... è sempre corsa!
La settimana post100 è stata piuttosto strana e faticosa. Non sapevo cosa aspettarmi a livello fisico dopo aver "corso" 100km (certo, lenti, da "mongoloide" come dice qualcuno) e soprattutto dopo essere rimasta sveglia per 27 ore consecutive.... quindi mi ero organizzata per un lunedi "di riposo", perlomeno senza impegni scolastici. Ma di vero riposo c'è stato ben poco: solo qualche ora la mattina, poi ho optato per la piscina per muovermi un po' e scaricare e poi - la vera fatica - ho dovuto fare quasi 3 ore di fila IN PIEDI AL CALDO per consegnare la solita domanda di revisione della graduatoria... ma dico io.... in questi tempi altamente tecnologici, è possibile che una debba andare alle ore 13 per mettersi in fila (non ci sono sedie nè panchine) per consegnare dei fogli (la cui compilazione aveva un che di kafkiano e inquietante, con tanti dubbi di amletica memoria...); ... e l'informatizzazione? forse la ministra dovrebbe fare qualche corso di recupero... certo io non devo lamentarmi, il passatore non me l'ha ordinato nessuno, però c'erano persone che si sono sentite male per il caldo, l'afa, la folla... e vabbè, superata anche questa tappa arriviamo a martedi... il solito lunghissimo martedi con sveglia assieme alle galline e ritorno al buio e 200km di auto. E' stato il giorno più faticoso, però coronato con il massaggio professionale alle gambe, fatto in maniera molto efficace e che mi ha rimessa a nuovo. Tanto a nuovo che giovedi pomeriggio, dopo un mercoledi trascorso al lavoro e soliti 200km, esco per la prima corsetta, per saggiare la situazione, cioè le gambe e le anche. Ne esco bene, le gambe vanno... nessun fastidio! Rientro davvero felice, anche se ho fatto solo pochissimi km. La stanchezza, quella mentale, comunque c'è, parlare in inglese mi richiede forte concentrazione, cosa che non succede mai... passato anche il venerdi lavorativo, sabato mattina porto in piscina il piccolo e lo seguo realizzando 60 vasche per conto mio con tutta calma. Mi sentivo bene appena finito... Ma sabato pomeriggio il fisico mi dice ALT, paletta rossa e mi presenta il conto, mi chiede di riposare, e così ho fatto... ho trascorso il pomeriggio sonnecchiando, ascoltando musica, facendo pochi movimenti... e per fortuna... arrivo a oggi, domenica: mi sveglio alle 7,04 (!!) e alle 8 io e l'affidabile Marinella di corsa nella ciclabile per i nostri consueti 15 km della domenica mattina, con il nostro solito obiettivo - rimanere in forma - con le solite chiacchiere - a partire dai massimi sistemi ai pantaloni da ciclismo che dobbiamo cambiare... 15 km di chiacchiere a un ritmo lento...
E così è passata la "festa" del passatore, il regalo più grande: essere arrivata e poter ancora correre. Non so chi sia il/la responsabile degli "affari di salute" ma sono molto grata per avermene concessa una di ferro, che rispetto molto. Ed è forse la mia ricchezza più grande...
concludo con questa citazione che mi è venuta in mente guardando l'immagine che un anno fa, in tempi non sospetti, scelsi per dare un senso al mio blog:
Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.
("il Piccolo Principe", Saint-Exupery)
concludo con questa citazione che mi è venuta in mente guardando l'immagine che un anno fa, in tempi non sospetti, scelsi per dare un senso al mio blog:
Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.
("il Piccolo Principe", Saint-Exupery)
intanto penso al tè nel deserto, chissà...
Take care
Buone corse
le stelle più grandi nel silenzio più assoluto meritano quei 100km, e saremo noi a risplendere......
RispondiElimina...a volte mi chiedo curiosa quanto in là andrai, quanto oserai per trovare la tua dimensione: è bello seguire i tuoi viaggi...
RispondiEliminasento profumo di sahara nel tuo blog
RispondiEliminap.s quale mongoloide o lenti , fare 100 km non e da tutti
è una vergogna che si debba perdere ancora tempo per ste cose
RispondiEliminasiamo agli anni della pietra in italia
concordo che parlare in un'altra lingua richiede sforzo e concentrazione, per quanto si sia abituati a farlo
quando una gran parte dell'energia è stata usata anche questo è difficoltoso
continua con il tuo viaggio, ti porterà sicuramente sempre ad esplorare nuovi orrizzonti ed è questo quello che conta veramente
@yogi: avvocato del diavolo! ancora nn è detta l'ultima parola
RispondiElimina@vale: non è che io faccia poi grandi cose... diciamo che ho posticipato i tempi, invece di viaggiare da giovane viaggio ora in maniera diversa e molto "salutare", nonchè divertente e interessante
@lello: certo, il deserto è il mio sogno... o uno dei sogni...
@grinta: grazie grinta... ora ci vuole tanto riposo soprattutto mentale. credo dedicherò l'estate al cross trainig e niente gare