martedì 7 agosto 2012

e siamo a 21,097...

All'inizio dell'anno mi ero posta l'obiettivo di correre almeno una mezza in Agosto; avevo pensato a Klagenfurt, una bellissima corsa a cui avevo partecipato nel 2009, ma poi la data non era "comoda" per le mie esigenze, e quindi avevo accantonato l'idea, e con l'idea anche una seppur minima pianificazione degli allenamenti. Non ho corso per nulla, mi sono sottoposta ad allenamenti di tipo ben diverso, che mi impegnavano tutti i giorni, ma non correvo. Pilates, palestra, camminate lunghissime con salite, e con l'arrivo della primavera le prime corse in bici, il recente giro di 606km sul Danubio, le successive salite in bici (Castelmonte, Matajur e altre), ma di corsa non se ne parla. Mi son trovata in quel periodo in cui pur di non andare a correre ogni scusa è valida, io che la mattina mi svegliavo infilavo le scarpe e andavo perchè correre faceva parte della routine ed era incontestabile e non-discutibile, io che spronavo tutti a correre... ero arrivata al punto di svegliarmi e pensare: rimango qui, se ho voglia di correre ci vado stasera... e non ci andavo... Mettiamoci poi Cicerone, Circe, Nerone che hanno contribuito a questo stato di accidia.... insomma di fare la mezza non se ne parlava. No. Però. La vita. Gli incontri. Decidi di non prendere la macchina ma parti a piedi. Incontri una podista ma che non fa parte del tuo giro. Le solite domande la descrizione degli allenamenti sottolineare la mancanza di tempo, e sentire me stessa dire: "non è che non ho tempo... sicuro non ho voglia...". Una frase che mi ha colpito, che condannavo quando la sentivo pronunciare da altri... l'ho pronunciata IO. Mi ha colpito, ma mi ha colpito proprio in quel punto in cui si apre la crepa e ricominci a elaborare a pensare a valutare... Lei continua.. Mezza di Scorzè, Moena-Cavalese... le dico... "magari vengo a una delle due, fammi pensare..." Ci penso per qualche giorno, supero la visita sportiva e poi maturo la decisione la sera stassa: vado a Scorzè. Ne accenno a pochi amiche/i, è una vera pazzia, un colpo di testa. E' farsi del male. Ma c'è anche qualche voce fuori dal coro che dice perchè no? Al limite cammini, o ti ritiri, ma almeno HAI CORSO. Niente allenamento? E' vero, non ricordo neanche l'ultima corsa... ma dove metti i km e le salite in bici? E poi sai gestirti nelle gare... perchè no... perchè no... così mi iscrivo, incerta, ma mi iscrivo. Mi organizzo quasi in incognito, a Scorzè mi sento chiamare da Anita&Simone, i quali mi "scoprono" prima della pazzia (Grazie Simone per l'incitamento!!!) e con grande incertezza su quanto sarebbe potuto succedere... parto. Corro. Non mi fermo a camminare, solo rallento per bere i sali. E' davvero caldo, ma corro. Un carissimo amico mi accompagna per qualche kilometro al primo giro, poi al secondo giro fino all'arrivo (grazie Andrea!)... si, arrivo, prendo la medaglia e guardo il tempo. Lo stesso identico tempo di un anno fa, quando i km nelle gambe erano tanti... Raccolgo questo insperato risultato, condivido una birra con Andra e poi il rientro. 
Che dire... Ho aspettato un paio di giorni per scrivere, per metabolizzare questa gara mentalmente e fisicamente. Sono rientrata, I'm back... quindi ora chiudo e chissà, vado a correre! 

Buone corse!
Take care!!!





giovedì 26 luglio 2012

tagliando...

Con qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, e molti molti km di corsa in meno sulle gambe, ma tanti tanti km di bici in più... ho superato la visita sportiva...
Qualche dubbio c'era, però alla fine tutto è andato bene.
E come diceva un grande della letteratura inglese.. "All's well that ends well" anche se qui bisognerebbe scrivere START, o restart al posto di END...

Buone corse!!
Take care!!

venerdì 20 luglio 2012

il Danubio è...

Questo il mezzo di trasporto con pieno carico
sufficiente per 10 giorni 
... quattro amici che decidono alcuni mesi fa di intraprendere un "giro" diverso in bici, nella più bella delle piste ciclabili d'Europa, quella che costeggia il Danubio. Mesi di preparativi, dubbi di ogni tipo, soprattutto in relazione al bagaglio perché avremmo viaggiato portandocelo appresso appeso alla bici; dubbi in relazione alla distanza percorribile in 8 giorni, dubbi su dove saremo finiti a dormire senza prenotare... Nonostante tutto si fissa la data di partenza e il 6 luglio, carichi e stanchi ci avventuriamo verso Haibach,  il paesino dove abbiamo deciso di lasciare l'auto (526m slm...).  Ed eccoci pronti a partire
... 















La ciclabile, la famosa R1, la Radweg n. 1, la DONAURADWEG, la cui immagine rimarrà per molto tempo impressa nei nostri occhi, si snoda davanti agli occhi di noi ciclisti come un lunghissimo nastro che sembra non incepparsi mai, affianca fedelmente il fiume e  dove non può ci fa passare attraverso paesini puliti, ordinati, fioriti. Paesi e cittadine graziosissimi, ma quasi finti, nessuno in giro... Sembrano quasi costruiti ad hoc per l'occhio dei turisti! Ma erano veri, vi assicuro che ho mangiato una delle migliori fette di Sacher in un bar assieme ad un ottimo caffè.... 




Il Danubio, una "creatura" davvero imponente, un serpente che non finisce mai la cui potenza è sottolineata spesso dal silenzio rotto ogni tanto da un campanello di bicicletta, dal rumore delle chiatte. Il colore del Danubio è questo che si vede in foto, un colore indefinito, irreale, quasi minaccioso, e spesso irritante e alieno... un fiume che non si lascia avvicinare, in tanti km ho visto solo 1 persona che vi faceva il bagno. Un fiume che tiene a distanza, e, come ho scritto altrove,  un fiume meditativo, che porta a pensare nella sua calma maestosa; che non dà molto ma che ti suggerisce di cercare in te stesso pensieri e risposte (se ce ne sono); il Danubio ti accompagna nel tuo viaggio, ma non ti offre che silenzio... e a volte il silenzio fa talmente tanto rumore!!!







preparativi per partenza sotto la pioggia 


Non farò la cronistoria della cicloturistica, sarebbe alquanto noioso raccontare tutti i dettagli, ma voglio invece riportare momenti più o meno divertenti....
"dio esiste" 
è la frase che io ho spesso pronunciato tutte le volte che la maggioranza decideva di NON attraversare un ponte o una delle dighe... La mia ormai risaputa paura dell'altezza doveva essere a volte messa da parte per ragioni di stato - bisognava passare dall'altra parte -  però succedeva che si decidesse di fare altri 20 kilometri prima di mettermi alla prova... I ponti erano sempre lunghissimi (dai 400m...) e poi quando c'ero io doveva sempre passare qualcuno in senso contrario e quindi dovevo avvicinarmi alla destra, cioè alla ringhiera, da cui si intravedeva il Danubio, che ora mi vine in mente di definire "ringhiante" per la paura che mi faceva... La ciclabile qui sotto  mi è stata evitata... lì sì che ho pensato che gli angeli o qualcuno che mi protegge esiste... avessi dovuto attraversarla mi sarei sentita male... 
  
"Haben sie..:"
divertentissimo e anche molto utile è stato esercitare il mio pessimo tedesco con un lessico poverissimo assieme a Claudio, che invece ha mostrato grande e profonda conoscenza dell'idioma. Io e lui facevamo assieme le contrattazioni, evitando assieme di capire una cosa per l'altra... ma esilarante  è stato l'errore di comprensione al bar... al posto delle noccioline ci han portato la pasta.... 

"rapporto qualità/prezzo"
Dopo aver lasciato ogni sistemazione facevamo il solito commento sul posto e il rapporto qualità prezzo. Dagli 8 conferiti agli alberghi di Linz, Melk e Vienna, all'ostello di Tulnn, siamo passati ai 9 e anche 10 delle sistemazioni in camere private in posti di eccezionale bellezza, puliti e provvisti di ogni comfort a Spitz, Grein, Ottenheim. Qui, la penultima tappa, arrivati bagnati come pulcini, un gentilissimo avventore di un bar ci ha fatto da segretario dell'ufficio informazioni e con il suo cellulare ci ha trovato una sistemazione (paesino di poche anime con pochi posti letto). 

Il rientro sotto la pioggia, e la salita a quota 526 in 3 km più o meno ci ha dato il colpo di grazia... dopo 606km in bici con circa 15kg di bagaglio caricato, 8 giorni di viaggio, 8 letti diversi... non vedevamo l'ora di sederci in auto e rientrare... ma la voglia di bici e di vacanze non è esaurita. Sicuramente altre mete ci aspettano! 

Dimenticavo.... le tappe: 
andata
Haibach-Linz 60km
Linz-Melk 115 km
Melk-Tulln 84km
Tulln-Vienna 49 km

ritorno
Vienna-Spitz 102km
Spitz-Grein 60km
Grein-Ottensheim 71km
Ottensheim-Haibach 65km 



domenica 17 giugno 2012

e siamo a 13...

Oggi è caduto il muro, quello dei 10 km... mi sono spinta solo un pochino oltre, dopo 5 mesi di fermo assoluto e 1 mese di corsette varie, in una non competitiva collinare (quasi trail, oserei dire) fino a 13 km... certo son pochi... ma nel mio progetto di ricostruzione e recupero sono una tappa significativa e per me di "rinnovata fiducia" in un corpo che pareva non voler più correre qualche mese fa. Quindi un paio di sms con Paola (con cui di solito faccio le salite del Venerdi), e oggi alle 8 siamo partite in quattro (anzi 5 con la Bettina, la cagnolina) alla volta di un piccolo paesino in collina. I 20 gradi già al mattino presto erano preoccupanti, ma sapevamo che la corsa si sarebbe svolta perlopiù in zona boschiva e al riparo dai raggi diretti, quindi niente indugi... Un sorriso di fronte al cartello che promette difficoltà... nessuna aveva le scarpe da trail... e via... Il percorso, molto bello, pur faticoso, con tantissime salitelle toste, di cui ci si accorgeva quando non si riusciva più a chiacchierare... Per la mia "gioia" abbiamo trovato anche un burrone e un ponte senza protezioni dove si poteva passare una alla volta (ho messo alla prova la mia paura dell'altezza... ce l'ho fatta seppure con il cuore in gola!). 
Tante belle sensazioni di corsa, la compagnia delle amiche, la serenità ritrovata di un po' di tempo senza tempo...  tutto questo mi era mancato, pian piano mi rendo conto di quanto è e sarà parte integrante del mio stile di vita... e non voglio perdere tutto questo di nuovo... ora che sto meglio. 

Buone corse!
Take care!!


venerdì 15 giugno 2012

feedback

Un incontro con gli alunni di una terza media, la loro insegnante di lettere mi aveva chiesto di condividere con loro la mia esperienza di corsa: il messaggio che è passato è riassunto in queste semplici ma efficaci  parole di Y.B.

"... ho capito che non mollando mai e con un po' di pazienza si può arrivare molto lontano."

Ringrazio Stefania e tutti gli altri ragazzi che hanno scritto un feedback, lo terrò nella mia "scatola di corsa" dove conservo i ricordi più significativi.

Buone corse!
Take care!!

domenica 10 giugno 2012

per un'ora...

Un messaggio personale sul cellulare, Milena "Cus" che mi chiede di correre l'ora in pista... L'avevo cancellata quell'email arrivata qualche tempo fa, non avevo nessuna intenzione di correre, ed ero proprio decisa a lasciar perdere. Però nel frattempo qualcosa è scattata, ho ripreso a correre un pochino e con regolarità, ho iniziato un percorso di potenziamento per la corsa in palestra, ho continuato Pilates... Con questo messaggio mi son sentita chiamata in causa e, accertandomi di poter correre anche senza il certificato medico... garantisco la mia presenza per Sabato sera...
Perché non volevo correre? Semplice... a parte il poco allenamento, e la sicurezza di non poter correre la domenica 10, la mia giornata ieri 9 giugno prevedeva 5 ore di scuola a 30 km da casa, la gestione di due figli a casa da scuola, la ragazza che doveva andare in 2 posti nel pomeriggio e la sera a mangiare fuori con la classe (terza media, "ultima cena"...), e... ciliegina sulla torta gli scrutini alle 17:30... Avrei potuto correre quindi nelle ore serali e comunque in un'ora che mi potesse consentire il ritiro della ragazza dalla pizzeria ad un'ora non troppo tarda (avevo già chiesto che me la portassero, quindi dovevo andarmela a prendere...)... cioè dalle 21 alle 22. Sistemata la ragazza, parto con il "piccolo" di nuovo verso scuola (me lo porto dietro perché non vuole star ancora con la nonna... e ha ragione...), ci fermiamo a fare merenda (lui) e poi verso la scuola... Sulla carta doveva funzionare tutto, un'ora di scrutini, cena e poi verso la pista a 30 km dalla scuola... Invece le cose si complicano, le discussioni sono eterne (bocciare non è semplice); avviso il gruppo che forse arriverò all'ultimo momento, che forse non ce la faccio... le carte da firmare sono infinite... i messaggi si susseguono, il gruppo si attiva per la sostituzione... alla fine alle 19:58 si decreta fine allo scrutinio e posso partire e correre all'ora stabilita. Saltiamo la cena e ci dirigiamo verso la pista... Naturalmente non conosco la strada, perché arrivo da un altro posto della zona, mi affido prima al navigatore, che mi manda in stradine secondarie... poi l'autonomia prende il sopravvento e decido di seguire il mio senso dell'orientamento, e finalmente alle 20:45 arriviamo... Non descrivo l'umore di un bimbo di 9 anni che è dovuto stare fermo tutta la mattina dalla nonna, poi fermo ad aspettare me 2 ore e mezza davanti ad una porta, annoiato, affamato, assonnato, arrabbiato (degno del miglior Guglielmo); lascio all'immaginazione il MIO livello di stress .... insomma... arriviamo alla tenda del CUS e mentre mi preparo, lo faccio almeno mangiare... il tempo di salutare e di una brevissima sgambata di riscaldamento con Guido... pit stop e... Al VIA incontro carissimi amici runner, con tre di loro eravamo andati al PASSATORE lo scorso anno, vedo maratoneti e tanti visi conosciuti... come scritto in altri post... ci si incontra e ci si ri-incontra, la vita lascia i segni ma il sorriso negli occhi è sempre lo stesso, ed è questa LUCE che mi accompagna nella mia prima corsa dell'anno. 
Non ho portato il Garmin, ne faccio pochissimo uso negli ultimi tempi, quindi tengo conto (grossomodo, molto grossomodo) solo del tempo impiegato in ogni giro guardando l'ora sotto l'arco; ero consapevole di essere abbastanza regolare, ma sinceramente quanti giri abbia percorso... non lo so, ho perso il conto al quinto... Durante la corsa ho avuto una piccola crisi, ma credo sia normale dopo sei mesi di fermo e senza allenamento specifico... ho recuperato rallentando lievemente per un paio di giri, riprendendo la solita velocità nel resto. Sono stata doppiata innumerevoli volte dai top-runner, però... in una "guerra tra i poveri" ho avuto anche io la piccola soddisfazione di doppiare qualcuno anche più di una volta (questo fa bene all'ego :-)) )... Accolgo la fine dell'ora con un sospiro, non sono particolarmente sfinita, sento di aver corso bene, ignara però dei reali km percorsi. Avrei potuto ottenere questo dato dividendo l'ora con la media dei minuti impiegati ad ogni giro poi fare una moltiplicazione per 400m... ma non sono brava a fare calcoli a mente, chi mi conosce lo sa! Quindi... dissetata mi avvio verso la doccia, accompagnata da Guglielmo che nel frattempo ha giocato a calcio, ha mangiato, ha fatto il tifo, e si è divertito (per fortuna!). Il tempo di far la doccia, ritirare il pacco gara e riprendere la macchina... solo allora guardo il "certificato"... "Il concorrente Amorosi Agnese ha percorso km 10, 590". Naturalmente i top runner qui non si soffermino, è chiaro che è una distanza da tapascioni, ma per me è ben oltre ogni previsione.. e domani dovrò pagar pegno in palestra perché con il mio personal trainer c'è stata una scommessa... Riavvio l'auto, e mi dirigo verso la pizzeria a riprendere la ragazza, anche qui c'è da trovar la strada... finalmente tutti ricongiunti si torna a casa, stanchi ma tutti con un lieve sorriso per questa giornata diversa... intensa e piena di emozioni contrastanti. 

Mi dispiace non aver potuto trascorrere più tempo allo stand CUS, salutare chi in questi mesi mi è stata vicinissima ma credo che lei lo sappia... Grazie Marina. 

Grazie a chi ha "sofferto" con me il pre-gara.... a chi mi ha fatto sorridere...  a chi mi ha detto "questa è una donna forte"... non sono complimenti che si ricevono tutti i giorni :-))... grazie a Paola che ad ogni giro non ha mai mancato una parola per me e e soprattutto grazie a chi si è sopportato Guglielmo a scuola e durante la mia gara... 

ed è vero, la corsa non tradisce. 
Buone corse! 
TAKE CARE!!!!


martedì 8 maggio 2012

solo 10...

... chiaro, sono solo 10, ma i primi 10 dell'anno... e sono filati lisci, senza tirare, senza fatica... con minaccia di pioggia, ma non me ne poteva importare di meno. Quanto ci ho messo? Ho volutamente messo il Garmin sotto la manica, e la sorpresa all'arrivo è stata enorme. Sulla distanza di 10 ho mantenuto un ritmo che pensavo di aver perso.... e la soddisfazione di un risultato del tutto privato era stampata sul viso... beh... quasi come una medaglia alla fine della maratona, una medaglia privata, conquistata stavolta con la mente e la determinazione a rispettare le regole imposte (alimentazione, recupero, potenziamento, riposo) per non perdere la possibilità di tornare sui miei passi... mai questa espressione poteva essere usata nel suo significato letterario... perchè non si tratta di ri-pensamento... ma di correre di nuovo! 

Buone corse!
Take care!!!

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