova. Ma ne vale la pena!

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  7. Ora goditi il riposo... ti do 2 giorni

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  8. l'immersione nella natura è sempre qualcosa di impagabile e forse mirando troppo al tempo si rischia di non godere di questo aspetto.paola muzzolini

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  9. Bello, mi piace tantissimo come scrivi le tue sensazioni e le tue emozioni.
    Sei veramente Forte.
    Ciao
    Pino

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  10. @gian carlo
    2 giorni... ops ho letto solo ora... dopo una giornata ferma ho fatto stretching... ma prometto che fino a mercoledi non corro...

    @paola
    è vero, dipende dal raporto che hai con la corsa e con te stesso, e soprattutto cosa vuoi da te stesso...

    @pino
    grazie pino, è davvero un grande complimento. anche scrivere è un viaggio.

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  11. per quest'anno ci si può accontentare, o sbaglio?
    complimenti. gli ultimi tre mesi ne hai fatti di km!!!!

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  12. Mi hai fatto venir voglia di provare queste sensazioni ,quindi un pensiero per la Reggio Emilia 2011.
    Complimenti per la gara, anche io professo che il tempo non conta ma valgono le emozioni che solo una maratona ti regala.

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  13. @nino
    tanti km, tante belle sensazioni: un anno "sportivo" eccezionale, per una vecchietta come me...

    @max runner
    maw, diciamo la verità: il crono conta sempre, ma è importante, quando questo non c'è, essere in grado di raccogliere il meglio da un'esperienza così probante e affascinante... inoltre i numeri passano, le sensazioni rimangono.

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  14. Questo racconto l'avevo già letto domenica mentre ti osservavo percorrere gli ultimi metri, condivido tutto, un 28 a Reggio è un gran bel voto!
    Alla prossima!

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  15. @filippo
    grazie... non ho rovinato "la media", inizierò a preparare un altro "esame" per i prossimi mesi, ancora tanti dubbi, tranne uno: che correrò.

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  16. bel post che hai scritto agnese , fa capire veramnte la bellezza di reggio emilia , io lo corsa nel 2005 , veramente bella

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  17. @lello
    grazie; per capirla come ci siamo riusciti noi... non resta altro che farla, e rifarla....

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e visto che fin qui siete arrivati... lasciate il vostro commento, sarà gradito

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