domenica 30 ottobre 2011

domenica dormo:

questa la regola che mi sono imposta venerdi sera, dopo aver corso 4 km in velocità, con molta soddisfazione, dopo aver fatto (durante la settimana) le due sedute di pilates e una di nuoto, 10 km di corsa e la prospettiva di un giro in bici sabato pomeriggio. Ma... lungi dalla discipina zen che il nostro Yogi mi riconosce ieri sera ho trovato una "scappatoia" mentale alla regola autoimposta e... stamattina solita sveglia presto per fare qualche km in auto e raggiungere un paesino del Friuli collinare per correre una non competitiva su percorso collinare.  Grazie all'ora legale, un'ora in più di sonno mi ha aiutata molto e quindi mi preparo per correre la 13km, purtroppo una serie di circostanze imprevedibili mi fanno partire piuttosto tardi da casa, e quindi niente 13, e mi avventuro sul percorso della 7. Nessuna difficoltà, il tempo atmosferico è splendido, la mia corsa è piacevole e non faccio troppa fatica ad affrontare le due salitone del breve percorso. Non so neppure quanto ci ho messo, il garmin si è spento al km 4, ma sinceramente l'obiettivo di queste corse è solo il correre fine a se stesso, quindi poco importa. 
Incredibile la partecipazione a questa manifestazione in tempo di castagne... ho sentito dire oltre 3 mila persone... e fra queste persone ho incontrato gli amici di sempre, che mi hanno accolta con tanto affetto  come se fossi stata via da tantissimo tempo, una sorta di rimpatriata con tante chiacchiere nel calore del sole autunnale, la folla multicolore di podisti che continuano ad arrivare a frotte, qualche castagna sgranocchiata nel mentre e il mio vaso di ciclamini vinto alla pesca... con alcuni di loro appuntamento a martedi per una cronoscalata di circa 7km (solo il nome mi impressiona...) ma soprattutto per un terzo tempo in una "frasca del faedis-ese", saremo in tanti credo! 
rientro con la serenità di aver corso per star bene, e con la consapevolezza di poterlo fare (e il pensiero a chi per mille motivi ora non può). 

buone corse!!
take care!!

p.s. ringrazio qui chi mi ha "solleticato" la mente proponendomi questa corsa, che non conoscevo. 

giovedì 27 ottobre 2011

a riposo, Pilates e ripresa (?)

Sembra una frase banale, ma per me oggi ha un bel significato,
Dopo la maratona di Berlino a fine settembre e le due mezze le due domeniche seguenti (Manzano e Pordenone, in cui la prestazione è migliorata sensibilmente) ho deciso con fermezza di fermarmi per un paio di settimane e recuperare le forze: le due settimane sono diventate 20 giorni, ma direi che sono state efficaci. E' da tanto che dico che devo recuperare, e solo in questo modo ci sono riuscita e spero pienamente o quasi.
Non ho corso, se non qualche kilometro per caso, però non ho trascurato gli altri "allenamenti", che sono consistiti in lunghe nuotate e in sedute di Pilates. Devo ammettere però che tutte le volte che in auto incrociavo podiste o podisti sorridenti e/o sofferenti, al sole o sotto la pioggia... al caldo o al freddo... li ho davvero invidiati... ma non ho ceduto alla tentazione. Il ricordo dei 4 km sofferenti corsi a Ferragosto è ancora vivo, e l'impegno mentale di Berlino ha dato il colpo di grazia.  E questa volta è stato proprio il "non corsa" che mi ha aiutata distogliendomi dalla corsa con i vari pensieri di una vita piena di mille impegni e responsabilità, di tanto lavoro e .... poco tempo a disposizione. Tuttavia, dal cappello magico almeno 5 ore di sport alla settimana le ho sempre tirate fuori....
Quindi... due sedute di pilates, due di nuoto e una di corsa (brevissima e lenta) oppure bicicletta. Ho anche cercato di mangiare meglio cercando di assumere regolarmente le giuste quantità di carboidrati e proteine, assieme a tanta verdura, frutta e acqua... Mia mamma mi guarda preoccupata da quando per me  la pasta si chiama carboidrato e la carne proteina... ma mal di poco: in questo periodo mi sento meglio e benvenga la diversa terminologia...
Da qualche giorno, assestata sui nuovi ritmi lavorativi (due scuole, abbastanza vicine, ma che mi impegnano fino al sabato alle 13 e anche due pomeriggi), riesco a pensare di poter correre meglio e oggi ci ho provato: 10 km variando il ritmo assieme alla Marinella, e alla torcia per il buio.
Sono andati bene questi 10 km, nessun fastidio, nessun dolore... solo le scarpe che mi chiedono di essere cambiate... sono quelle del passatore, è ora di scarpe nuove :-)) ... e di corsa "nuova".

Una parentesi: ottimi i risultati che sto ottenendo con Pilates

buone corse
take care!!!!

giovedì 20 ottobre 2011

forse :-))




Helsinki e Berlino 2012: ma con consapevolezza.
Chi mi sente parlar di ultra... mi fermi!!

buone corse!!!!
take care!!!

giovedì 6 ottobre 2011

TACI, Trail Autogestito del Carso Isontino

Riporto dal blog di Caio:


Ho fissato il TA del Carso Isontino: 
13 novembre 2011, ore 10, partenza da Sagrado (GO), 23km circa
Prenotata anche la sala parrocchiale per il III Tempo, che sarà autogestito anche lui. Avremo tempo per parlarne.


Il ricordo della prima edizione di questo trail è ancora vivo, tanto che aspettavo quest'anno di sapere se e quando si sarebbe replicato. Ho potuto conoscere persone davvero "belle", con cui parlare di corsa non era solo riportare numeri, anzi credo nessuno ne abbia proprio parlato, e ce n'erano di campioni in mezzo a noi... 

Il bravo Caio ha stabilito già la data e prenotato il ritrovo per il terzo tempo (spero di aver imparato a fare una crostata decente per allora:-)) ). 
Ripropongo qui le impressioni dello scorso anno, purtroppo senza l'allenamento dello scorso anno, ma ... in attesa di ripetere l'esperienza!!! 

Buone corse! 
Take care!!

mercoledì 5 ottobre 2011

faccio outing...

... ma "una volta" si diceva "mi confido", "apro il cuore"... insegno inglese eppure questa espressione proprio non mi piace, ma mi dovrò adeguare.... 
Cosa devo raccontare? Un po' della mia routine, tanto per cominciare...  
Qiest'anno insegno in due scuole un po' più vicine, una scuola statale e una privata, e i ritmi lavoro/famiglia sono molto serrati (ah, la scuola è aperta anche il sabato...): i pomeriggi, quando non lavoro, li dedico al servizio "taxi e sorveglianza" dei figli (Alessia Maria per 3 volte la settimana in  palestra per fare ginnastica artistica e Guglielmo per 2 volte in piscina)
Durante questo servizio nei ritagli di tempo:
- faccio pilates con Federica di Pilates&Friends due volte la settimana la sera, quando i figli sono sistemati dopo le loro attività quotidiane... così riprendo  tonicità soprattutto nella schiena e negli addominali;
- faccio nuoto due volte la settimana quando porto Guglielmo a nuotare, così rinforzo le braccia e scarico la schiena ("nuoto" si fa per dire, però... galleggio):
- vado pochissimo in bici... (mi prendo i rulli???)
E la corsa? riesco ad andarci poco, una o due volte la settimana i tempi sono stretti e la corsa medio/lunga è relegata alla domenica mattina, quindi... corro le mezze che ci sono in zona la domenica per andare un po' più veloce e per fare comunque qualche kilometro in più. Per motivi logistici e non perchè sono una dormigliona non riesco ad andare a correre la mattina presto o la sera tardi...  

questo ultimo trimestre andrà così, ma in fin dei conti penso a quante soddisfazioni ho avuto dalla corsa quest'anno, quindi non posso chiedere altro al mio fisico... se non di arrivare a Reggio Emilia riposato e tonico, pronto per un'altra 42, l'ultima (o penultima) dell'anno :-))

ma perchè non ci sono più le supplenze alle scuole serali??? 

Buone corse!
Take care!!!

domenica 2 ottobre 2011

ho gettato la spugna...

... SOLO DOPO L'ARRIVO!
In questa straordinaria coda d'estate, una domenica con temperatura estiva, ad una settimana dalla maratona di Berlino mi metto di nuovo in gioco come "podista poco efficiente" nella mezza maratona di casa, la maratonina delle città del vino,, nella sua terza edizione a cui non potevo e non volevo mancare, avendo fatto anche le due precedenti.  Martedi decido di correrla, anche se so di non poter fare alcun allenamento di corsa in settimana, a causa di "circostanze" avverse, come al solito, senza contare che avevo bisogno di "scaricare" la maratona che ha prosciugato tutte le mie energie soprattutto mentali. Ma si tratta della corsa di casa, la partenza raggiungibile a piedi... meglio di così! Quindi stamattina.. parto...
La partenza è a 3 km da casa, e non faccio i conti con il caldo, indossando la bellissima tuta nera del cus e andando a passo veloce... arrivo già accaldata e direi anche pure un po' stanchina. Alla partenza c'è da aspettare almeno un'ora e 3 quarti, ma si tratta di un luogo a me caro, è il turning point dei miei allenamenti, dove passo a salutare le ochette e torno indietro quando non ho tanto tempo per stare in giro. 
L'attesa trascorre veloce, incontro tante persone conosciute, quanche chiacchiera, faccio conoscenza con altri atleti del cus e qualche minuto dopo il passaggio del primo maratoneta attorno alle 10.35 si parte... difficile qui dire.. osservo il "serpentone di atleti multicolore" che ho ancora in mente alla partenza di Berlino... il gruppo si sgrana molto presto, e io rimango solitaria a correre nelle mie zone preferite, dove sono cresciuta, e ultimamente anche percorse in bici molto spesso. Berlino... Cividale.. Manzano... la corsa non ha confini di nessun tipo. 
Parto  senza il garmin, lasciato a casa spento perchè non lo avevo caricato, e con il mio vecchio polar (usato nelle primissime corse per dimagrire) che però non riesco a far partire, da tanto che non lo uso, me ne sono dimenticata... quindi corro, senza sapere cosa sto facendo. So che non posso fare molto, l'allenamento manca del tutto, e so che se seguo i pacer mi comprometto anche tutta la mezza, quindi decido di stare sola, di andare e sperare di arrivare in buone condizioni. La temperatura infatti è davvero estiva, prendo una spugna al primo spugnaggio e non la butto via... con questa spugna in mano corro tutta la gara, è diventata un messaggio per me stessa, la "motivazione" della giornata "la butto all'arrivo", non "getto la spugna ora", simbolicamente... al km 8 mi superano un paio di ragazzi con la maglia bianca, li osservo e penso: sono giovani, allenati, bravi, vanno... ai ristori mi fermo pochissimo, solo il tempo di bagnare la spugna e bere un po', la calura è pesante, il sole picchia e le zone d'ombra sono poche. passo i vari km, 10, 13, 17, 19... mi superano i maratoneti che concluderanno a 3ore43 circa, Alessia, Giovanna (bravissime!!!) ... al 20 sorpresa: rivedo la coppia di ragazzi con la maglia bianca che mi avevano "dato fumo" ed erano spariti davanti a me all'ottavo km; affianco un podista con la maglia rossa che, fermo, riprende a correre con me. Due parole, tre son troppe per il caldo, ma riesco a dire: "vedi quei due? mi hanno superata all'inizio, ma ora io li punto e entro poco li passo". Impagabile la sensazione quando il sorpasso avviene e a questo segue pure un certo distacco... credo di aver aumentato il ritmo, corro bene... ultimo km, un ultimo km che sembra eterno, ma alla fine arrivo assieme al podista con la maglia rossa e solo al traguardo getto la spugna bianca, sorridendo... passo la finish line, ricevo le congratulazioni del runner che ha concluso con me e mi giro per guardare il crono sul dslplay: non credo ai miei occhi (ora chi fa la mezza supersonica può saltare i numeri che scriverò): 2 ore e 11, 6 minuti meno della precedente prestazione (che aveva le stesse condizioni atmosferiche) e per me una grande soddisfazione perchè avevo previsto davvero la possibilità del ritiro ieri sera... Mi faccio mettere la medaglia da un bimbo, e in questo momento di euforia si presenta a me un'altra atleta del cus, Daniela, con cui sono riuscita a scambiare solopoche parole, tanta la stanchezza ma anche l'emozione. 
Che dire... sono contenta, anche ora che scrivo sorrido ripensando alle sensazioni buone che questa corsa mi ha lasciato, alla voglia di riprendere un certo tipo di allenamento e soprattutto mi diverto a fantasticare su quale potrebbe essere la prossima mezza... e soprattutto la prossima maratona, ma soprattutto sono contenta di aver corso, nonostante. 
Prima della gara una persona mi ha chiesto di darle la ricetta ... per quello che faccio per come mi organizzo per i risultati.. io credo la ricetta sia solo una: una grande passione, il resto vien da sè.
Buone corse!!!
Take care!!!

D'obbligo ringraziare chi mi sprona, mi ascolta e mi segue, chi in momenti davvero difficili mi ha dato tanti consigli che ora sto seguendo vedendo i risultati, i mie figli che gioiscono più di me alla vista delle medaglie: grazie infinite.... 

Un pensiero a chi non può correre, o muoversi, un pensiero a Simone. 

martedì 27 settembre 2011

la più mentale, la più significativa... Berlino

"Alzo lo sguardo, la porta di Brandeburgo davanti, maestosa, la quadriga ad osservare il fiume unano che la attraversa. L'attraverso anch'io, il cuore batte a mille, la folla urla, partecipa e incita. Bravo. Super. Vedo il cartello del km 42..." con queste parole commentavo lo scorso anno l'arrivo della Maratona di Berlino, consapevole di aver corso bene, molto bene... 
Quest'anno vedo la porta di Brandeburgo, di nuovo,  nel sole di una stupenda mattinata, alla fine di una delle più mentali delle mie maratone...  la vedo e la commozione è fortissima... la vedo e mando un pensiero ai miei figli,  Alessia,  Guglielmo... ecco fra poco arriva la Vostra medaglia, ho corso per voi. E assieme a questo pensiero un altro, il solito dopo tutte le maratona, comunque vadano:  ... ce l'ho fatta anche questa volta, nonostante... ora posso pensare alla prossima (?)... 
Quest'anno parto dal settore G, quindi ho la possibilità di partire a 15 minuti dallo sparo, ma so che questo non farà la minima differenza su una prestazione che già so, prima di partire, sarà poco brillante. La partenza in mezzo ad un mare di runners è un'esperienza bellissima, ci si sente realmente una goccia in un oceano di runners, ma una goccia che come tutte le altre si porta dietro il proprio carico di coraggio, di volontà, di umiltà, di sofferenza, di gioia.  Leggo sulle canotte dei runners che mi stanno davanti tante scritte, che nascondono tante storie, osservo le provenienze di questi runners: tantissimi danesi, brasiliani, anche giapponesi, messicani, molti dalla Repubblica del Sud Africa, nonchè inglesi, spagnoli, francesi, americani, svedesi, sloveni, polacchi, italiani ... insomma un crogiolo di nazionalità che rende questa maratona davvero grande e interculturale. Ogni tanto scambio qualche parola... e  intanto corro e al ... 
... km 10: arrivo in buone condizioni, so che non ho forzato e preferisco continuare così...
... Mezza: sono ancora in buone condizioni, le gambe vanno bene, continuo...
... km 30: il tempo al km 30 mi dà la certezza che sarei arrivata con un tempo ben oltre il mio standard dell'anno scorso, quindi accetto questo limite e proseguo. 
... km 40: le previsioni si avverano, un sospiro di sollievo per esserci arrivata,  e un altro di rassegnazione per la performance
... km 41: svolta a sinistra, vedo la porta di Brandeburgo, stavolta non guardo l'orologio, so come andrà a finire... 
Eppure l'emozione di passare sotto quella porta, simbolo di libertà, e correre a tutta gli ultimi metri è sempre grande e sempre diversa, ripaga, ripaga tutto;  
... La medaglia, simbolo della propria personale rivincita o vittoria o soddisfazione... una conquista a suggello di tutte le fatiche, i pensieri, il sudore, gli allenamenti...  
Posso dire "si, c'ero anche io"... 
Ma dopo questa maratona, che è la decima in assoluto, la quinta dell'anno oltre a 3 ultra-maratone, ho deciso di ripensare alle mie prestazioni, a come faccio sport e perchè lo faccio. 
La prima e importante considerazione, che ho scritto come commento a un amico blogger è la seguente: 

So per certo che partire consapevoli di non essere proprio pronti mette alla prova le certezze in merito a quello che vuoi ottenere. Ti basta arrivare? allora, GO!!! Vuoi una corsa di qualità? Allora pensaci. Io adesso sono in questo bivio e non sto programmando nulla perchè devo capire. Non sarà facile, la corsa è anche questo, trovare la propria dimensione, che cambia con i nostri cambiamenti nella vita, nel lavoro, nella famiglia... nulla rimane sempre uguale. 
Perchè ci sono tornata? A Berlino sono tornata perchè volevo rivedere la città, ripercorrere la maratona dello scorso anno perchè davvero è un'esperienza indimenticabile... perchè mi piace vivere e respirare l'internazionalità, poter crescere un po', confrontarmi, imparare e disimparare, migliorare e poter raccontare ai miei figli e ai mie alunni che c'è un mondo ad aspettarli... 
Inoltre, come per tutte le grandi maratone, i tempi di iscrizione sono molto in anticipo, e non si sa cosa possa accadere nel mentre... Mi sono iscritta a dicembre lo scorso anno, in perfette condizioni fisiche e mai avrei pensato di non continuare ad allenarmi come sempre, a fare tutto quello che facevo. Nuoto, corsa bici potenziamento...  Invece, così è successo: il lavoro, la famiglia e il "non-corsa" mi hanno lasciato poco tempo e soprattutto mi hanno assorbito tantissima energia a scapito della mia motivazione e forza di volontà, e non sono da dimenticare le gare lunghissime che hanno rallentato il mio passo di molto... e recentemente un brutto disturbo fisico che mi ha costretta all'antibiotico per vari giorni, a ridosso della maratona, e scelte importanti da fare, che mi hanno tenuta con il fiato sospeso fino al venerdi prima della partenza... Ma tutto questo non mi mette al riparo, non sono scuse, sono soprattutto punti da mettere sotto processo e considerare attentamente, punti da migliorare e da cui ri-partire. anzi sono tutti segnali che mi sono arrivati per dirmi di mettere ordine soprattutto nello sport, e di riprendere le cose con regolarità, di riprogrammare gli allenamenti misti così come li avevo lasciati lo scorso anno nel mese di novembre, e di fare allenamenti con cura, ripensando all'alimentazione, alle mie possibilità e ad obiettivi diversi, percorribili e ben scanditi nel tempo: le sfide ottimali che in termini "tecnici" sono quelle situazioni in cui la difficoltà del compito è tale per cui il compito viene vissuto come una sfida possibile per mostrarsi competente, cioè voglio realizzare qualcosa in una maratona, che non deve essere necessariamente il PB, ma non può essere solo finirla... perchè va a finire che dopo le 4 ore e 40 arrivo alle 4 e 50 alle 5 o oltre... e poi dico.. ma chi me lo fa fare? E... stare tante e tante ore sulle gambe non è una passeggiata, quindi è bene affrontare queste sfide con una preparazione specifica, cercando di arrivare al meglio delle proprie possibilità. 

Grazie a tutti coloro che sono stati ad ascoltare, a cercare di capire e soprattutto grazie ai miei bambini a cui ora dedico la maratona. 

P.s. 
Grande Libel che ha visto premiare la propria costanza con un PB eccezionale!!
Grande Giovanni,  anche lui con un bel PB!!
Grande Antonio, di nuovo verso "under 3 hours"!!

Buone corse!
Take care!!!



friends & co