Uno splendido mese di gennaio, giornate favolose, adatte alla corsa, niente di meglio... non troppo fredde, soleggiate... La mia idea sarebbe di mettere le scarpette e partire, ma non voglio più mentire a me stessa e mi costringo a rispettare il riposo imposto... quindi invece delle scarpe da corsa parto da casa con i calzini da pilates (nuovo acquisto :-)) ) il tappetino blu e... rigoroso abbigliamento da runner (a questo non rinuncio eh!!!) per fare una delle due/tre sedute settimanali di un'ora. Pilates richiede tantissima disciplina personale, e soprattutto concentrazione e per quanto mi riguarda anche moltissima fiducia, perchè non mi sono mai sentita ispirata da questo tipo di movimenti, ritenendomi totalmente inadatta per la mia conformazione fisica, troppo alta e molto legata nei movimenti. Ormai sono quasi 5 mesi che frequento i corsi e devo ammettere di aver cambiato prospettiva in relazione alle possibilità del mio fisico sottoposto a questa disciplina. I movimenti dei primi giorni che mi vedevano impacciatissima, scoordinata e diciamolo pure, imbranata e senza alcuna percezione dei muscoli interni si sono trasformati, ma ancora c'è tantissimo da lavorare, soprattutto sulla concentrazione e sui muscoli della schiena, che sono alla base di moltissime posizioni. Rispetto alla corsa il Pilates fa lavorare la muscolatura in toto, e mi sono accorta che dopo anni di corsa i muscoli posteriori della coscia hanno lavorato solo per il movimento della corsa, restando in qualche modo atrofizzati e poco elastici negli allungamenti... Non vi dico la fatica a tenere questa posizione in cui praticamente si deve far intervenire tutte le risorse:
Partita da zero, quindi ora assaporo le prime "conquiste", come quando quasi 6 anni fa riuscivo a correre qualche minuto in più rispetto alla corsa precedente... Conquiste che sono soprattutto mentali e che mi aiutano a portare avanti questo percorso alternativo in attesa di ricevere "buone notizie"... che spero arrivino presto!
Alla domanda "come stai?" non so come rispondere... il riposo dalla corsa mi sta rigenerando, sto bene anche se "devo" mangiare regolarmente, senza saltar pasti... cosa che sarebbe assolutamente deleteria per me in questo delicato momento della "cura".... i miei alunni/e e colleghe/i ormai sono abituati a vedermi mangiare in aula... dato che la mezz'ora di pausa permette ben poco...
La mia grande fortuna è che il lavoro che faccio mi piace moltissimo, e nonostante le difficoltà di tutti i giorni... riverso qui parte della passione della corsa, cercando di pormi obiettivi con gli alunni, che metaforicamente potrebbero corrispondere al raggiungimento delle nostre mete di corsa... c'è chi si allena per i 10km, chi per la maratona, chi per l'ultra... ogni successo dei ragazzi è un po' anche mio, e questo per il momento cerca di fare da contraltare ad emozioni che purtroppo sono nella memoria, indelebili...
Buone Corse!
Take care!