venerdì 20 luglio 2012

il Danubio è...

Questo il mezzo di trasporto con pieno carico
sufficiente per 10 giorni 
... quattro amici che decidono alcuni mesi fa di intraprendere un "giro" diverso in bici, nella più bella delle piste ciclabili d'Europa, quella che costeggia il Danubio. Mesi di preparativi, dubbi di ogni tipo, soprattutto in relazione al bagaglio perché avremmo viaggiato portandocelo appresso appeso alla bici; dubbi in relazione alla distanza percorribile in 8 giorni, dubbi su dove saremo finiti a dormire senza prenotare... Nonostante tutto si fissa la data di partenza e il 6 luglio, carichi e stanchi ci avventuriamo verso Haibach,  il paesino dove abbiamo deciso di lasciare l'auto (526m slm...).  Ed eccoci pronti a partire
... 















La ciclabile, la famosa R1, la Radweg n. 1, la DONAURADWEG, la cui immagine rimarrà per molto tempo impressa nei nostri occhi, si snoda davanti agli occhi di noi ciclisti come un lunghissimo nastro che sembra non incepparsi mai, affianca fedelmente il fiume e  dove non può ci fa passare attraverso paesini puliti, ordinati, fioriti. Paesi e cittadine graziosissimi, ma quasi finti, nessuno in giro... Sembrano quasi costruiti ad hoc per l'occhio dei turisti! Ma erano veri, vi assicuro che ho mangiato una delle migliori fette di Sacher in un bar assieme ad un ottimo caffè.... 




Il Danubio, una "creatura" davvero imponente, un serpente che non finisce mai la cui potenza è sottolineata spesso dal silenzio rotto ogni tanto da un campanello di bicicletta, dal rumore delle chiatte. Il colore del Danubio è questo che si vede in foto, un colore indefinito, irreale, quasi minaccioso, e spesso irritante e alieno... un fiume che non si lascia avvicinare, in tanti km ho visto solo 1 persona che vi faceva il bagno. Un fiume che tiene a distanza, e, come ho scritto altrove,  un fiume meditativo, che porta a pensare nella sua calma maestosa; che non dà molto ma che ti suggerisce di cercare in te stesso pensieri e risposte (se ce ne sono); il Danubio ti accompagna nel tuo viaggio, ma non ti offre che silenzio... e a volte il silenzio fa talmente tanto rumore!!!







preparativi per partenza sotto la pioggia 


Non farò la cronistoria della cicloturistica, sarebbe alquanto noioso raccontare tutti i dettagli, ma voglio invece riportare momenti più o meno divertenti....
"dio esiste" 
è la frase che io ho spesso pronunciato tutte le volte che la maggioranza decideva di NON attraversare un ponte o una delle dighe... La mia ormai risaputa paura dell'altezza doveva essere a volte messa da parte per ragioni di stato - bisognava passare dall'altra parte -  però succedeva che si decidesse di fare altri 20 kilometri prima di mettermi alla prova... I ponti erano sempre lunghissimi (dai 400m...) e poi quando c'ero io doveva sempre passare qualcuno in senso contrario e quindi dovevo avvicinarmi alla destra, cioè alla ringhiera, da cui si intravedeva il Danubio, che ora mi vine in mente di definire "ringhiante" per la paura che mi faceva... La ciclabile qui sotto  mi è stata evitata... lì sì che ho pensato che gli angeli o qualcuno che mi protegge esiste... avessi dovuto attraversarla mi sarei sentita male... 
  
"Haben sie..:"
divertentissimo e anche molto utile è stato esercitare il mio pessimo tedesco con un lessico poverissimo assieme a Claudio, che invece ha mostrato grande e profonda conoscenza dell'idioma. Io e lui facevamo assieme le contrattazioni, evitando assieme di capire una cosa per l'altra... ma esilarante  è stato l'errore di comprensione al bar... al posto delle noccioline ci han portato la pasta.... 

"rapporto qualità/prezzo"
Dopo aver lasciato ogni sistemazione facevamo il solito commento sul posto e il rapporto qualità prezzo. Dagli 8 conferiti agli alberghi di Linz, Melk e Vienna, all'ostello di Tulnn, siamo passati ai 9 e anche 10 delle sistemazioni in camere private in posti di eccezionale bellezza, puliti e provvisti di ogni comfort a Spitz, Grein, Ottenheim. Qui, la penultima tappa, arrivati bagnati come pulcini, un gentilissimo avventore di un bar ci ha fatto da segretario dell'ufficio informazioni e con il suo cellulare ci ha trovato una sistemazione (paesino di poche anime con pochi posti letto). 

Il rientro sotto la pioggia, e la salita a quota 526 in 3 km più o meno ci ha dato il colpo di grazia... dopo 606km in bici con circa 15kg di bagaglio caricato, 8 giorni di viaggio, 8 letti diversi... non vedevamo l'ora di sederci in auto e rientrare... ma la voglia di bici e di vacanze non è esaurita. Sicuramente altre mete ci aspettano! 

Dimenticavo.... le tappe: 
andata
Haibach-Linz 60km
Linz-Melk 115 km
Melk-Tulln 84km
Tulln-Vienna 49 km

ritorno
Vienna-Spitz 102km
Spitz-Grein 60km
Grein-Ottensheim 71km
Ottensheim-Haibach 65km 



4 commenti:

  1. ma non ti posso lascià sola mezza giornata, oh.... :)

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  2. E' una delle mie idee nel cassetto, prima poi arriverà. Intanto mi godo il tuo racconto.

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    1. Direi che basta solo l'andata.... poi il resto è ripetitivo!

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e visto che fin qui siete arrivati... lasciate il vostro commento, sarà gradito

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