martedì 1 novembre 2011

ognissanti... di corsa e non

Precettata o quasi dal mio gruppo sportivo che "gioca in casa", partecipo oggi alla corsa in salita che ogni anno si svolge in un paesino qui vicino: la mia 
sintesi scritta altrove recita così: ‎



"7,8 km di gara "impegnativi" , il resto tutto discesa... riesco a portare a casa 17km di sole e paesaggi autunnali. In aggiunta un terzo tempo "a tarallucci e vino" :-))
un tempo strepitoso... quello atmosferico... e soprattutto correre in un contesto sgargiante (luce e colori erano al top) :-))"

Forse stamattina avrei preferito rimanere a dormire, ma questa gara mi attirava da tempo, non l'avevo mai corsa e mi intrigava rimettermi in gioco in un "settore" in cui sono proprio una schiappa, ma che dà tante soddisfazioni una volta arrivati in cima. Quindi messi da parte i dubbi e la scacciata la pigrizia mi preparo, nonostante sappia che fuori la temperatura è poco invitante: 4 gradi. Mi organizzo con vestiario pesante, cosa di cui mi pentirò visto che poi la corsa si è svolta in una temperatura quasi primaverile sotto un sole luccicante. Son tranquilla perchè le operazioni di logistica della gestione familiare stanno funzionando perfettamente, a parte il dettaglio della figlia che non ha risposto al telefono durante la festa di Halloween a casa di amica.... dettaglio risolto prima della partenza, quindi... sbrigate le operazioni di iscrizione e caffè c'è la novità del riscaldamento di gruppo, un'estesa macchia di divise nere (quanti eravamo?)... lo sparo e via si parte. 
Le salite si rivelano difficili e inesorabili fin dal terzo km, al quarto qualcuno che ha già finito e rientra di corsa mi dice che c'è solo un km difficile, fino al quinto, poi è facile. Falso... Fino all'arrivo la mente registra solo questi fatti: salita ripida tornanti fatica sudore respiro tenacia forza caldo sete... Nella mia salita riesco a superare due podiste e un podista, e questo mi aiuta nella motivazione... chi scende di corsa mi incita, visi conosciuti e non che mi incoraggiano... l'ultima salita è impegnativa (per usare un termine neutro), sento il mio nome, arrivo e ... penso che ancora sono capace di finire una gara impegnativa, al di là del tempo, al di là della classifica. Ma non è finita, bevo un bicchiere di tè e mi appresto a scendere di corsa, per fortuna non da sola ma con una compagna del gruppo. Alla fine fra riscaldamento, gara e rientro ho accumulato 17 km. 
Concludo la mattinata con pranzo di gruppo in una piacevole trattoria del luogo finendo idealmente a tarallucci e vino, in realtà dovendomene andare un po' prima perchè il management logistico richiedeva la mia presenza altrove. 
Quindi superfluo dire che mi sono divertita, che ho corso bene, che ho avuto belle sensazioni... sia durante la salita che in compagnia (questo è un passo avanti per una maratoneta solitaria come me). Ho ricevuto in dono delle bellissime parole da parte di una persona che io stimo moltissimo, e visto che le parole sono azioni e lasciano una traccia nel cuore, grazie per questa traccia, rimarrà indelebile. 
Buone corse!
Take care!!!

5 commenti:

  1. l'importante è stare bene e divertirsi, quindi: obiettivo raggiunto


    alessio (kaiale)

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  2. dai, avevi dormito abbastanza.... salitona lacrime e sudore in stile Coppa Cobram ma ne valeva la pena... ('che stimo moltissimo' è parecchio evocativo)! ;))

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  3. @alessio: è importante, per me, dopo un periodo un po' così :-)

    @Togi: Coppa Cabram è casuale, non ci pensavo! Forse mi sentivo davvero Fantozzi in quel momento :-)) ...

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  4. agnese.... questo è divertirsi e amare la corsa...

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  5. fare sport e divertirsi e' meraviglioso......e che bei colori l'autunno!!!!!!!!!!!

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